Sulle pagine di questo mio blog, ho avuto più volte occasione di parlare dell’illustratore giapponese Shunya Yamashita. Tratta da un suo disegno è la Japan Figure di “Kiriko Hattori” che ho dipinto nel 2014 e che mi ha dato tante soddisfazioni ai concorsi in modellismo a cui l’ho iscritta. Sempre opera di Shunya Yamashita sono i concept alla base della prolifica linea di miniature collezionabili che, commercializzata dalla società nipponica Kotobukiya, risponde al nome “Bishoujo Statue”. Tale collana include un’ampia pletora di soggetti tratti dalla cultura pop che, non raramente, apprezzo profondamente. Non stupisce, quindi, che abbia acquistato alcuni recast in resina come, ad esempio, “Jaina Solo” da “Star Wars”, una “GhostBusters” al femminile nonché “Jun Kazama”, “Ling Xiaoyu” e “Lucky Chloe”, tutte tratte dalla serie di videogiochi “Tekken”. Non pago, ho comprato anche non poche Japan Figure tratte dalle interpretazioni artistiche che Shunya Yamashita ha realizzato per noti personaggi della serie animata “Neon Genesis Evangelion” come, ad esempio, Soryu Asuka Langley abbigliata con la sua Test Plugsuit oppure con la Plugsuit che lo stesso personaggio indossa nel terzo film della serie cinematografica “Rebuild of Evangelion”.
Tutto quanto precede a dimostrazione del fascino che esercita su di me l’arte di Shunya Yamashita e di come ne apprezzi profondamente lo stile e l’originalità. Yamashita possiede una tecnica artistica unica, capace di mischiare con grande maestria l’essenzialità del disegno giapponese con la stravaganza multicolore della Pop Art. Egli riesce così a creare delle Pin Up in salsa nipponica il cui fascino squisitamente femminile prende forma in disegni morbidi e sexy senza mai scadere nel cattivo gusto di curve esagerate ed irrealistiche.
L’indubbia eleganza dello stile di Shunya Yamashita è ormai riconosciuta a livello globale ma il pubblico giapponese ha un modo in più per godere dell’arte di tale illustratore. Yamashita, infatti, è anche un appassionato modellista, con un interesse particolare per i mezzi militari. Coltivare tale hobby, molto diffuso in Giappone ma non comune fra illustratori e mangaka, ha fatto oggetto l’artista di numerose commissioni da parte delle più importanti riviste nipponiche dedicate al modellismo. Sono così nate numerose illustrazioni ora raccolte in due volumi che portano il nome di “Plastic Angels”.
Protagoniste di “Plastic Angels” sono due simpatiche ed affascinanti Pin Up che vengono ritratte mentre utilizzano strumenti specifici del modellismo (aerografi, pennelli, colori di note marche), si interessano ai nuovi kit proposti dal mercato o si divertono interagendo con le versioni più o meno caricaturali di mezzi corazzati iconici come il “Tiger I” o il “Leopard II”.
E’ evidente che il risultato sia entusiasmante tanto per chi apprezza l’arte di Shunya Yamashita ma soprattutto per chi, come me, vi somma la passione per il modellismo. Proprio al modellista, pubblico di riferimento di queste illustrazioni, è concesso il divertissement di cogliere tutti i riferimenti con cui Yamashita infarcisce le illustrazioni di “Plastic Angels”, sia che facciano riferimento all’hobby in sé sia che richiamino i temi storici/militari a cui i modelli in scala sono consacrati.
Insomma, i due volumi di “Plastic Angels” sono una vera e propria chicca che consiglio vivamente a chiunque abbia la fortuna (o la sfortuna) di essere tanto un modellista quanto un fan di Shunya Yamashita e della sua arte.