Che io non sia un videogiocatore penso sia cosa ormai appurata da tempo. Non si tratta di un rifiuto legato ad un mio giudizio negativo sul mondo videoludico in sé ma una scelta dovuta al fatto che non mi piace investire ore del mio poco tempo libero in qualcosa che non mi conceda la soddisfazione di aver creato o vissuto qualcosa di reale. Consapevole di perdermi non di rado prodotti di altissima qualità spesso superiori ai moderni film hollywoodiani, persevero in questo mia personale inclinazione preferendo dedicarmi ad altro. Tutto ciò premesso, la mai passione per il modellismo e le miniature che ricadono nella generica definizione di Jap Figure mi fanno non di rado addentare nel variegato universo dei videogiochi. Del tutto inconsapevolmente, sembro essere particolarmente attratto dalla serie Tekken poiché, pur non sapendo nulla di questa saga videoludica e dei relativi protagonisti, ho già avuto occasione di acquistare le figure di alcuni personaggi il cui aspetto e caratteristiche mi hanno colpito ed attratto.
Dopo Jun Kazama e Ling Xiaoyu, è stata la volta di Lucky Chloe, personaggio che ha fatto esordio in Tekken 7. Acquistare questa figure è stata una tentazione assolutamente irresistibile in quanto adoro le donne-gatto e le fanciulle abbigliate da felino come nel caso in questione. Se ciò non bastasse, la postura divertente ed il sorriso giocoso hanno rappresentato un’attrattiva contro cui non avevo speranze di resistere. Non sono in grado di aggiungere molto altro relativamente al personaggio ma ci tengo a segnalare che l’inserimento di Lucky Chloe in Tekken 7 ha fatto inferocire a tal punto i testosteronici fan statunitensi da indurre Namco ad eliminare il personaggio nella versione del videogioco destinata al mercato degli Stati Uniti. Probabilmente negli Usa non è stata apprezzata una combattente dai tratti e dalle caratteristiche fortemente condizionate dai gusti nipponici. Comunque sia tutto ciò appare un’esagerazione, una degenerazione causata da un fandom che, grazie ad Internet, è ormai troppo abituato ad imporre le proprie opinioni ed a condizionare le attività e la creatività delle case produttrici.
Esattamente come i due casi precedenti e sopra elencati, anche questa Lucky Chloe è una figure appartenente alla linea “Bishoujo Statue” della società nipponica Kotobukiya. Facendo parte di tale collana, anch’essa non è scolpita secondo i canoni grafici del videogioco originario bensì secondo la reinterpretazione del personaggio da parte dell’artista Shunya Yamashita, illustratore di cui sono grande estimatore.
Come usuale, ho acquistato tramite E2046 (http://www.e2046.com) il recast in resina della figure in PVC che Kotobukiya ha commercializzato già montata e colorata. Il modello, in scala 1/7, non dovrebbe superare i 18 cm di altezza. La scomposizione delle parti è complessa a causa del particolare costume che indossa il personaggio; ciononostante ogni componente, anche quello più minuto, appare ben stampato e riprodotto con accuratezza.
Ritengo che, nel complesso, si tratti di un ottimo soggetto i cui colori sgargianti, il simpatico vestito e, soprattutto, la posa dinamica siano in grado di garantire risultati notevoli.