07 Dinosauri in Carne e Ossa

Grazie a questo blog, penso di aver più volte dimostrato la mia grande passione per i dinosauri e tutto quanto è correlato al mondo in cui vissero. Vorrei, a tale scopo, ricordare l’articolo scritto per la mostra “Dinosauri – Giganti dall’Argentina” tenutasi quest’anno al Mudec di Milano e, soprattutto, l’esposizione “Spinosaurus, il gigante perduto del Cretaceo” svoltasi a Palazzo Dugnani nel 2015.  Ad ulteriore conferma, non può essere dimenticato il lavoro da me svolto con la pittura del busto di Pterosaurus Taperajide su commissione proprio del team Geomodel che aveva realizzato le riproduzioni presentate in quest’ultima esposizione. Date tutte queste premesse, non stupirà sapere che non ho mancato di visitare “Dinosauri in Carne e Ossa” mostra in corso nel Parco della Reggia di Monza fino al 5 novembre 2017. Evento realizzato dalla già citata Geomodel che, dopo l’allestimento gemello anch’esso in corso a Napoli, torna a Milano per la grande gioia del sottoscritto e di tutti gli appassionati.

Inforcata la bicicletta in una domenica solitaria di un torrido agosto, ho raggiunto Monza percorrendo la ciclabile del Canale Villoresi e sono arrivato al parco di Villa Reale alle dieci del mattino dopo aver macinato poco più di 35 chilometri. Raggiunta Cascina Casalta mi ha subito rapito la splendida riproduzione di un duello fra un Allosauro ed un Diplodoco che, posizionati all’esterno della mostra e, quindi, liberamente fruibili da tutti, dimostrano in modo evidente la straordinaria qualità delle riproduzioni eseguite dalla società Geomodel (http://www.geomodel.it/it/).

Pagato il biglietto, si accede allo spazio espositivo composto da un percorso all’aperto che permette di entrare in diretto contatto con alcune delle creature più emblematiche che vissero sulla Terra a partire dal Paleozoico. Si passa, quindi, dai primi vertebrati ai grandi mammiferi dell’Oleocene facendosi accompagnare dall’iconico Tyrannosaurus Rex per arrivare al Dodo, estinto in tempi recenti per mano dell’uomo. Non manca nemmeno lo stesso Spinosaurus che due anni fa era stato approntato all’esterno di Palazzo Dugnani per la mostra a lui dedicata.

Terminata la visita, è possibile accedere alla cascina dove è stata allestita una piccola ma interessante esposizione che fornisce informazioni aggiuntive anche sulle tecniche di costruzione degli esemplari esposti.

La qualità di quanto proposto in“Dinosauri in Carne e Ossa” è di altissimo livello. Geomodel si dimostra ancora una volta capace di lavori al top del settore. Purtroppo non può sfuggire al visitatore attento una forte discrepanza fra la location e l’alta qualità di quanto esposto. È proprio questo netto divario ad essere con ogni probabilità il vero problema della mostra stessa. Le riproduzioni a grandezza naturale di Geomodel sono così ben fatte da meritare di essere esposte in un museo e non lasciate all’aperto, in balia delle intemperie e del sole cocente di questo torrido agosto. Il fienile di Cascina Casalta è, infine, una sede veramente indegna per le restanti parti dell’esposizione. Resta inteso che non ho assolutamente nulla contro le mostre all’aperto che, come il Parco di Rivolta D’Adda dimostra, si prestano ottimamente per enfatizzare la carica emotiva ed il fascino dei dinosauri. Questi ultimi, infatti, all’interno di un contesto naturale danno l’impressione di essere vivi e consentono di cogliere pienamente le loro ragguardevoli dimensioni. Il problema, a mio parere, è che il Comune di Monza sembra non aver collaborato a dovere con l’organizzazione della mostra concedendo uno spazio troppo ristretto per la stessa. L’esposizione non avrebbe dovuto essere rinchiusa in pochi metri quadri di prato malamente recintato ma svilupparsi lungo un variegato itinerario coinvolgente boschi, fiumi e prati come non mancano nel Parco di Monza. Si sarebbe così potuto vivere il fascino di scoprire i dinosauri nascosti fra gli alberi, intenti ad abbeverarsi o a pascolare nell’erba. Date le potenzialità offerte dal parco, ritengo che si sarebbe potuto fare di meglio, anche e soprattutto da un punto di vista pubblicitario. Detto questo, “Dinosauri in Carne e Ossa” è assolutamente da non perdere e mi auguro che Geomodel riuscirà in futuro a collocare al meglio le meraviglie da lei create per questa mostra.