Come in molti altri aspetti della vita, le dimensioni contano. Ciò è vero anche in scenette e diorami ove i principali protagonisti sono, indiscutibilmente, i mezzi corazzati. Autoblindo, semicingolati e carri armati hanno gioco facile ad attrarre immediatamente l’attenzione dell’osservatore. Ciononostante, non sono loro ad essere il cuore pulsante della scena rappresentata, bensì uno i più figurini. Sono, infatti, i soldatini a essere la componente “vivente” del diorama e, conseguentemente, sono loro l’elemento nel quale si proietta l’osservatore che, proprio attraverso quel particolare figurino o gruppo di figurini, “rivive” in prima persona la scena creata dal modellista. Presa coscienza di ciò, diventa facile comprendere come acquisti grande importanza ciò che accompagna più strettamente l’azione dei soggetti umani ricostruiti nel diorama. L’osservatore è automaticamente indotto a concentrarsi su tutto quanto è percepito strettamente connesso ai figurini, soprattutto se rientra nella sua quotidianità. Con tali premesse, emerge con cristallina evidenza una verità assoluta: benché piccole e poco appariscenti, le motociclette sono sempre la colonna portante di tutta la messinscena. Possono non essere i protagonisti scelti dal regista (il modellista) e glorificati dalla critica (i giudici di un concorso) ma, come quegli attori secondari tanto bravi da rubare la scena ai divi più blasonati, le motociclette finiscono sempre al centro dell’attenzione conquistando in pochi istanti l’empatia dell’osservatore. Per questo motivo, esattamente come per i figurini, è importante realizzare le motociclette come meglio possibile e, per fare ciò, un buon kit di partenza è essenziale.

Premesso che, come usuale, nessun giudizio può essere realmente espresso finché il modello resta nella scatola, segnalo l’ottima impressione offerta dal kit commercializzato qualche anno fa da Lion Roar e dedicato alla Zundapp KS750; motocicletta che, insieme alla BMW R75, ha accompagnato l’esercito tedesco per tutta la durata della Seconda Guerra Mondiale e su ogni teatro di battaglia. Un’icona come dimostra anche il bellissimo esemplare di Zundapp KS750 presente al Militracks 2018.

Il kit contiene i pezzi necessari a realizzare due Zundapp KS750 con una scomposizione molto complessa che, benché faccia presagire un montaggio non facile, è condizione necessaria per avere un modello ben dettagliato. A supporto di tale qualità, la scatola offre anche un foglio di fotoincisioni sicuramente utile in un soggetto come questo.

Nonostante alcuni barocchismi inutili come la scomposizione in più parti delle ruote e pur nella consapevolezza della necessità di aggiungere qualche autocostruzione/dettaglio, mi sento di condividere un forte ottimismo sul kit Lion Roar che appare molto buono e offre ai modellisti un soggetto di sicuro fascino ma poco considerato da marche più note.