Come ho avuto occasione di raccontare negli articoli precedentemente scritti, nel corso del mio viaggio in Giappone datato 2019 (il quarto considerando quelli del 2015, 2016 e 2017), ho avuto la fortuna di poter visitare il Shoji Kawamori Expo. Tale mostra è stata incentrata sul genio creativo del maestro Kawamori, artista che ha contribuito al successo di numerosi anime e deus ex machina delle tante serie animate che compongono il variegato universo di “Macross”, saga di cui sono appassionatissimo come certamente dimostrano i numerosi modelli di caccia “Valkyrie” da me realizzati.
Proprio nel corso della visita alla mostra, ho scoperto che Kawamori ha lavorato a “Gundam 0083 – Stardust Memory”. Tale serie animata, datata 1991 e da me amatissima, racconta un nodo fondamentale nel continuum narrativo della saga “Mobile Suit Gundam”, opera ormai assunta ad icona del Giappone nel mondo intero come, del resto, dimostra la statua a grandezza naturale di un RX-78 “Gundam” istallata sull’isola artificiale di Odaiba. In “Gundam 0083 – Stardust Memory”, Kawamori ha curato il macha design, non casualmente visto che è in questo ambito che esprime al massimo le proprie capacità. Con tale ruolo ha, quindi, curato l’aspetto di tutti i mezzi meccanici mostrati nella serie, compresi i tre modelli di “Gundam” che sono al centro degli eventi raccontati: RX-78 GP01, RX-78 GP02 e RX-78 GP03.
Pur avendo una passione sfrenata per il RX-78 GP02 equipaggiato con testate nucleari, è con l’RX-78 GP01 “Zephyranthes” che ho un particolarissimo legame. Come raccontato nell’articolo dedicato al Shoji Kawamori Expo, sono a tal punto sedotto da tale soggetto da averlo scelto fin da ragazzo per un mio disegno tratto dalla copertina del numero di febbraio 1992 della rivista giapponese “New Type”. Tale illustrazione fu realizzata proprio da Kawamori, sigillando così un legame che solo l’arte, superando il tempo e lo spazio, è in grado di creare.
Date tutte queste premesse, non stupirà sapere che non ho perso occasione di acquistare una maglietta che, in vendita allo shop della mostra, riproduce proprio quella mitica illustrazione dell’RX-78 GP01 “Zephyranthes”.
La t-shirt in oggetto è di ottima qualità come le tante altre comprate in Giappone e che ho avuto il piacere di recensire su questo blog; solo per fare alcuni esempi, cito: Macross T-Shirt Cospa e Asuka Soryu Langley T-shirts. Prova di tali caratteristiche sono certamente l’ottimo tessuto, la precisione del taglio e delle cuciture nonché, cosa essenziale, il dettaglio della stampa riprodotta.
Non accontentandomi della sola maglietta, ho acquistato allo shop anche un badge commemorativo del Shoji Kawamori Expo nonché dei quarant’anni di carriera dell’artista di cui la mostra stessa vuol essere celebrazione. Tale badge è di ottima fattura esattamente come altri che mi è capitato di acquistare e che ho descritto in articoli come Patlabor Patch e Macross Cospa Fun Gadget.
Ho pensato che il modo migliore di usare questo badge fosse di attaccarlo alla maglietta in oggetto così da creare un duo tutto dedicato alla mostra ed al maestro Kawamori. Ho proceduto in tal senso applicandolo sul fronte della maglietta nella parte inferiore. In tal modo non ho coperto il disegno dello “Zephyranthes” ma mi sono vincolato a tenere la t-shirt fuori dai pantaloni sia per lasciar visibile il badge, sia perché quest’ultimo rischia di essere molto fastidioso tenuto all’interno. Solo l’esperienza mi consentirà di dire se è stata una buona o cattiva idea.