La seria animata “Macross” (Chōjikū Yōsai Makurosu) del 1982 rappresenta, insieme a “Mobile Suit Gundam” (Kidō Senshi Gundam), un caposaldo dell’animazione fantascientifica giapponese. Senza eguagliare il numero infinito di seguiti e cloni che hanno, a mio parere e salve alcune importanti eccezioni, inflazionato sensibilmente l’universo del mobile suit bianco, “Macross” ha avuto uno sviluppo che, sebbene non sempre all’altezza dell’originale, ha saputo essere più contenuto e delineare con maggior lucidità l’epopea fantascientifica in cui è ambientato. Sull’onda del successo di “Macross Frontier”, dell’annunciata nuova serie “Macross Delta” (titolo provvisorio) e del recente trentesimo anniversario della serie originale, l’entusiasmo dei fun è stato (mai abbastanza) alimentato con prodotti di vario tipo compresi alcuni gadget fra cui spiccano quelli della società giapponese Cospa Inc. (www.cospa.com).
Via Hobby Link Japan (www.hlj.com), ho recentemente acquistato due patch di stoffa raffigurante l’emblema della U.N. Spacy.
La fattura veramente ottima e le dimensioni ragguardevoli (circa 10 centimetri di diametro) rendono questo prodotto di grande effetto. Sono certo che, non appena deciderò dove apporli, scateneranno l’incontenibile invidia di altri Nerd come me!
Nel frattempo i due patch fanno compagnia al portachiavi ed al portamonete precedentemente acquistati.
AGGIORNAMENTO DEL 7.1.2015
Con la fine dell’anno 2014, ho deciso di iniziare l’anno nuovo applicando uno dei patch della U.N. Spacy sulla spalla sinistra della mia giacca invernale per ciclismo. Pensavo fosse necessario ago e filo ma ho subito scoperto che il lato posteriore dei patch era già ricoperto di collante. E’, quindi, stato sufficiente appoggiarlo sulla giacca nel punto desiderato e scaldare il tutto con il ferro a vapore. La colla, sciolta dal calore, ha attaccato il patch in modo forte e perfetto. Procedimento semplice ma geniale.
Ho così potuto sfoggiare il glorioso stemma durante la sortita del primo gennaio che, insieme all’eroico Oscar, mi ha portato lungo la ciclabile da Castellanza a Castiglione Olona.
A questo link trovate un bell’articolo sul tale impresa di capodanno:
https://nonsolopanzer.com/2015/01/02/ciclabile-castellanzacastiglione-olona-capodanno-2015/
Hai perfettamente ragione sul fatto che Macross si sia mosso in modo meno “convulso” nel continuare a dare seguiti al primo glorioso capostipite rimanendone più fedele. Macross aveva fin dall’inizio un vantaggio rispetto a Gundam: tutto l’universo.
Macross può raccontare quando vuole di incontri con entità e razze aliene potendo contare sulle gigantesche colonie in viaggio nello spazio che hanno inglobato ed integrato perfino le razze aliene nemiche iniziali e questo lo porta ad essere potenzialmente espandibile senza problemi.
Gundam racconta, stringendo parrecchio, una guerra civile, una trasposizione in epoca spaziale della WWI e WWII. Per questo per rimanere fedele a se stesso vedi il ripetersi di determinati cliché.
Almeno per quanto riguarda l’ Universal Century.
Ah, l’ultima patch che ho preso è tratta da Resident Evil o Biohazard, il videogioco capcom e devo ancora ritrovarla… Persa scioccamente tra altre cose perchè tardavo troppo a decidermi.
In quel caso andava apposta su due diversi tessuti a seconda del personaggio.
Nel tuo mi sa che un bel bomber o giacca in pelle con collo di pelliccia, insomma, stile Top Gun (a cui Macross ammiccava in vari punti) , siano gli obiettivi a cui puntare.
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E’ proprio quello che ho in mente anche io!
I legami del “Gundam” originale (e stretti prosegui) con la WWII sono evidenti come a mostrare che certe ideologie sono sempre in agguato. Si aggiunge la giusta ed affascinante caratteristica che nessuna delle due fazioni è totalmente nel giusto o nell’errore ma tutto, come dicevi, resta nei limiti del genere umano. “Macross” supera questa limitazione spaziando nell’universo intero ma ciò non significa che non sia condizionato da altri limiti che si è autoimposta la serie. Il pretendere, per esempio, che la musica abbia sempre un’importanza fondamentale riduce chiaramente le possibilità di sviluppo della storia. “Macross Frontier” sebbene sia un’ottima serie risente di questa realtà ingabbiando la storia in percorsi predefiniti che ne riducono lo sviluppo e l’originalità.
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