Come raccontato nell’articolo redatto a ricordo della passeggiata per Tokyo svolta l’ultimo giorno delle mie vacanze nipponiche datate 2019, la meta scelta fu il quartiere di Asakusa sia per questioni nostalgiche (vi pernottai nei precedenti viaggi del 2015 e 2016) sia per tornare a visitare un negozio di Noren collocato in tale quartiere. Asakusa è, infatti, noto sia per il complesso templare di Senso-ji sia per essere una delle aree più antiche della città. Attirando da sempre numerosi turisti, Asakusa abbonda di negozi di ogni tipo, alcuni dei quali sono piccole perle dove è possibile trovare artigianato nipponico di grande qualità. Uno di essi è certamente Bengara, negozio posto a pochi passi dalla Nakamise-dori, il viale che unisce il Kaminarimon al tempio Senso-ji.
I Noren sono le tipiche tende che, grazie ad un taglio nel mezzo, sono usate all’ingresso di ristoranti, negozi e locali tradizionali giapponesi come le Ryokan. Spesso sono anche usati per dividere un ambiente dall’altro e non è rado che uno di essi adorni l’entrata alle vasche termali delle Onsen. Svolgendo tale ruolo, i Noren sono spesso l’elemento che per primo viene a contatto con clienti, ospiti e visitatori e perciò è tradizione consolidata che essi riproducano il nome dell’esercizio commerciale, della famiglia che lo gestisce, oppure il simbolo che contraddistingue quest’ultima, la tipologia di servizio offerto o, ancora e più in generale, elaborati disegni ornamentali. Per tutte queste ragioni, ho sempre avuto una gran passione per i Noren che risale nel tempo a quando ancora non sapevo quale fosse il nome delle tende tradizionali giapponesi. Scoperto, quindi, il negozio Bengara, ne sono diventato un affezionato visitatore prima e, acquistato l’appartamento dove vivo, cliente poi. In effetti i Noren possono essere molto belli ma ci vuole lo spazio giusto dove appenderli se non si vuole fare un acquisto destinato a restare in un cassetto.
Tornato da Bengara nel 2019, non ne sono uscito a mani vuote avendo comprato un Noren che mi è piaciuto moltissimo per colore e finezza del disegno. Ci tengo subito a sottolineare che i Noren non sono certo rari a Tokyo, possono essere facilmente trovati in qualunque negozio di souvenir. Il discrimine dipende da quanto desiderate un prodotto di originale artigianato giapponese. Se vi accontentate di quel che capita, l’offerta non manca e potete cavarvela con poche centinaia di Yen. Se, al contrario, apprezzate come me le cose ben fatte e siete consapevoli sia giusto pagarle quanto meritano, gli Yen dovete contarli sulle dite di entrambe le mani ed in migliaia. Ovviamente le due opzioni sono divise da un abisso in fatto di qualità dei materiali usati, di resa dei colori e di finezza delle immagini riprodotte. Io che do assoluta priorità a questi ultimi aspetti, ritengo che Bengara sia un negozio a cui rivolgersi con fiducia.
Non è stato facile scegliere il Noren che ho comprato da Bengara nel 2019. Nel negozio ve ne erano di bellissimi. Quello su cui è caduta la mia preferenza mi ha affascinato per il giallo caldo ed avvolgente nonché per l’eleganza dell’ideogramma riprodotto che, apposto in pure stile Shodo, significa “Hana” cioè fiore.
Ho appeso questo Noren in camera da letto. La mia è stata certamente una scelta di netta rottura cromatica considerato che l’arredamento è votato al blu ed al bianco. Ciononostante, adoro il risultato ottenuto tanto da considerare il Noren perfetto in questo contesto e non riuscire più ad immaginare come abbia fatto prima a vivere senza.
A titolo puramente informativo, appende il Noren è stato semplicissimo. E’ bastato procurarmi un’asta per tende e fare due buchi nel muro.
Segnalo infine che il Noren acquistato nel 2019 si aggiunge all’altrettanto bellissimo Noren comprato nel 2017 sempre da Bengara. Quest’ultimo, di uno splendido blu con riprodotto un basto per cavalli ed una gardenia rossa, funge da accesso al mio studio/laboratorio modellistico.