Prosegue con quest’ultimo evento la mia impegnativa partecipazione a diversi concorsi di modellismo che si sono susseguiti nel giro di poche settimane. Dopo il CMT 2018 a Torino ed il debutto del Verbania Model Show, è ora toccata ad un’altra prima edizione: il Model Scale Volandia 2018 organizzato dal gruppo IPMS. Due sono stati i fattori che mi hanno spinto a partecipare: la vicinanza a casa e la collocazione negli spazi di Volandia, il Parco-Museo del Volo collocato presso l’aeroporto di Malpensa (http://volandia.it/). L’occasione è stata irrinunciabile perché, nonostante le buone opinioni ricevute da più fonti, non ero mai stato in questo museo che, per location e finalità, è probabilmente un caso unico in Italia.
Volandia sorge a due passi dal nuovo Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa. Il Museo occupa quelli che erano gli spazzi delle Officine Aeronautiche Caproni, prima ditta a progettare e costruire aerei in Italia. Il Parco-Museo del Volo, aperto da una decina d’anni se non erro, ha rappresentato l’encomiabile occasione per recuperare 60.000 mq. di pura archeologia industriale ed offrire riparo e degna collocazione ad una ragguardevole collezione di aerei, elicotteri e veicoli. Una moderna filosofia di interattività fra il pubblico e quanto esposto ha generato un museo affascinante, degno di ribalta internazionale. Personalmente ne sono rimasto piacevolmente sorpreso non solo per l’eccellenza italiana in mostra ma anche per la stessa concezione alla base di Volandia che, con un occhio di riguardo ai bambini, garantisce serietà espositiva ed approfondimento storico ad adulti ed appassionati.
Ai miei occhi, da tempo abituati a numerosi musei esteri, due sono gli aspetti più interessanti di Volandia: gli spazzi storici della Caproni e l’esposizione di velivoli che non hanno subito alcun tipo di riverniciatura (e, forse, restauro) al momento della loro collocazione negli spazi museali. Ciò ha lasciato del tutto immutato il fascino di aerei ed elicotteri rimasti operativi per lungo tempo incarnando così la massima fascinazione per ogni appassionato che può costantane in modo diretto l’usura e lo scolorimento naturale della vernice. Ciò è tanto vero che, pur essendo appassionato di aerei stranieri della Seconda Guerra Mondiale, gli esemplari italiani di tutte le epoche custoditi in Volandia mi hanno entusiasmato ed affascinato a tal punto da consigliare a tutti una visita a questo museo dedicato ad una eccellenza italiana di inizio ‘900 troppo presto e troppo facilmente dimenticata.
Altrettanto di valore è la collezione Ogliari dedicata a tram, locomotive e funicolari. Esemplari tanto belli quanto originali si susseguono uno dopo l’altro purtroppo collocati all’aperto e, quindi, alle intemperie. L’erosione è evidente complicando di giorno in giorno restauri sempre più urgenti e difficili. Per queste ragioni, la collezione Ogliari lascia con l’amaro in bocca e mi auguro che sia trovata presto una soluzione più rispettosa per i pregevoli pezzi esposti.
Per quanto concerne il concorso di modellismo, sono convinto che gli organizzatori possano essere pienamente soddisfatti del risultato ottenuto sia dal punto di vista qualitativo che numerico. Qui di seguito mostro alcune foto dei modelli a mio personale parere più meritevoli suddividendoli, come usuale, per macro-categorie.
AEREI
MEZZI MILITARI
MECHA
Trattandosi della prima edizione, ho iscritto al concorso tutti i modelli che sono stato in grado di trasportare quali: VF-1 “S-Fast”, “Abdel Rashid”, “Kiriko Hattory”, “Belldandy Evil Version” e “Fuoco di Copertura”. È con i primi due che ho avuto la soddisfazione di vedermi riconosciuta una medaglia d’oro con il primo modello ed una d’argento con il secondo.
Come è giusto che sia considerando la location, è stata la categoria dedicata ai modelli aeronautici ad avere maggior successo sia per quanto concerne qualità che numero di iscrizioni. Ciò premesso il concorso merita certamente di crescere soprattutto dal punto di vista della notorietà nazionale ed internazionale. La collocazione negli spazi di Volandia assicura un innegabile surplus al concorso rappresentando la collocazione perfetta ed ideale per qualunque soggetto modellistico. Il museo è, inoltre, un’attrattiva potenzialmente irresistibile per qualunque modellista, soprattutto se proveniente dall’estero ed in cerca di incentivi per affrontare la trasferta.
Onestamente credo che Model Scale Volandia abbia le potenzialità per diventare quell’unicum che manca, per qualità e notorietà, alla città di Milano. Attualmente vige la più completa disgregazione, ne risultano molteplici concorsi di modellismo incapaci di superare la dimensione locale e diventare un punto di riferimento anche verso l’estero. Con un po’ di fortuna e di collaborazione, il Model Scale Volandia potrebbe diventare IL concorso di modellismo della città di Milano, palliando ad una mancanza ormai atavica.