ITALIAN LANGUAGE
In un lasso di tempo di « soli » sei mesi, un vero record per quanto mi riguarda, ho completato questo busto comprato durante il Word Model Expo 2014. Ci tengo a sottolineare anche in questa sede la notevole originalità e l’accurata scultura di questo splendido soggetto. Elementi che hanno certamente favorito il mio impegno nel realizzarlo e che, congiuntamente alla qualità del lavoro pittorico, spero comunichino la grande passione che vi ho infuso nel dipingerlo. Rispetto all’aggiornamento precedente, ho aggiunto al soggetto i baffi realizzati stirando a caldo dei cilindri di plastica ed ho provveduto ad una leggera copertura di coprente opaco allo scopo di proteggere il colore eliminando fastidiosi riflessi. Gli occhi, infine, hanno ricevuto quella punta di trasparente lucido che spero donino al soggetto la dovuta scintilla di vita. Il tutto è stato completato con il necessario basamento ed un’originale vetrinetta che mostro più sotto.
Per i più interessati, ricordo che è possibile leggere un accurato passo-passo di tutti gli step realizzativi di questo busto. Segnalo che la pittura vera e propria è iniziata solo a novembre, al momento in cui ho finito il VF-1J “S-Fast” che mi ha impegnato per quasi due anni.
In questi mesi di lavoro spero di essere riuscito a dare la vita a questo uomo leone attraverso la mia arte pittorica. Come già detto, in tanti anni di passione modellistica, è la prima volta che dipingo un busto. Non mi sono affidato ad alcuna tecnica particolare (luce zenitale in primis), ho semplicemente lasciato che il mio estro si esprimesse liberamente cercando, ovviamente, di essere il più realistico possibile. Penso di essere riuscito a dare vita a questo Tuareg felino grazie a colori caldi stesi con sfumature estremamente naturali. Personalmente sono molto soddisfatto del lavoro e mi auguro che il risultato piaccia, se non ai giudici dei futuri concorsi, almeno a tutti voi che leggete queste righe.
Per quanto riguarda il piedestallo, esso fu uno dei tre vinti anni fa a non so più quale concorso. Ho provveduto a ridipingerlo e, soprattutto, ho riprodotto un microambiente desertico allo scopo di coprire il cilindro di ottone destinato a reggere il busto omaggiando contemporaneamente l’ambiente africano di cui questo uomo-leone non può che essere nativo. Come il modellismo militare insegna, è essenziale in questi casi affidarsi a prodotti naturali. In questo caso ho usato schegge di roccia raccolta sulle Dolomiti, sabbia finissima mischiata a pigmento ocra e ciuffi di poseidonia.
Infine, a protezione del tutto, ho comprato una campana di vetro in un magazzino di casalinghi ed ho realizzato un basamento in legno con le necessarie lavorazioni affinché questa potesse incastrarsi con lo stesso. Il risultato finale mi pare ottimo e credo che dia vita ad un originale oggetto d’arredo.
ENGLISH LANGUAGE
After six months only, a real record for me, I finished this bust. I added the whiskers and applied a matt cover. I also made a little area of desert on the base. Let me say thank you to everyone who have followed me until now. I hope you like it and the final result is able to show my great passion for this subject.
FRENCH LANGUAGE
Après six mois de travail seulement, un vrai record pour moi, j’ai terminé cet homme-lion. J’ai ajouté les moustaches et j’ai appliqué une couverture de transparent opaque. Laissez moi remercier tout le monde qui m’a suivi jusqu’à ici. J’espère que le résultat final soit de votre gout et qu’il soit capable de montrer ma grande passion pour ce sujet.
Impressionante è la prima cosa che mi salta in mente guardando questa realizzazione. Con le sfumature di colore sei riuscito non solo a ricreare un effetto “3D”, ma anche a dare evidenza delle varie tipologie diverse di superficie che creano il modello e che probabilmente lo scultore aveva ipotizzato quando pensò a tale personaggio.Quello che voglio dire è che la tagelmust sembra veramente fatta di stoffa, in contrapposizione con la staticità e l’effetto di porosità dell’osso che crea l’impugnatura dell’arma.
Degno di nota l’effetto lucente che hai donato alle pupille del nostro viaggiatore, rendendolo sempre più “vivo”.
Quello che non rende giustizia a mio parere, ahime è proprio il piedistallo.
Si nota un’incredibile lavoro e cura nel realizzare il supporto, ma quest’ultimo ha una staticità che contrasta fortemente con la dinamicità del tuareg. Avrei preferito che tu avessi dovuto lavorare su un modello intero, magari ambientato all’interno di un bel diorama dinamico ad hoc; ma il piedistallo crea questa “distanza” quasi fastidiosa con il resto dell’opera.
Avrei visto di piu’ un Tuareg colorato a mo’ di fossile, forse sarebbe stato più in linea con il piedistallo che lo regge, pensare ad una riproduzione vintage che riecheggiasse i fasti di tale personaggio.
E’ una visione soggettiva, certo, però nasce proprio dal fatto che si nota veramente un contrasto di scena.
Insomma sei riuscito a contrastare in qualche modo la visione originale dello scultore.
Comunque…bravo!
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Ciao Francesco,
prima di tutto, grazie mille per il lungo, appassionato ed interessante commento che hai scritto! 🙂
Purtroppo quello che evidenzi è il difetto di tutti i busti. Difetto che è anche l’elemento di maggior originalità rispetto ad una figura intera. Non è affatto male l’idea che proponi di una colorazione alternativa che riproduca un busto in pietra come quelli veri, purtroppo si scontra con la mia avversione per i lavori monocromatici. Adoro troppo i colori e la loro varietà per limitarmi ai toni di un solo colore.
Sei tanta roba! 😉
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Modello da oro 😉
Bellissimo, complimenti.
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Grazie mille, Andrea!
Sai comunque che questi complimenti non ti eviteranno sagaci commenti ai tuoi Storm Trooper, vero!?! 😉
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