Concludo il racconto del mio viaggio in terra nipponica di gennaio/marzo 2017, mostrandovi alcuni dei ristoranti giapponesi dove ho potuto gustare la cucina locale. Non ho le competenze per poter offrire una guida culinaria al meglio che Tokyo offre anche sotto questo aspetto, ma ci tengo a segnalare i ristoranti dove il gusto delle pietanze si è fuso al contesto del luogo e del personale in un risultato che, credo, sia unico ed inimitabile.
Genraku – Asakusa
Ho già avuto modo di parlare di questo piccolo ristorante specializzato in Ramen ai tempi della mia vacanza nipponica del 2015. Genraku si trova a sud del Tempio Senso-ji, quartiere di Asakusa, a due passi dal fiume Sumida. A mio modesto parere, Genraku offre Ramen ottimi, nettamente superiori a tutti quelli che mi è capitato di assaggiare nel corso dei miei non pochi viaggi in Giappone. Non ho, ovviamente, l’ardire di affermare che Genraku cucini i Ramen più buoni di Tokyo ma penso meriti l’attenzione di chi fosse in zona per una visita al complesso templare di Asakusa.
Sometaro – Asakusa
Una sola parola: Okonomiyaki! Sono certo che chiunque abbia viaggiato in Giappone abbia avuto occasione di gustare un Okonomiyaki agli Yattai di qualche evento o Matsuri. L’Okonomiyaki è, infatti, un tipico Street Food giapponese. Se siete golosi di questa pietanza e volete provare a cucinarla da soli, Sometaro è una meta obbligatoria. In un ambiente tipicamente nipponico (compresi i terribili tavolini bassi), potrete cimentarvi nel prepararvi da soli il vostro Okonomiyaki preferito scegliendo fra un’ampia gamma di ingredienti o di abbinamenti prestabiliti. Non posso, ovviamente, garantire sui risultati culinari dell’impresa ma il divertimento è garantito.
Gyu-nabe Yonekyu – Asakusa
Spesso mi si chiede se Tokyo sia una città costosa. Penso proprio di no ma resta evidente che una grande megalopoli come la capitale nipponica offra al visitatore di tutto e di più, compresi ristoranti il cui conto può essere salatissimo. Questi ultimi sono spesso specializzati in piatti tradizionali che, per ingredienti e/o preparazione, sono considerati dispendiosi dai Giapponesi stessi. Per i più coraggiosi che sono disposti a spendere un po’ di più per assaggiare note pietanze come quelle citate, Gyu-nabe Yonekyu può essere un’ottima via di mezzo per evitare salassi eccessivi. E’ in questo ristorante che ho avuto occasione di gustare il Sukiyaki e, senza voler giudicare se questo piatto meriti la nomea che porta con sé, il conto è stato accettabile, soprattutto considerando il contesto del ristorante e la precisione del personale.
Date-no-Gyutan – Stazione di Tokyo
A dimostrazione dell’incredibile varietà della cucina giapponese, voglio citare questo ristorante collocato all’interno della Stazione di Tokyo e specializzato in piatti tradizionali della regione del Sendai a base di lingua di manzo. Consapevole che l’ingrediente principale delle pietanze servite possa disincentivare i più schizzinosi di voi, consiglio vivamente di provare questo ristorante (dovrebbe far parte di una nota catena) perché i piatti serviti sono gustosissimi e ben lontani dall’errata concezione che abbiamo in Italia della cucina nipponica.
Sushi e Sashimi
Rientrando nella più comune concezione della cucina giapponese che abbiamo in Occidente, mostro qui di seguito le foto dei piatti di sushi e sashimi gustati in un ristorante di cui non saprei indicare né nome né collocazione. Rimango convinto che sia profondamente errata la convinzione secondo cui l’eccellenza della cucina nipponica si riduca al semplice pesce crudo ma è evidente la qualità culinaria di ristoranti come quello in oggetto. Mostro con grande piacere qualche foto se non altro per far comprendere come gli All You Can Eat italo-cinesi non abbiamo nulla a che spartire con la realtà nipponica.