149 He-162 D

Chi segue questo blog ricorda certamente che il modello su cui sto al momento lavorando è il kit dell’He-162 D commercializzato da Dragon Models Ltd. La scatola di montaggio di questo affascinante soggetto non è esente da difetti. Per supplire ad alcuni di essi, mi sono procurato dei set di dettaglio e, per accrescere ulteriormente l’originalità del velivolo, ho acquistato la conversione di Antares Models per sostituire l’usuale motore a getto BMW-003 con un più potente Jumo-004. Dopo un articolo iniziale consacrato ai primi assemblaggi, eccomi ora ha mostrare i lavori di pittura degli interni.

Per prima cosa ho cercato su Internet le immagini a colori degli interni degli esemplari di He-162 attualmente custoditi nei musei. Non avrei mai immaginato che l’impresa fosse tanto ardua. Ho trovato ben poche foto, spesso di qualità altalenante e con apparecchiature mancanti ma, facendo di necessità virtù, tutto ciò è stato sufficiente per avere un’idea più precisa dell’aspetto della strumentazione dell’abitacolo del caccia.

Con mia inaspettata fortuna, ho scoperto di avere nel mio magazzino colori proprio quelli utilizzati dalla Luftwaffe sul finire della guerra. Ho, quindi, iniziato con lo stendere ad aerografo un RLM-66 “Schwarzgrau” per la cabina di pilotaggio.

Ho proseguito con un RLM-02 “Grau” per i portelli ed i vani interni dei carrelli. In questo caso ho usato un acrilico della Vallejo che, per essere usato ad aerografo, necessita ancor più del precedente colore di essere allungato col proprio diluente.

Tutte le superfici in “Schwarzgrau” sono state ripassate con un grigio più chiaro usando la tecnica del dry-brush così da accentuare la tridimensionalità dei volumi.

A questo punto, ho dipinto a pennello tutti i dettagli del seggiolino, della strumentazione, dei carrelli e dei vani di questi ultimi.

Successivamente ho attaccato le fotoincisioni precolorate del set Eduard ed ho steso il coprente lucido necessario a proteggere il colore sottostante dal successivo lavoro di invecchiamento ad olio.

L’invecchiamento è consistito in una prima applicazione di “Wash Brown” della Abteilung 502 ai carrelli ed ai vani degli stessi in quanto li ho considerati particolarmente soggetti ad usura e sporcizia.

Con il colore ad olio “Black” della stessa marca ho ripassato l’abitacolo concentrandomi sugli interstizi così da evidenziare ulteriormente la tridimensionalità dei vari componenti.

Ho usato anche un prodotto per me assolutamente nuovo: i pastelli della AK comprati allo Scale Model Challenge 2019. Premesso che devo affinarne la tecnica d’uso, i risultati generali mi hanno incoraggiato anche se sono sostanzialmente invisibili in foto.

132 He-162 D

Infine, ho steso il coprente opaco che ha dato la finitura corretta alle superfici fin qui realizzate ed ha reso nettamente più visibile il lavoro di dettaglio e invecchiamento svolto.

Non pago di tutto ciò, mi sono tolto la soddisfazione di mettere insieme le due scocche che compongono la fusoliera. Atto sempre importantissimo nel processo di costruzione di un aereo e che rappresenta una svolta importante per la conclusione dello stesso.

Ho ovviamente prestato molta cura allo stuccaggio delle linee di giunzione. Particolare attenzione è stata data al punto di contatto della fusoliera con la parte finale della coda che, per ragioni assai discutibili, sono sezioni separate nel kit della Dragon.

 Negli articoli seguenti, mostrerò il montaggio finale dell’aereo in vista della colorazione delle parti esterne del velivolo.