ITALIAN LANGUAGE
Come già detto al momento della recensione del l’Sdkfz.251/7 “Pionierpanzerwagen” del Deutsches Panzermuseum di Munster, la Blitzkrieg portò alla creazione di Panzerdivision le cui componenti agivano tutte per dare il massimo supporto ai reggimenti corazzati. I carri armati divennero i terribili dei della nuova guerra meccanizzata e la fanteria, fino ad allora fulcro di ogni esercito,divenne una sorta di guardia del corpo col compito di proteggerne i fianchi durante l’avanzata. Per fare questo la fanteria necessitava di veicoli di trasporto non solo in grado di tenere il ritmo imposto dai Panzer ma anche sufficientemente corazzati da poter sfidare il fuoco avversario ed offrire un efficace supporto ai fanti sul campo. Per rispondere a queste esigenze fu sviluppata la famiglia dei semicingolati Sdkfz.251 Mittlere Schützenpanzerwagen che diventarono la cavalcatura ufficiale dei Panzergranadier, la fanteria meccanizzata tedesca. L’Sdkfz.251 fu declinato in una lunga serie di versioni fra le quali furono essenziali quelle equipaggiate con armamenti finalizzati a supportare i Panzergranadier. Fra esse spicca l’Sdkfz. 251/9 “Stummel”che imbarcava quello stesso cannone KwK 37 L/24 da 7.5 cm che fu montato sulle prime versioni del Panzer IV. In quanto Begleitwagen, il Panzer IV, dal modello Ausf.A ad Ausf.F1, fu destinato al fuoco di supporto grazie ad un cannone dotato di un proiettile con una potente carica esplosiva particolarmente efficace contro le fortificazioni avversarie.
Nel momento in cui il Panzer IV, dal modello Ausf.F2, abbandonò la funzione di Begleitwagen per evolvere in quello di carro da combattimento per contrastare, grazie a cannoni ad alta velocità iniziale, le masse di T-34 presenti sul fronte orientale, si impose il trasferimento del KwK 37 su altri veicoli nel tentativo di supplire al venir meno del Panzer IV Begleitwagen. Tale necessità, già acuta per la penuria di questi ultimi, si accentuò ulteriormente quando anche lo Stug III seguì il fato del Panzer IV e fu privato del medesimo cannone per acquisire un ruolo anticarro. Date tutte queste premesse, la produzione dell’Sdkfz. 251/9 “Stummel” aumentò, seguì l’evoluzione dell’Sdkfz.251 ad Ausf.C e Ausf.D e, data l’efficacia del binomio, fu accompagnata, nel corso della guerra, dallo sviluppo di una numerosa pletora di altri veicoli equipaggiati col medesimo cannone, a cominciare dal fratello minore Sdkfz.250/9 fino alla modernissima autoblinda Sdkfz.234/3.
L’Sdkfz. 251/9 Ausf.D custodito nel Deutsches Panzermuseum di Munster è un esemplare di prima produzione che utilizza la stessa sovrastruttura già impiegata nei modelli Ausf.C e precedenti. L’istallazione del KwK 37 L/24, quindi, comporta la soppressione del visore del copilota con una radicale modifica di tutto il lato superiore destro dello scafo. Tale sistema aveva l’indubbio vantaggio di contenere l’altezza del veicolo che non variava sensibilmente rispetto a quella della versione standard. Tale accorgimento tecnico, però, comportava costi superiori e tempi di produzione più lunghi a causa della complessità strutturale. Negli ultimi mesi del conflitto, venne perciò messa in produzione una versione semplificata che, grazie ad una struttura montata direttamente sopra lo scafo, non imponeva modifiche a quest’ultimo rispetto alla versione standard. Ciò comportò un inevitabile aumento dell’altezza del veicolo che diveniva meno furtivo e più facile da individuare e colpire ma, in un’ottica di razionalizzazione della produzione, si trattò di inconvenienti che l’esercito tedesco accettò di buon grado pur di poter allineare qualche semicingolato in più sul finire della guerra.
L’esemplare di Munster non eccelle per la mimetica di cui è dotato e non so dire quanto sia completo in tutti i suoi accessori ma appare in buono stato. Ritengo, comunque, meriterebbe un restauro accurato che, prima di tutto, consenta al KwK 37 L/24 di scorrere correttamente e tornare in posizione di attesa. Il cannone, infatti, è bloccato retratto nella massima estensione del rinculo con un pessimo effetto estetico che non può sfuggire all’osservatore più attento. In ogni caso, considerato che non ho presente altri Sdkfz. 251/9 Ausf.D nei musei europei, si tratta di un bel veicolo che da lustro alla collezione del Panzermuseum di Munster.
ENGLISH LANGUAGE
The military collection belonging to the Panzermuseum of Munster, includes a Sdkfz. 251/9 Ausf.D “Stummel”. Armed with a 7.5 cm KwK 37 L/24, this vehicle is based on the half-track developed to transport the German mechanized infantry and was intended to grant it an effective fire support during the assault. The Munster Sdkfz. 251/9 is in good status but the camouflage is very poor and the gun is blocked at the maximum recoil position. A restoration is necessary to give back to this halftrack its original allure.
FRENCH LANGUAGE
Dans la collection des véhicules qui sont conservés à l’intérieur du Panzermuseum de Munster, il y a un Sdkfz. 251/9 Ausf.D “Stummel”. Ce half-track fut produit pour donner aux fantassins allemands un véhicule d’appui pendant les assauts. L’exemplaire en question est bien conservé mais il a besoin d’une restauration soignée pour lui donner une belle peinture et corriger quelque default technique (pour exemple, le canon est bloqué en recul).