L’anno scorso ho trascorso le mie vacanze estive nelle Marche. Grazie alla mia fedele Fiat 500 ed al suo specialissimo portabici, ho potuto scoprire sulle due ruote aree bellissime fra Urbino ed il Conero, come raccontato nei numerosi articoli che ho scritto proprio su questo argomento. Entusiasta dell’esperienza fatta, ho deciso di tornare nelle Marche anche questo agosto per trascorrervi due settimane, da venerdì 6 a venerdì 20 agosto 2021. Senza cambiare nella sostanza la formula “Auto + Bici” già rodata in tante occasioni precedenti, ho scelto come meta principale: Ascoli Piceno. Grazie alla sua posizione intermedia fra il mare e la montagna, ho usato la città come base per esplorare la costa ed i vicini Monti Sibillini. Ho così conosciuto la zona meridionale delle Marche, sul confine con l’Abruzzo, a differenza dell’anno scorso dove ero rimasto a nord, sul confine con l’Emila Romagna. Negli articoli che seguiranno, mi divertirò a tornare con la memoria ai percorsi affrontati con la mia Atala a pedalata assistita mentre, in questa sede, mi diletterò ad elogiare alcune città sperando di incoraggiarvi a visitarle.

ASCOLI PICENO

Sono rimasto veramente estasiato dal bellissimo centro storico di Ascoli Piceno. Meta privilegiata per la passeggiata serale e l’aperitivo, Piazza del Popolo è il cuore pulsante della città così come tutta l’area circostante ricca di edifici storici, ristoranti e negozi di ogni tipo. Il fiume Tronto scorre attraverso Ascoli Piceno sul fondo di una profonda gola che si attraversa grazie ad alcuni ponti che sono parte integrante dell’urbanistica medioevale della città. Ho molto apprezzato anche la pulizia generale delle strade anche se suggerirei l’ampliamento della zona pedonale poiché le auto hanno libero accesso a molti vicoli del centro storico compromettendo un poco la fruibilità generale dello stesso.

Una menzione d’onore devo riconoscerla al “Caffè Meletti”, un elegante bar in stile liberty di inizio secolo scorso. Piccolo gioiello incastonato in Piazza del Popolo, è una meta da non perdere non solo per gli interni datati 1907 ma anche per i tavoli esterni da cui è possibile ammirare la piazza degustando un aperitivo preparato con l’Anisetta, un noto liquore a base di anice inventato proprio dal fondatore del locale.

Ascoli Piceno è, come noto, patria della olive ascolane che possono essere gustate in ogni dove. Per chi fosse ghiotto come me di questa specialità gastronomica, segnalo 180°, un piccolo locale affacciato su Piazza del Popolo a cui assegno la mia personale medaglia d’oro nella difficile competizione con la ricca offerta concorrente.  Le olive ascolane di “180°” sono particolarmente gustose poiché conservano il proprio succo nonostante la cottura. Immagino sia dovuto tanto alla qualità delle olive quanto al tipo di frittura a cui sono sottoposte. In ogni caso non ho trovato eguali in Ascoli Piceno. Non da meno sono le altre fritture offerte (carciofi in primis). Altra chicca da non dimenticare è il panino ascolano, preparato con il ripieno delle olive. Consiglio vivamente anche “Yoghi” in Piazza Arringo per una colazione speciale a base di cupcake e la gelateria “Gioelia” a poco distanza.

OFFIDA

In una giornata di riposo e di meteo un poco incerto ho visitato il borgo medioevale di Offida. Si tratta di una meta ben nota che mi sento di consigliare vivamente per ragioni che lascio trasparire dalle foto sottostanti. Raccomando in particolare la visita alla Chiesa di Santa Maria della Rocca che, risalendo all’anno 1000 d.c., ha origini addirittura longobarde.

Sulla strada di ritorno ad Ascoli Piceno, mi sono fermato quasi per caso all’osteria “La casa della api” dove ho cena molto bene. Consiglio il ristorante non solo per la piacevole location e l’esuberante personale tutto femminile ma anche per una straordinaria pasta alla gricia servita all’interno di una forma di pecorino.

L’AQUILA

Avendo trascorso gli ultimi quattro giorni della mia vacanza sul Gran Sasso, visitare L’Aquila è stata occasione anche per salutare due amici di passaggio in città. L’Aquila è una città bellissima che porta ancora i segni del terribile terremoto del 2009. Non posso giudicare gli interventi nella loro interezza ma il centro ha, nell’anno in cui scrivo, una vitalità dovuta proprio al completamento di molti lavori che hanno permesso la riapertura di negozi e ristoranti. Spero la situazione migliori sempre di più.

English Language

Last year I spent my summer holidays in the Marche region. Thanks to my Fiat 500 and its very special bicycle rack, I was able to discover beautiful areas between Urbino and Conero, as described in the many articles I have written on this subject. Enthusiastic about my experience, I have decided to return to  Marche region this August to spend two weeks there, from Friday 6 to Friday 20 August 2021. Without changing the substance of the “Car + Bike”  formula, already tried and tested on many previous occasions, I have chosen Ascoli Piceno as main destination. Thanks to its intermediate position between the sea and the mountains, I used the city as a base for exploring the coast and the nearby Sibillini Mountains. In this way I got to know the southern part of the Marche, on the border with Abruzzo. In the articles that follow, I’ll the routes faced with my Atala bicycle, while here I’ll show you some cities, hoping to encourage you to visit them.

ASCOLI PICENO

I truly loved the beautiful historic centre of Ascoli Piceno. A favorite destination for dinners and aperitifs, Piazza del Popolo is the beating heart of the city as is the entire surrounding area full of historic buildings, restaurants and shops of all kinds. The Tronto River flows through Ascoli Piceno at the bottom of a deep gorge which is crossed by a number of bridges that are an integral part of the city’s medieval urban design. I also really appreciated the general cleanliness of the streets, although I would suggest expanding the pedestrian area, since cars have free access to many of the alleys in the old town centre, compromising its general usability.

An honorable mention must go to “Caffè Meletti“, an elegant Liberty-style bar from the beginning of the last century. Located in Piazza del Popolo, “Caffè Meletti” is a destination not to be missed not only for its interior, which dates 1907, but also for its outdoor tables, from which it is possible to admire the square while enjoying an aperitif prepared with Anisetta, a well-known aniseed-based liqueur invented by the café’s founder.

Ascoli Piceno is, as is well known, the home of Olive Ascolane, which can be enjoyed anywhere. I recommend 180°, a small restaurant overlooking Piazza del Popolo to which I give my personal gold medal for its Olive Ascolane because they are particularly tasty as they retain their juice despite being cooked. I suppose this is due as much to the quality of the olives as to the type of frying. In any case, I have found no equal in Ascoli Piceno. The other types of fried food are equally good. Another delicacy not to be forgotten is the Panino Ascolano, prepared with the filling of Olive Ascolane. I also highly recommend “Yoghi” in Piazza Arringo for a special cupcake breakfast and the “Gioelia” ice-cream shop a short distance away.

OFFIDA

On a day of uncertain weather conditions, I visited the medieval village of Offida. It is a well known destination highly recommend for reasons that I let transpire from the photos below. I particularly recommend a visit to the Church of Santa Maria della Rocca, which dates back to the year 1000 AD.

On the way back to Ascoli Piceno, I stopped almost by chance at the Osteria “La casa della api where I had a very good dinner. I recommend the restaurant not only for the pleasant location and the exuberant all-female staff but also for an extraordinary Pasta Alla Gricia served inside a wheel of pecorino cheese.

L’AQUILA

Having spent the last four days of my holiday on the Gran Sasso, visiting L’Aquila was also an opportunity to say hello to two friends passing through town. L’Aquila is a beautiful city that still have the marks of the terrible 2009 earthquake. I can’t judge the interventions in their entirety, but in the year I’m writing this, the centre has a vitality due to the completion of many works that have allowed shops and restaurants to reopen. I hope the situation improves all the time.