Lo scorso sabato 17 ottobre, mi sono unito ad un’escursione in bici organizzata da SIGERIC – Servizi per il Turismo. Pur non avendo esperienze pregresse con questa cooperativa di guide turistiche ed ambientali, ho colto al volo l’opportunità offertami in quanto ho considerato da non perdere l’occasione di un tour in bicicletta nelle Cinque Terre. Tale decisione non deve sorprendere poiché ho ancora ricordi molto vivi delle emozioni vissute nel corso di un lungo trekking a piedi che feci nel giugno 2016. Come raccontai anche su questo blog, in quell’escursione attraversai in un solo giorno tutte le Cinque Terre, da Riomaggiore a Monterosso, ammirando un panorama che è, a buona ragione, un’eccellenza italiana nota in tutto il mondo. Affascinato da tutto quanto vidi in quell’occasione, crebbe in me il desiderio di ripetere l’esperienza in bici. Fantasia rimasta impagata fino all’opportunità sopra citata. Il tragitto proposto dalle guide prevedeva la partenza da Biassa, sopra La Spezia, la salita al Colle del Telegrafo nonché un lungo percorso in quota fino a Manarola con rientro sulla Litoranea; in totale una trentina abbondante di chilometri da affrontare con Mountain Bike a pedalata assistita.

Poiché la partenza da Biassa era prevista per sabato mattina alle 9:30, sono partito da casa nel tardo pomeriggio del giorno precedente prenotando un alloggio in loco per la notte. Ciò mi ha permesso di evitare di alzarmi alle cinque del mattino e di arrivare al luogo dell’incontro con già sulle spalle tre ore di viaggio in auto. Il vantaggio ulteriore di una tale strategia è anche quello di conoscere meglio luoghi come Biassa, paesello ligure in cui credo avrei potuto capitare solo in caso di sonnambulismo.

Nota di merito devo concederla al ristorante “La Taverna del Gallese” a pochi passi da dove ho alloggiato. Vi ho cenato molto bene e lo consiglio vivamente nonostante non sia espressamente consacrato alla cucina locale.

Radunatosi il gruppo composto da circa dieci persone di varia provenienza, le guide ci hanno assegnato le bici di competenza dandoci i necessari ragguagli sull’uso della pedalata assistita. Pronti e pimpanti, ci siamo inerpicati lungo la strada che ci ha portato in cima al Colle del Telegrafo, confine orientale del Parco delle Cinque Terre.

Il Santuario di Nostra Signora di Montenero è stato la nostra prima tappa. Collocato sulla cima del monte al confine orientale di Riomaggiore, il santuario era a me già ben conosciuto poiché lo visitai all’inizio del citato trekking datato 2016. Benché rigorosamente chiuso, il santuario gode di una splendida vista su tutte le Cinque Terre perciò ne raccomando la visita senza indugio.

Dalla cima di Montenero abbiamo proseguito lungo una strada bianca che, restando in quota, ha percorso l’intero versante dei monti che si affacciano sulla costa. Arrivati in vista di Corniglia, abbiamo ammirato un panorama mozzafiato impreziosito dalla bellissima giornata di sole e dai primi colori autunnali che tinteggiavano soprattutto i numerosi vigneti dell’aerea.

Manarola ci ha dato asilo per un meritato riposo prima del rientro al punto di partenza percorrendo la Litoranea. Il paese si è mostrato al suo meglio, illuminato dal sole, incastonato fra un cielo di un blu intenso ed un mare spumeggiante, decorato dai colori autunnali dei monti circostanti. Un insieme degno di essere immortalato in un dipinto.

L’escursione si è conclusa verso le cinque del pomeriggio. Stanco ma soddisfatto, sono tornato alla mia fedele Fiat 500 ed ho affrontato il viaggio di ritorno dopo una piccola sosta per due passi a La Spezia.