Lunedì 28 settembre ho realizzato un mio piccolo desiderio che coltivavo da molto tempo: salire in cima al Monte Bianco usufruendo del Monte Bianco Skyway, la funivia che conduce da Entreves, a 1.300 metri d’altezza, fino a Punta Helbronner, a 3.466 metri sul livello del mare. La spettacolarità di questa funivia è ormai ben nota ma non mi ero mai seriamente organizzato per usufruirne. A metà settembre, il presentimento di non rimandare ulteriormente l’impresa e di approfittare del primo momento favorevole, è diventato un chiodo fisso ed è stato così che ho finalmente potuto godere di panorami mozzafiato.
Dopo quasi due settimane di mal tempo, un fortuito giorno di ferie preso per lunedì 28 settembre è coinciso con una previsione meteo che assicurava schiarite su tutta la Val d’Aosta. Dopo varie incertezze succedutesi per tutta settimana, domenica 27 settembre ha portato con sé la conferma finale di tale previsione. Mi sono quindi rapidamente mosso per acquistare online il biglietto della funivia tramite il comodo sito del Monte Bianco Skyway ed ho prenotato una stanza d’albergo a Entreves. Il piano operativo era molto semplice: partire nel pomeriggio di domenica, alloggiare sul posto, prendere alle 8:30 del mattino successivo la prima corsa disponibile della funivia e godere dell’esperienza per tutto il giorno, rientrando a casa nel tardo pomeriggio.
Sono arrivato ad Entreves verso le sei di sera ed ho alloggiato nell’albergo giusto a ridosso della stazione di partenza della funivia. I vantaggi offerti da tale location erano innumerevoli. Prima di tutto ho potuto raggiungere il Monte Bianco Skyway con estrema facilità, a piedi e di mattina presto senza bisogno di levatacce. In secondo luogo ho avuto la possibilità di lasciare l’auto nel parcheggio dell’albergo senza dovermi preoccupare della scadenza del periodo di sosta nei parcheggi convenzionati. Ciò detto, ho anche approfittato della serata disponibile per visitare Entreves, frazione di Courmayeur, e cenare in loco con piatti valdostani.
La mattina di lunedì 28 settembre, accolto dalle prime schiarite e da un timido sole, mi sono comodamente presentato alla stazione di partenza del Monte Bianco Skyway pronto a prendere la prima corsa delle 8:30.
Il tracciato del Monte Bianco Skyway si divide in due parti. La prima sezione conduce dai 1.300 metri di Entreves ai 2.173 metri del Pavillon. Punto intermedio utile per intraprendere escursioni di ogni tipo, il Pavillon è una tappa che non deve distogliere dalla meta finale: Punta Helbronner.
Senza indugio sono, quindi, salito sulla funivia del secondo tratto che mi ha portato dai 2.173 metri del Pavillon agli impressionanti 3.466 metri di Punta Helbronner dove la cabina sembra attraccare in un’astronave fantascientifica regalando fantasie non dissimili da quelle sortemi un anno fa nel salire in cima allo Zugspitze.
Arrivato a Punta Helbronner sono salito sulla piattaforma panoramica collocata sul tetto della stazione di arrivo della funivia. Qui sono stato accolto da un cielo di un blu intensissimo come può solo regalarlo il tempo sereno dopo la tempesta e un’altezza tanto estrema. Al blu si contrapponeva il bianco immacolato della prima neve invernale caduta poco prima e dei cristalli di ghiaccio creati dalla temperatura abbondantemente sotto zero. Tutto ciò, unito alla suprema possanza del Monte Bianco la cui cima arriva a superare i 4.800 metri, mi ha regalato un panorama indescrivibile e mozzafiato. Non posso che lasciar parlare le fotografie sperando che sappiano comunicare almeno in parte le emozioni provate.
Dalla piattaforma è possibile contemplare un ambiente straordinariamente mutevole a causa dello spostamento continuo di enormi masse nuvolose. La cima del Monte Bianco è protagonista indiscussa del panorama che si estende a ovest di Punta Helbronner.
A est di Punta Helbronner spicca, invece, Il Dente Del Gigante che fa da contraltare alla cima del Monte Bianco e sembra fungere da confine dell’ampio bacino da dove si diramano i ghiacciai perenni.
Da Punta Helbronner è anche possibile scendere al Rifugio Torino tramite un ascensore e da lì meglio contemplare la meraviglia ingegneristica del Monte Bianco Skyway.
In tutta sincerità, non credo di avere le doti letterarie necessarie per decantare i luoghi che il Monte Bianco Skyway consente di ammirare. Mi permetto solo di consigliare vivamente di vivere l’esperienza senza fretta in quanto unica e indimenticabile. Proprio allo scopo di suggerla al meglio, ritengo altrettanto imperdibile l’opportunità di far colazione e/o pranzare a Punta Helbronner. A patto che provvediate a prenotare il pranzo contestualmente all’acquisto del biglietto della funivia, potrete gustare piatti valdostani con la vista unica offerta dalla Alpi circostanti.
Verso le tre del pomeriggio, appagato nel corpo e nella mente, sono sceso al punto di partenza e sono tranquillamente rientrato a casa.
Se le foto mostrate e le mie poche parole dovessero avervi convinto a vivere la medesima esperienza, raccomando di coprirvi adeguatamente e di non sottovalutare l’aria rarefatta di tale altezza in quanto rende difficoltosi anche i movimenti più semplici.