Dopo l’articolo interamente dedicato allo Stug.III Ausf.G, torno ad arricchire il mio personale reportage sul Militracks 2019 parlando di un altro straordinario veicolo presente all’edizione di quest’anno: un RSO/01.
L’invasione della Russia nel 1941 pose l’esercito tedesco di fronte a problemi titanici a cui non era preparato. Evidenti divennero subito le problematiche logistiche. Spazi infiniti ed un tessuto stradale primitivo rendevano estremamente difficoltoso l’approvvigionamento delle truppe al fronte. L’impresa diventava quasi impossibile in autunno ed al disgelo primaverile quando la Rasputitsa (il denso fango russo) trasformava le strade di terra battuta in trappole capaci di immobilizzare qualunque veicolo ruotato. Per trovare una soluzione a tali problemi, l’industria bellica tedesca si impegnò in una corsa contro il tempo per fornire veicoli che fossero in grado di trasportare materiali e trainare artiglierie nelle proibitive condizioni russe. Come in molti altri casi, fu solo nel 1944 che questi nuovi materiali raggiunsero il fronte in numero significativo; fra essi è da annoverare il Raupenschlepper Ost o RSO.
L’RSO era un trattore cingolato appositamente concepito per operare sul fronte orientale (Ost Front). Proprio per “sopravvivere” in Russia, l’RSO aveva delle caratteristiche concepite allo scopo: treno interamente cingolato per muoversi su qualunque terreno, cingoli larghi per ridurre la pressione al suolo, cabina chiusa per proteggere l’equipaggio dal freddo e le intemperie, estensioni agganciabili alle maglie dei cingoli per limitare lo sprofondamento nella neve ed un ampio cassone posteriore nonché una buona potenza di traino per garantire al veicolo la massima polivalenza possibile. Il principale difetto dell’RSO era la ridotta velocità (circa 35 km/h) dovuta alla motorizzazione contenuta ed alla necessità di convogliare tutta la potenza disponibile nelle marce più basse così da permettere al veicolo di estrarsi da qualunque terreno. L’RSO era spartano, rozzo ed assemblato con numerose componenti derivate da mezzi già in uso. Ciononostante, risultò essere un veicolo riuscito che, grazie alla sua affidabilità e robustezza, fu assai apprezzato dai militari. Ciò premesso, l’RSO era un trattore a tal punto specializzato per il fronte orientale da risultare, come insegna la teoria evolutiva darwiniana, incapace di adattarsi appieno al di fuori del proprio habitat naturale. Poiché la logorata situazione bellica tedesca imponeva l’indiscriminato uso di tutto quanto disponibile, l’RSO fu utilizzato anche sul fronte occidentale dove solo eccezionalmente vi erano terreni e condizioni atmosferiche in cui l’RSO poteva esprimere pienamente il proprio potenziale. Nella maggioranza dei casi, fronte normanno in primis, esso risultata sotto potenziato e troppo lento venendo, quindi, surclassato dai normali semicingolati in servizio nella Wehrmacht.
L’RSO fu prodotto in quattro versioni principali. Le prime si distinguevano per la diversa forma della cabina di guida; la quarta (RSO/4) fu l’unica ad essere destinata al combattimento grazie ad un 7.5cm Pak-40 montato sul cassone posteriore (si veda l’RSO/4 del Deutsches Panzermuseum di Munster). L’RSO/01 fu la versione più costruita e si distingueva per una cabina dalle forme bombate tipiche dei camion dell’epoca.
Non avevo mai visto dal vivo un RSO/01 fino alla mia partecipazione al Militracks 2019, ove era presente un bellissimo esemplare. Vi propongo qui sotto le foto scattate in tale circostanza. Mi auguro, siano d’interesse e di utilità ad appassionati e modellisti.
Ciao Andrea,
Sto realizzando un modello dell’ RSO e girovagando in rete ho scoperto il tuo sito…….una miniera dì informazioni ! Bellissimo !
Complimenti veramente !!
Tornando all’RSO…. per caso in foto non pubblicate hai un’inquadratura della parte interna delle porte e del portellino dì ventilazione anteriore sempre da dentro l’abitacolo ? Non ho trovato nulla in giro…
Ancora grazie e complimenti
Ale
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Ciao Alessandro, grazie mille per i complimenti e per esserti iscritto a questo mio piccolo blog. Lo gestisco col semplice desiderio di essere utile e di interesse per altri appassionati come me (e te) perciò le tue parole sono apprezzatissime. 🙂
Per quanto riguarda l’RSO temo di aver pubblicato tutte le foto fatte… dammi il tempo di verificare e ti faccio sapere.
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