Ogni volta che posso, cerco di approfittare delle festività per regalarmi qualche piccolo viaggio che mi faccia scoprire posti nuovi e mi allontani dalla vita di tutti i giorni. Penso, altresì, non siano necessarie mete esotiche per staccare dalla quotidianità e concedersi un po’ di tempo lontano da tutto e tutti. L’Italia, del resto, è rinomata per offrire luoghi suggestivi e ricchi di storia e, se si ha un poco di curiosità e di intraprendenza, si possono fare grandi scoperte senza bisogno di allontanarsi molto da casa. Proprio allo scopo di conoscere una zona molto nota ma a me sconosciuta, ho usato il pretesto della festa di Sant’Ambrogio per visitare le Langhe. Per evitare la domenica di grandi rientri, sono partito la sera di mercoledì 5 dicembre, ho preso un giorno di ferie giovedì 6 dicembre e sono tornato sabato 8 dicembre. Insostituibile compagna di avventure è stata anche in questo caso la mia fedele Fiat 500 che, grazie all’apposito portabici, mi ha permesso di avere a disposizione l’ormai ben collaudata bicicletta a pedalata assistita con cui ho girato il Friuli nel mese di agosto.
Nella parziale inconsapevolezza dovuta all’asettica prenotazione on line, ho optato per alloggiare in una struttura ben superiore alle aspettative. Tenuta Arnulfo a Costa Di Bussia è, infatti, un’azienda vinicola fondata nel 1874 che occupa con i suoi vigneti gran parte di una collina nell’omonima località (http://www.costadibussia.com/). Ristrutturata negli anni ’90, la tenuta è ora impegnata in una produzione di vini di alta qualità (Barolo, Barbera, Chardonnay). Mi sono così ritrovato ad alloggiare fra i vigneti di un’azienda storica a breve distanza da alcuni dei borghi più iconici delle Langhe: Monforte, Barolo, Novello e La Morra. Se ciò non bastasse, sabato ho anche potuto fare una visita guidata nei vigneti e nella cantina dell’azienda con degustazione finale. Ovviamente non mi sono fatto sfuggire la possibilità di acquistare qualche bottiglia di vino da portare a casa.
Come facile intuire, ho trascorso giovedì e venerdì in sella alla bicicletta. Ho percorso poco meno di 80 chilometri serpeggiando su e giù da colline ricche di boschi e vigneti passando attraverso piccoli gruppi di case, costeggiando grandi tenute ed inoltrandomi nei borghi più suggestivi. Escludendo la mattina di giovedì dal cielo nuvoloso, le giornate sono state di assoluto bel tempo e temperature quasi primaverili. Solo una leggera foschia all’orizzonte impediva di scorgere nettamente l’arco alpino imbiancato dalla neve ma ciò non mi ha impedito di godere di splendidi tramonti.
Dogliani
Monforte D’Alba
Barolo
La Morra
Novello
Il vino e la cucina
Le Langhe sono un territorio estremamente suggestivo ed affascinante. La bici è certamente un mezzo ideale per scoprire ed apprezzare al meglio l’ambiente naturale ed urbano. È necessario tenere però ben presente alcuni aspetti: le strade principali sono congestionate da un traffico intenso che comprende camion ed autoarticolati, per evitarle è possibile muoversi usando strade secondarie che però hanno pendenze più intense. Non raramente tali strade diventano percorsi sterrati e, a volte, terminano nel nulla imponendo di spingere la bici a mano lungo i pendii dei vigneti. E’, quindi, necessario dotarsi di un buon spirito d’iniziativa ed adattamento o pianificare con cura il percorso da fare (senza affidandosi solo a Google Map in quanto non esente da errori). Infine, in tale contesto, è per me essenziale la bici a pedalata assistita sempre che non siate degli atleti e vogliate godervi una passeggiata cicloturistica senza imporvi fatiche olimpioniche.