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Quando i nostalgici come me rivanno con la memoria ai lontani tempi della cosiddetta “invasione” di cartoni animati giapponesi in Italia, il pensiero corre inevitabilmente a “Goldrake” ed a tutti i robottoni di Go Nagai. In realtà il fenomeno fu molto più esteso coinvolgendo anche serie di tutt’altro genere e portata. Nel 1981 la penisola fu scossa dalla prima trasmissione di “Lamù, la ragazza dello spazio”, serie che divenne subito di grande popolarità grazie alla storia originale, la comicità demenziale e le beltà della protagonista in bikini tigrato. Il cartone conquistò schiere di fan facendo entrare nella cultura popolare non solo Lamù ma anche il suo amato: il leggendario Ataru Moroboshi, eroico campione di sfiga interstellare capace di rialzarsi da qualunque disgrazia il destino avesse in serbo per lui.

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Lamù, la ragazza dello spazio” è la versione italiana del cartone animato tratto dal manga Urusei Yatsura” di Rumiko Takahashi, autrice di opere culto come “Maison Ikkoku”, “Ranma ½” e “Inuyasha”. La pubblicazione del manga iniziò in Giappone nel 1978 perciò quest’anno cade il quarantesimo anniversario dell’opera. Nonostante il mercato nipponico legato all’entertainment animato sia colossale e bulimico, sempre affamato di novità e pronto a gettare nel dimenticatoio prodotti solo poco tempo prima di successo, gli appassionati di vecchie serie sono numerosi anche laggiù. Non mancano, quindi, iniziative commerciali votate a sfruttare il ricordo di glorie come “Urusei Yatsura”; opere che, benché datate, sono immortali in quanto create per piacere ed interessare il pubblico e non solo per vendere gadget. Benché il meccanismo resti inevitabilmente quello dello sfruttamento commerciale più becero, sono questi anniversari a dare il privilegio ai vecchi appassionati come me di godere di qualche novità legata a vecchie serie normalmente dimenticate dal mercato.

In questo contesto, non mi sono fatto sfuggire due prodotti proprio correlati al quarantesimo anniversario di “Urusei Yatsura”. Il primo è un bel portachiavi che riproduce un’irresistibile Lamù in divisa scolastica. La ragazza è rappresentata mentre si protegge dalla pioggia grazie ad un ombrello. Ho subito adorato quest’immagine disegnata con lo stile semplice ma accattivante di Rumiko Takahashi perché mi richiama alla memoria la primavera.

Insieme al portachiavi, ho comprato anche una bellissima borsa in tela con impressa una delicata immagine di Lamù in un giardino di fiori. L’illustrazione è affascinante e, grazie al fatto di non essere a colori ma semplicemente sovrimpressa, si amalgama perfettamente alle tinte naturali della borsa. In buona compagnia insieme alla sportina “Mamma Aiuto” comprata al Museo d’Arte Ghibli, anche questa borsa sarà di prezioso aiuto durante la spesa e lo shopping in generale.

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