Il mio terzo viaggio in Giappone, svoltosi a cavallo di gennaio e febbraio 2017, ha portato con sé alcune sorprese fra cui la visita al Museo d’Arte Ghibli, struttura interamente dedicata ai lavori dell’omonimo studio d’animazione capitanato dal maestro Hayao Miyazaki. Per accedere al museo è necessario procurarsi in anticipo i biglietti. Ciò ha lo scopo di regolare gli afflussi evitando code eccessive all’ingresso e, soprattutto, la ressa all’interno del museo. Il rovescio della medaglia di tutto ciò è la difficoltà nell’acquisto dei biglietti dall’estero. È necessario rivolgersi solo a rivenditori autorizzati, la qual cosa non è semplice sia a livello di contatti che in ambito organizzativo in quanto i biglietti disponibili per la vendita all’estero sono limitati e, anche attivandosi in largo anticipo, non è sempre possibile ottenerli nei giorni di interesse. Avendone la possibilità, la cosa migliore è rivolgersi ad un’amicizia locale come ho potuto fare io grazie ad un’amica di penna. Qualunque sia la vostra opzione, sappiate che i biglietti sono nominativi perciò non cedibili ad altri né modificabili in giorno e data. Nel caso tutto quanto precede vi abbia demoralizzato, sappiate che l’impegno per l’ottenimento dei biglietti sarà ampiamente ripagato da quella che non è una visita museale ma un’esperienza a 360 gradi che vi arricchirà più di quanto possiate immaginare.
Il Museo d’Arte Ghibli si trova nel quartiere di Mitaka. Facilmente raggiungibile col treno, è possibile usufruire di una simpatica navetta a tema la cui fermata è giusto fuori la stazione ferroviaria.
Nel caso, invece, preferiate fare due passi. Il museo si trova a breve distanza ed una bella giornata vi darà l’occasione di passeggiare per il quartiere scoprendone qualche chicca nascosta fra cui il bel parco di Inokashira e un’area pedonale ricca di negozi e bancarelle.
Non mancano, ovviamente i ristoranti fra cui uno specializzato in Tonkatsu che ha fatto la gioia del sottoscritto.
Che dire del Museo d’Arte Ghibli? Pur non avendo molte foto da mostrare in quanto è proibito scattarne all’interno, spero che quelle sottostanti siano in qualche modo in grado di comunicare la straordinarietà del luogo. Creato prima di tutto per i bambini, il Museo d’Arte Ghibli è luogo a lungo cercato da chi, diventato adulto, non ha perso la capacità di sognare e di meravigliarsi di fronte al mondo. Il museo è, prima di tutto, la celebrazione della tecnica e dell’arte che si cela nell’animazione. E’ su tale base che si innesta la magia dei personaggi e dei mondi creati dallo Studio Ghibli. La combinazione di tutto ciò è di straordinaria fascinazione e tanto emozionate da commuovere fin nel profondo dell’anima. Percepirete come non mai il genio creativo del maestro Miyazaki e, più in generale, la magia del disegno. E’ quest’ultimo che, in ultima analisi, è il tema principale del museo stesso: una matita ed un foglio di carta su cui creare universi interi e personaggi più veri delle persone reali. Se condividete questa passione per il disegno e le sue infinite capacità, sappiate che vi scenderà una piccola lacrima quando accederete alla ricostruzione dello studio dove lavora Miyazaki e vedrete i suoi libri, i suoi strumenti di lavoro e, soprattutto, i suoi disegni.
Temo sia difficile credermi ed è innegabile che molto dipenda dalla sensibilità personale, eppure vi assicuro che il Museo d’Arte Ghibli è in grado di giustificare un intero viaggio in Giappone. Sinceramente mi auguro di riuscire a tornarci e vi consiglio vivamente di non perdere l’occasione di visitarlo.