01 Into the Sky - Haruiko Mikimoto Artwotks

Haruhiko Mikimoto è uno dei miei artisti giapponesi preferiti. L’opera che maggiormente ha contraddistinto la sua carriera è la serie animata “Macross” (Chōjikū Yōsai Makurosu) datata 1982 a cui si correla il film cinematografico del 1984 “ChōJikū Yōsai Makurosu: Ai OboeteImasu ka (in Italiano: “Fortezza Superdimensionale Macross- Ti ricordi l’Amore?”) dei quali curò il character design. Come spesso avviene, la fama raggiunta a livello mondiale dalla saga fantascientifica in oggetto ha anche condizionato l’evoluzione creativa del maestro Mikimoto. Come un grande attore diventa inscindibile dal personaggio interpretato, così l’immaginario collettivo lega Haruhiko Mikimoto alla saga di “Macross”. Tutto ciò ha portato l’artista nipponico a cimentarsi più volte con opere legate alla serie che gli diede successo. Mi par giusto ricordare il dimenticabile “Macross II” e due suoi manga “Macross 7 Trash” e, soprattutto, il da me tanto amato “Macross the First” ancora in corso di pubblicazione. Ciononostante, Haruhiko Mikimoto ha prestato il proprio lavoro a molti altri soggetti fra cui “Mobile Suit Gundam”, un’altra pietra miliare dell’animazione nipponica. Sono proprio le tavole consacrate a questa saga ed essere raccolte nel libro “Into the Sky”.

Considerato l’ambito trattato, all’interno dell’artbook in questione hanno preminenza le illustrazioni dedicate alla serie “Gundam 0080 – War in the Pocket” del quale Mikimoto realizzò il character design. Non ho mai avuto occasione di vedere quest’opera ormai data 1989 ma il lavoro del maestro è riconoscibilissimo e si esprime al massimo su Christina McKenzie, la pilota della Federazione Terrestre dalla rossa chioma.

Degne di altrettanta importanza sono le illustrazioni correlate al mangaMobile Suit Gundam: École du ciel” che, disegnato da Mikimoto stesso dal 2002, si colloca nell’anno 0085 dell’Universal Century, il calendario spaziale che compone la cronistoria raccontata nella saga di “Mobile Suit Gundam”.

Il resto del libro d’illustrazioni è dedicato alle tavole realizzate dal maestro Mikimoto per altre serie che compongono l’universo del mobile suit bianco. In generale sono lavori poco rappresentativi dato il limitato coinvolgimento dell’autore nella realizzazione delle serie stesse. Si tratta per lo più di poche illustrazioni commissionate per le ragioni più varie e per le quali il maestro Mikimoto, data la limitata conoscenza delle stesse,non ha potuto che riprodurre gli elementi più noti con un calo inevitabile di originalità ed ispirazione artistica.

Da quanto sopra esposto, penso sia evidente che il valore del libro in oggetto si esprima principalmente nelle tavole correlate alle serie in cui il maestro Mikimoto ha lavorato direttamente. È importante, infatti, ricordare che Haruiko Mikimoto non è un semplice illustratore bensì un character designer. Il suo principale compito è  creare i personaggi in modo che rispecchino nella loro fisionomia, acconciatura e modo di vestire, il profilo caratteriale predisposto dagli autori. Si tratta di un ruolo importantissimo nella creazione di un prodotto animato. Facendo un confronto con il cinema, il character designer è colui che predispone il cast con la complicazione che non si tratta di trovare gli attori giusti ma di crearli ex novo.  Se ciò non bastasse, tale figura è anche direttamente e costantemente coinvolta nella realizzazione dei fotogrammi chiave. In forza di ciò, Mikimoto è un artista certamente abituato ad essere parte integrante dello staff creativo di una serie, ad avere piena consapevolezza della storia, dell’ambientazione e dei personaggi. Non bisogna, quindi, stupirsi se esprime al meglio la sua arte nelle illustrazioni delle serie a lui più note. “Into the Sky” dimostra altresì la profonda differenza esistente fra le competenze di un character designer e di un mecha designer. Mondi diametralmente opposti ove Haruiko Mikimoto, all’epoca della realizzazione delle tavole contenute in questo artbook, non eccelleva in modo significativo.