34 Batteria 202 Portofino

Se avete avuto la pazienza di leggere l’apposito scritto da me redatto a racconto del mio ponte pasquale sul promontorio di Portofino, saprete che ho avuto occasione di fare un lungo e piacevolissimo trekking a piedi fino a San Fruttuoso e ritorno. E’ proprio sulla via del ritorno che, percorrendo il sentiero che si affaccia più direttamente sul mare, sono incappato in una sorpresa inaspettata: la Batteria Costiera 202 di Punta Chiappa. Ammetto di aver letto sulle mappe e sui cartelli del parco le indicazioni per la batteria ma non mi aspettavo affatto quello che realmente è presente in loco. Supponevo si trattasse di qualche postazione di poco conto avvolta dai rovi, in realtà si tratta di un sistema difensivo estremamente complesso ed ottimamente conservato che nulla ha da invidiare a quanto ancora oggi presente in Normandia. Sotto non pochi punti di vista può essere addirittura considerato superiore grazie al fatto che la batteria è sostanzialmente intatta non avendo, per quanto ne so, subito alcun bombardamento nemico.

La batteria fu inizialmente realizzata dal Regio Esercito a difesa del settore a levante del golfo di Genova per poi passare sotto diretta competenza tedesca dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. A seguito di ciò, l’organizzazione Todt ne gestì il potenziamento e la riorganizzazione secondo i rigidi parametri qualitativi della Wehrmacht. E’ proprio a seguito di ciò che la batteria acquisì quell’aspetto tipico delle fortificazioni costiere tedesche che è possibile ritrovare anche in Normandia. Ciò che, a mio parere, rende la visita alla Batteria 202 un’esperienza da non perdere, è il fatto che l’intero complesso è praticamente intatto. Grazie al sapiente ed attento lavoro di ripristino recentemente portato a termine dopo decenni di incuria e saccheggi, è possibile vedere ed accedere a gran parte dell’impianto nelle sue componenti esterne. Si passa, quindi, dai tre colossali bunker che alloggiavano i cannoni da 152 mm (fonte Wikipedia), alle casematte a protezione dei telemetri fino agli alloggiamenti ed all’infermeria. Pur considerato che solo prenotando una visita guidata è possibile accedere ai camminamenti sotterranei, resta evidente che una visita alla Batteria 202 è una esperienza da non perdere per tutti gli appassionati e gli interessati alla storia dell’ultimo conflitto mondiale.

Qui di seguito mostro le foto delle principali postazioni da me visitate. Si tratta certamente di quelle più imponenti e cuore della batteria stessa ma, in realtà, il sistema difensivo è estremamente complesso e si ramifica in un’infinità di posizioni fortificate che si estendono su tutto il settore costiero coinvolto. Molto interessanti sono i pannelli apposti sulle pareti del centro visite realizzato negli spazi prima occupati dal posto di guardia della batteria. Su essi sono riportate informazioni essenziali per meglio capire la storia del sistema difensivo visitabile prima di accedere allo stesso. Nella bella stagione vi è anche collocato un chiosco dove è possibile rifocillarsi prima o dopo aver affrontato i ripidi sentieri che portano alle varie casematte.

BUNKER DIREZIONE DI TIRO CON POSTAZIONI FLAK LEGGERE

BATTERIA N. 1

BATTERIA N.2

BATTERIA N.3

COMANDO E STRUTTURE LOGISTICHE

Se è direttamente sul posto che si percepiscono le dimensioni delle fortificazioni in questione, è dal mare che è possibile averne la vista di maggior impatto e comprenderne l’estensione. Certamente il promontorio di Portofino merita una gita in battello per molti e ben più suggestivi motivi che non sia la visione della Batteria 202 ma, se quest’ultima rientra fra i vostri interessi, raccomando vivamente di non accontentarvi di visitarla a piedi poiché è dal mare che si coglie pienamente la portata dell’opera.