Nel corso della mia vacanza a Tokyo di ormai un anno fa, mi recai più di una volta nei due Cospatio del quartiere di Akihabara. I Cospatio sono negozi interamente dedicati ai prodotti Cospa, una nota società giapponese dedita alla commercializzazione di gadget (abbigliamento incluso) tratti dalle serie animate di maggior successo. In uno di essi vidi un articolo di cui mi innamorai subito: un berretto dedicato al Principato di Zeon, il gruppo di colonie spaziali che, dichiarata la propria indipendenza dal Federazione Terrestre, determinerà lo scoppio della Guerra di Un Anno raccontata nella prima serie di “Mobile Suit Gundam”.
Non mi decisi prontamente all’acquisto che, per una serie di sfortunate coincidenze, non riuscii a concretizzare in quel di Tokyo. Per dovere di cronaca, prima della mia partenza per l’Italia, il berretto in questione andò esaurito in uno dei negozi mentre l’altro fu chiuso per rinnovo locali. Ci restai decisamente male perché il cappello in questione mi era piaciuto assai grazie ad una elaborata serie di ricami che celebrano il Principato dall’Universal Century 0069, anno di costituzione, alla sua dissoluzione nell’anno 0079. Senza perdermi d’animo, ordinai il berretto tramite Hobbly Link Japan (www.hlj.com) benché nutrissi poche speranze essendo esaurito da tempo. Nonostante questo pessimismo di fondo e nonostante l’attesa di circa otto mesi, HLJ riuscì a procurarmi il cappello che giunse nelle mie mani circa due mesi fa. Le impressioni iniziali furono prontamente confermate, il berretto in questione è davvero di ottima fattura, comodo e pronto per essere indossato in ad ogni buona occasione.
Ormai questo berretto zionista mi accompagna ad ogni spedizione ciclistica e sono sicuro sarà un mio fedele compagno per lungo tempo così come il patch della “U.N.Spacy” che ho applicato sul giaccone invernale che uso per muovermi in bicicletta.
Ancora meglio si accompagnerà con la borsa a cui ho attaccato il patch con lo stemma del Principato di Zeon, anch’esso comprato in un Cospatio a Tokyo.
Sono convinto che il cappello in oggetto sarà sempre più bello usurandosi per l’utilizzo. Del resto si tratta di un articolo che, a discapito dei collezionisti duri e puri, è nato per essere indossato ed è proprio quello che intendo fare.