01 Panzerwrecks 18

Al concorso Red Devils” di Thiene di cui parlerò in separato articolo, ho avuto occasione di acquistare il diciottesimo ed ultimo volume della collana “Panzerwrecks” di cui ho già parlato più volte. L’uscita in oggetto non è recente ma ho preferito acquistarla alla prima occasione buona piuttosto che ordinarla dall’editore.

Il volume in questione mi ha molto sorpreso in quanto la collana sembra essere ritornata alle origini riuscendo a raccogliere una collezione molto interessante di foto nonostante si sfiorino ormai le venti uscite. Ovviamente il valore di molte foto dipende dall’interesse del singolo per il veicolo mostrato ma, in linea generale, si tratti di scatti originali che apprezzeranno sicuramente tutti coloro che subiscono il fascino dei veicoli tedeschi impiegati nell’ultimo anno di guerra. Non mancano molti carri riesumati da parchi veicoli in disuso e reimpiegati negli ultimi giorni del conflitto nel disperato tentativo di contenere l’avanza alleata . Sono altresì mostrate molte foto ritraenti gli ultimi prodotti dell’industri bellica tedesca e, benché non siano i modelli più famosi di Panzer ad avere ruolo di protagonisti in questo volume, non mancano veicoli di grande attrattiva fra cui, almeno per me, lo Sdkfz.7 con pianale in legno per il risparmio di materiali strategici. A tale versione tardiva del noto semicingolato sono dedicate una decina abbondante di pagine con foto molto interessanti e capaci di mostrare (e far comprendere) le caratteristiche che distinguevano le varie sottoversioni realizzate. Non voglio, inoltre, dimenticare le belle pagine consacrate ad alcuni Jagdpanther dotati delle corazze addizionali sul cofano motore. Ottime per chi volesse saperne di più e comprendere meglio il loro funzionamento ed aspetto in vista di una realizzazione in scala. Non mancano, poi, molte immagini mostranti Stug. III  e Jagdpanzer vari e, in tutti i casi, le didascalie alle foto sono sempre precise e ben circostanziate benché brevi e concise.

Un’ultima nota a proposito dello Jagdpanzer IV/L48 in copertina. Esso rappresenta una geniale mossa di marketing poiché non si tratta di un veicolo dotato di un freno di bocca speciale (ipotesi affascinante ed in grado di attrarre molta attenzione ed interesse) bensì, come spiegato all’interno del volume, di un freno standard troncato di netto nel centro.

Concludo consigliando il volume a tutti gli interessati all’argomento e mi permetto di far presente un errore a pagina 76. La foto in essa pubblicata non mostra un Panzer IV Ausf.G, bensì un Ausf. F2 come si evince dal freno di bocca a goccia.