Approfittando di una riedizione autunnale di alcuni kit Hasegawa dedicati al mondo di Macross, ho acquistato tramite Hobby Link Japan (www.hlj.com) il set dedicato agli armamenti supplementari per i caccia VF-1. In realtà sono già in possesso di altre due confezioni identiche e, perciò, questo è il terzo “VF-1 Valkirie Weapon Set” che si aggiunge alla mia collezione di scatole di montaggio in attesa di essere assemblate in una mia quinta reincarnazione. Si tratta, ovviamente, di un acquisto ben lungi dalla necessità. Del resto, uno dei maggiori piaceri insiti nel modellismo consiste nel fare viaggi pindarici aventi ad oggetto i modelli ancora da assemblare e le infinite possibilità e varianti degli stessi. La fervente fantasia porta a credere di aver bisogno di grande abbondanza di set come quello in oggetto che, obiettivamente, è essenziale se si vuole dare al proprio modello di VF-1 (soprattutto se operativo nello spazio) quel fascino che possiede nella serie televisiva e, soprattutto, nel film cinematografico del 1983. Immaginando, quindi, di averne un giorno bisogno, ho acquistato un ulteriore “VF-1 Valkirie Weapon Set” approfittando di una riedizione che mi ha permesso di evitare acquisti folli su Ebay. Va, infatti, detto che questa scatola di montaggio è molto richiesta perciò soggetta a vendite a prezzi esorbitanti al di fuori dei canali ufficiali.
Il “VF-1 Valkirie Weapon Set” contiene, come si evince da titolo, due stampate riproducenti i missili equipaggianti i VF-1 nei combattimenti contro le forze Zentradi. Ad essi si aggiungono le miniature dei piloti assai utili se si vuole proporre il proprio caccia in azione. In definitiva si tratta di una astuta mossa commerciale di Hasegawa in quanto il set in oggetto è essenziale se si vuole realizzare un modello “completo” di un caccia della prima serie di Macross.
E’ inevitabile il parallelismo con la quasi equivalente scatola della Bandai che avevo recensito qui.
Rispetto a quanto avevo avuto modo di dire osservando le sole stampate Bandai e sulla base dell’esperienza che sto attualmente maturando montando le parti di un modello Hasegawa di VF-1 a cui aggiungerò componenti Bandai, va detto che quest’ultima è ben lontana dall’accuratezza di dettaglio offerta dall’Hasegawa. La volontà della Bandai di realizzare modelli snodati e componibili in vario modo, ha chiaramente influito sul dettaglio e la finezza dei pezzi creando un gap rilevante fra le proposte delle due società giapponesi.
Se questo è particolarmente evidente sulla complessa componentistica aggiuntiva delle versioni “Super” e “Strike” del VF-1, è ovviamente meno percepibile su pezzi più semplici come la missilistica. Ciò non toglie che, appena si esaminano parti come i supporti alari per i razzi, la differenza di finezza e dettaglio è subito palese. A conferma di ciò basti pensare che il modello Bandai prevede la possibilità di staccare i missili dalle ali del caccia. Per poter fare ciò, è presente una clip di aggancio la cui rimozione si impone sia a causa delle dimensioni della stessa sia per garantire il realismo del modello finale.