Non posso negare che, a cominciare dal 2015, anno del mio primo viaggio in Giappone, le mie vacanze siano state fortemente condizionate dalla priorità data alla Terra del Sol Levante ove tornai anche nel 2016, 2017 e 2019. Potendo, però, ogni anno contare su due settimane di chiusura aziendale, ho sempre cercato di approfittare come meglio possibile di tali giorni di libertà. Ho, così, iniziato nel 2018 a concedermi alcuni viaggi in solitaria finalizzati ad esplorare in bici luoghi a me sconosciuti. Ho preso l’abitudine di chiamare queste iniziative “zingarate” poiché la partenza è fissata con un’idea di massima della meta e senza prenotare in anticipo gli alloggi. E’ con questa filosofia vacanziera che ho girato per il Friuli nel 2018 e, come raccontato anche su questo blog, ho visitato il Lago di Garda, l’Alto Adige e la Baviera nel 2019. Quest’anno, sempre in compagnia di bici e fedele Fiat 500, sono partito per le Marche, regione in cui non ero mai stato, con una breve ed inaspettata sortita in Abruzzo. Mi piace chiamare anche quest’esperienza “zingarata” benché debba confessare che, in tale occasione, avevo prenotato preventivamente tutti gli alberghi. In epoca COVID-19, infatti, era troppo alto il rischio di non trovare alloggi disponibili dato l’incremento del turismo interno. Poiché il cuore pulsante di questa vacanza agostina sono stati i giorni trascorsi sulle due ruote, dedicherò ad essi articoli appositi unicamente focalizzati sui luoghi attraversati in bici. Voglio, invece, in questa sede offrire un breve excursus sulle principali città ed attrazioni che ho visitato durante il mio viaggio. Spero così di offrire un’interessante panoramica delle bellezze marchigiane.
URBINO
Dal venerdì 7 a mercoledì 12 agosto ho alloggiato ad Urbino in un albergo appena dentro le mura del centro storico. Città bellissima, con scorci mozzafiato tanto fra le vie interne della città quanto nei panorami che si aprono tutt’attorno al centro abitato. Urbino, infatti, è stata edificata a 450 metri d’altezza, in posizione dominante rispetto alle alture vicine, così da offrire una vista privilegiata sulle terre circostanti ed essere facilmente visibile dagli abitanti delle stesse. Il mattone con i suoi mille toni diversi è l’elemento predominante dell’urbanistica di Urbino. Ciò permette al marmo di alcuni edifici di spiccare come non avviene in altre città dove la pietra di sostituisce al mattone. L’effetto è suggestivo, soprattutto nelle belle giornate di sole.
Durante la mia permanenza in città, non ho mancato di visitare Palazzo Ducale, perla indiscussa di Urbino.
Unica pecca della città è il suo posizionamento su vari livelli che impone di affrontare ripide salite per arrivare tanto nei luoghi più noti del centro quanto alla Fortezza Albornoz, posizionata nel punto più alto della città. Sforzo fisico poco gradevole dopo una giornata in bici ma che ripaga l’occhio e la mente.
Una nota di merito la dedico al ristorante “Il Girarrosto”, ove ho cenato più di una volta volendo approfittare non solo del cucina offerta ma anche dei piacevolissimi tavoli esterni che consentono di godere appieno delle belle serate marchigiane.
URBANIA
A poco più di 15 chilometri da Urbino, sorge Urbania, un vero gioiello medioevale che meriterebbe tanta rinomanza quanto la città vicina. Edificata lungo il Metauro, in un tratto in cui il fiume ha scavato una profonda gola, Urbania è una meta da non perdere per le numerose eccellenze architettoniche, culturali (es. la Chiesa dei Morti ove sono conservate alcune mummie createsi per processi naturali) e culinarie.
Segnalo con particolare entusiasmo il ristorante “La Loggia” dove ho cenato molto bene dopo l’esplorazione notturna del paese.
CAGLI
Altra splendida cittadina visitata nel corso di un giro in auto nei dintorni di Urbino, Cagli sorprende non solo per la bellezza del centro storico ma anche per la ricchezza e complessità degli interni delle chiese che costellano le vie entro la cinta muraria. Il fascino di tali edifici è ulteriormente enfatizzato dal contrasto fra la semplicità dell’esterno e la sontuosità degli interni che suscita nel visitatore una piacevole ed inaspettata sorpresa.
CONERO e SIROLO
Da mercoledì 12 agosto a sabato 15 agosto ho visitato il Conero. Appena arrivato, mi si è offerto uno splendido tramonto da me ammirato dall’alto della costa.
Come inevitabile, l’intera zona era presa d’assalto da una folla di turisti inimmaginabile nell’entroterra marchigiano. Io ho alloggiato presso l’agriturismo “La Sorgente” che, dimostrando una grande attenzione per i clienti, aveva provveduto a mettere a disposizione dei propri ospiti alcuni ombrelloni presso i bagni “Da Silvio”. Dopo aver, quindi, passato il 13 agosto in bici, ho trascorso tutta la giornata del 14 in spiaggia per un meritato riposo e relax. Quanto offertomi dall’agriturismo è stato provvidenziale poiché non mi sarei in alcun modo impegnato per trovare la disponibilità di un posto in spiaggia. Non sono, infatti, così ossessionato dalla vita di mare da sbattermi quanto sarebbe stato necessario per trovare un ombrellone libero in periodo di COVID.
Passare la giornata ai citati bagni mi ha permesso di cenare al ristorante “Da Silvio”. Vera e propria istituzione riconosciuta in tutto il Conero, “Da Silvio” è un rinomato ristorante di pesce giusto sopra gli omonimi bagni. Vi ho cenato benissimo con piatti il cui gusto era superato dalla sola bellezza del panorama godibile dai tavoli. Peccato non essere stato in dolce compagnia perché “Da Silvio” si presta benissimo per una cenetta romantica.
Sirolo è certamente il paese più noto e caratteristico dell’area. Sorgendo in cima ad un piccolo promontorio, offre una vista eccezionale sul mare e sul Monte Conero che sorge poco distante. La mia visita è svolta di sera, in concomitanza con una festa locale che ha certamente dato una nota di colore all’esperienza.
RECANATI
Nel corso della giornata di Ferragosto, spostandomi in direzione di Fabriano, mi sono fermato a Recanati per visitare il paese natale di Giacomo Leopardi. E’ stata una piacevolissima sorpresa scoprire una bella e vivace cittadina ove innumerevoli sono gli omaggi al suo illustre cittadino. Non ho perso occasione di visitare la casa-museo di Leopardi che mi ha affascinato per l’attenzione con cui gli eredi hanno conservato tali preziosi luoghi. Consiglio vivamente di non mancare tale meta poiché, ancora oggi, vi si percepisce l’energia e la vitalità di un letterato che era uomo ben diverso da come viene normalmente descritto nei testi scolastici.
FABRIANO
Dal 15 al 17 agosto ho pernottato a Fabriano, città ben nota anche per l’omonima realtà industriale che ha sede in zona. Fabriano non mi ha particolarmente colpito dopo tante bellezze contemplate nei giorni precedenti. Va anche detto che l’ho visitata per lo più di sera, è perciò probabile che non abbia prestato alla città la necessaria attenzione.
GROTTE DI FRASASSI
Meta imperdibile per chiunque passi per la regione Marche, le Grotte di Frasassi sono uno spettacolo naturale che non ha bisogno di commenti. Sorprendenti in ogni aspetto, le grotte sono state rese visitabili grazie ad un sapiente lavoro che ha creato un percorso di un chilometro e mezzo di suggestioni e meraviglia. Ottima anche la struttura organizzativa creata per la gestione della grande massa di turisti che visita il sito ogni anno.
RIETI
Fra il 17 agosto ed il 20 agosto ho alloggiato in un albergo nei pressi di Rieti. Tale pernottamento è stato imposto dall’assoluta mancanza di posti letto disponibili nella zona di L’Aquila, destinazione della mia sortita in Abruzzo. Città fortificata di inaspettato fascino, ho visitato Rieti una sola volta di notte ma tanto mi è bastato per conservarne un ottimo ricordo.
Celebro con onesto entusiasmo il ristorante “Pane, vino e arrosticino” dove ho vissuto l’esperienza culinaria migliore di tutta la vacanza! Agnello allo scottadito ed arrosticini che meritano da soli un viaggio fino a Rieti tanto per la qualità della carne quanto per salatura e cottura. Per quanto vale, ringrazio anche in questa sede i titolari di squisita cortesia.
Chiudo questo lungo articolo con due parole di elogio per la mia Fiat 500 che mi è stata fedele compagna anche in questo viaggio e che mi permette di godere sempre al meglio delle mie vacanze!