Grazie agli articoli scritti per questo mio blog, credo sia ormai evidente quanto il Militracks sia un evento imperdibile per gli appassionati di mezzi militari tedeschi. È impossibile, infatti, non restare impressionati dal numero e dalla qualità dei veicoli che, in tale occasione, si radunano negli spazi esterni dell’Overloon War Museum. Se ciò non bastasse, negli ultimi due anni il Militracks è cresciuto esponenzialmente sia da un punto di vista di pubblico che di mezzi militari partecipanti. Se, infatti, il Militracks 2018 è stato semplicemente straordinario grazie alla presenza dello spettacolare Panzerkampfwagen VI Ausf.B “Tiger II” del Musée Des Blindés De Saumur; non da meno lo è stato il Militracks 2019 grazie al Panzerkampfwagen V Ausf. A “Panther” appartenente anch’esso alla collezione del medesimo museo. Con tanta e tale abbondanza è assai facile perdersi alcune chicche che, benché poco conosciute, non sono da meno rispetto ad altre più eclatanti presenze. È questo il caso del piccolo Scheuch-Schlepper palesatosi al Militracks di quest’anno.
La Luftwaffe fu la prima aviazione militare del mondo ad impiegare in combattimento caccia a reazione. Fra essi, molto noto è il Me-262 con due turbine a getto Jumo-004. Altrettanto famoso è il Me-163 “Komet” che, propulso da un motore a razzo Walter HWK 109-509 da 2.000 Kg/spinta, è probabilmente il primo velivolo al mondo ad aver superato la barriera del suono.
Il Me-163 “Komet” aveva numerosi aspetti tecnici che lo rendevano unico e ben all’avanguardia sui suoi tempi ma erano, al contempo, stravaganze che compromettevano sensibilmente le potenzialità militari del velivolo. Questo caccia a razzo, infatti, aveva un’autonomia molto limitata, i due componenti chimici chiamati C-Stoff e T-Stoff (il cui miscuglio nella camera di combustione generava la reazione propulsiva) erano altamente instabili con constante rischio di esplosione dell’aereo, infine, la velocità raggiunta dall’aereo era tale da rendere assai difficile colpire i bersagli inquadrati per pochi, brevi istanti. Se tutto ciò non bastasse, il Me-163 “Komet” era anche privo di carrelli retrattili. Il caccia doveva, quindi, decollare grazie ad un supporto a due ruote sganciabile ed atterrare su un pattino ventrale che veniva abbassato poco prima di impattare con il suolo. Ciò comportava la necessità di trovare un sistema per spostare l’aereo, soprattutto nelle delicate fasi in cui quest’ultimo era privo del carrello eiettabile (caso che si ripeteva ogni volta che il caccia atterrava planando come un aliante nei prati attorno all’aeroporto in cui era dislocato). La soluzione fu trovata nell’altrettanto unico ed originale Scheuch-Schlepper.
Sviluppato prendendo come base un piccolo trattore agricolo, lo Scheuch-Schlepper era dotato di tre ruote, due motrici/direzionali ed una terza posteriore che poteva essere separata dal resto del veicolo. Quando il Scheuch-Schlepper doveva trainare il Me-163 “Komet” sulla pista di decollo, veniva usata una specifica barra che, fissata alla terza ruota, si agganciava al carrello eiettabile posizionato sotto il velivolo; al contrario, quando il piccolo Scheuch-Schlepper doveva recuperare il caccia privo di carrello, la terza ruota veniva sostituita con una complessa piattaforma che permetteva di ricoverare in sicurezza il velivolo.
Confesso che le mie conoscenze sullo Scheuch-Schlepper si limitano a quanto sopra riportato. Non sono, quindi, in grado di valutare la qualità del restauro dell’esemplare presente al Militracks 2019 né di stimare quanto lo stesso sia composto da parti originali o ricostruite. Ciononostante, a mio personale giudizio, lo Scheuch-Schlepper in oggetto è il risultato di un ottimo restauro e non esiterei, come modellista, a basarmi sull’aspetto e le caratteristiche dello stesso per migliorare i pochi e rarissimi kit dedicati a questo specializzatissimo trattore. Proprio nella speranza che possano essere utili agli appassionati o a chi volesse cimentarsi nella riproduzione in scala di uno Scheuch-Schlepper, propongo di seguito le migliori foto da me scattate all’esemplare presente al Militracks 2019.