Militracks è un evento che considero irrinunciabile per ogni appassionato di mezzi militari tedeschi della Seconda Guerra Mondiale. Tale mia convinzione trova espressione e conferma negli articoli da me scritti ad omaggio dell’edizione 2018 nonché di quelli che dedicherò al Militracks 2019 a cui ho partecipato poco tempo fa. L’essere stato presente a due edizioni consecutive (nonché, a quella dell’ormai lontano 2013) ha nutrito in modo esponenziale il mio apprezzamento per tale evento che si tiene ogni anno negli spazi dell’Overloon War Museum. Non sorprenderà, quindi, sapere con quanto entusiasmo ho approfittato di un guizzo commerciale dell’organizzazione che, quest’anno, ha finalmente offerto al pubblico un poco di merchandising legato al Militracks. Premesso che agli Olandesi, così come a molti popoli del Nord Europa, mancano le più elementari basi del senso d’affari per approfittare al meglio del traino offerto da eventi di successo, i gadget disponibili su un paio di bancarelle ad hoc erano ben poca cosa ma una bella maglietta ha subito attratto la mia attenzione soprattutto valutandola come un ottimo modo per conservare un ricordo del Militracks da sfoggiare in ogni occasione consona.
Erano due le tipologie di magliette disponibili ma ho preferito il design di quella in oggetto perché enfatizzante il logo Militracks e, soprattutto, in quanto dotata della suggestiva siluette di un Panzerkampfwagen V “Panther” che, pur volendo fare riferimento al Panzerkampfwagen V Ausf. G conservato negli spazi interni dell’Overloon War Museum, richiama inevitabilmente il Panzerkampfwagen V Ausf. A del Musée DesBlindés De Saumur eccezionalmente presente proprio nel Militracks di quest’anno. È ovvio che avrei preferito fosse stampigliato sulla maglietta anche l’anno corrente proprio allo scopo di legare strettamente il disegno complessivo con il Militracks 2019 ma non si può avere tutto dalla vita.
Non sono qui a raccontare che la maglietta in questione sia una miracolosa unione di qualità dei materiali e di creatività stilistica ma ha una sua dignità ed originalità che mi divertirò a sfoggiare indipendentemente che il pubblico sia all’altezza o meno di apprezzarla.