089 Yuki Mori Pilot Suit

Eccomi finalmente ad aggiornare lo stato dei lavori su un modello che mi sta (purtroppo) assorbendo troppo tempo. Pur essendo partito con il proposito di limitare l’impegno artistico ai minimi termini sia per finire questa figure rapidamente sia per evitare di complicarmi la vita più del necessario, il risultato è stato diametralmente opposto. È inutile illudermi, qualunque cosa faccia finisco per realizzarla come meglio posso e, quindi, è necessario tempo, indipendentemente che il risultato sia poi all’altezza o meno delle aspettative. Tutto ciò mi impedisce di lavorare senza ansie da prestazione ma mi offre anche l’elettrizzante sfida di superare me stesso.

Proprio questo duello con me stesso ha avuto luogo nel dipingere il volto e la scollatura di questa mia “Yuki Mori. Inutile dire che la realizzazione della pelle e dei dettagli del volto sono estremamente importanti di una figure in quanto sono le parti che più attraggono l’attenzione dell’osservatore ed il giudizio dello stesso. Se la pelle e gli occhi non risultano naturali ed accattivanti, ne viene irrimediabilmente compromesso il giudizio sull’intera miniatura anche se il resto della figura è realizzato con grande maestria. Ciò premesso, la sfida è consistita non solo nel superare la qualità del volto di “Kiriko Hattori”, la mia precedente Jap Figure ormai datata 2014, ma anche nel cercare un maggior realismo pur restando entro i paletti di una categoria di soggetti la cui scultura si limita a riprodurre il disegno dei personaggi di anime e manga. In tale impresa mi sono fatto ispirare da alcuni, ottimi lavori ammirabili su Internet.

Non intendo in questa sere tornare a raccontare ogni singolo step base di per la colorazione di una Jap Figure in quanto, un ottimo passo-passo, è già disponibile proprio leggendo gli articoli da me scritti nel corso della realizzazione di “Kiriko Hattori”. Nel caso specifico mi limiterò a dire di aver cambiato modalità di approccio nella colorazione della pelle. Se in precedenza partivo dal colore più scuro per passare a quello più chiaro tramite una tinta intermedia, nel caso in oggetto ho lavorato con leggeri veli di colore steso ad aerografo partendo dal più chiaro su cui ho spruzzato l’incarnato più scuro e quello rossiccio sulle sole aree in cui ciò era necessario. Ottenuta una pelle dai forti contrasti cromatici, ho equilibrato il tutto con leggeri strati successivi di incarnato intermedio insistendo dove maggiormente necessario. Così facendo penso di aver conseguito un effetto molto naturale perché le sfumature sembrano emergere da sotto e non apposte sopra il colore sottostante.

In aggiunta a ciò, ho simulato con dei pastelli alcune imperfezioni della pelle all’altezza delle guance ed all’incrocio dei seni. Premesso che avrei dovuto insistere un po’ di più superando la paura dettata dall’uso di una tecnica nuova, il risultato mi piace moltissimo dando un tocco inaspettato e molto convincente.

Fatto tutto questo ho dipinto a pennello i dettagli del volto dalle labbra alle sopracciglia. Inutile negare che gli occhi necessitano di una particolare attenzione per garantirne naturalezza e simmetria delle forme.

Solo ed esclusivamente a pennello ho dipinto i capelli e la spilla che li trattiene. Il più delle volte i capelli sono oggetto di una colorazione approssimativa o comunque molto rapida. E’, a mio parere, un grave errore perché i capelli incorniciano il viso e sono un elemento caratterizzante il personaggio. Date tali premesse, cerco sempre di dipingere i capelli con la massima cura benché si tratti di un lavoro lungo e ripetitivo. La mia “Yuki Mori non ha fatto eccezione e, con quattro diversi colori passanti dal marrone al giallo chiaro, ho colorato i capelli ricercando la maggior variazione cromatica possibile.

Spruzzato del coprente opaco, il risultato finale è il sottostante e rappresenta la conclusione di tutti i lavori concernenti la testa del personaggio.

Qui di seguito un rapido confronto con la figure in PVC acquistabile sul mercato.