01 Soviet Villagers

Miniart è una società giunta nel mercato del modellismo statico da relativamente poco tempo. Personalmente non sono in grado di giudicare la qualità dei kit di veicoli in quanto non ne ho mai comprato uno ma ho subito apprezzato l’originalità di molti suoi set di figurini in scala 1/35. In un settore totalmente abbandonato da Dragon e raramente oggetto di novità da parte di Tamiya (purtroppo ancora fossilizzata a posture dal gusto vintage), un modellista come me è spesso costretto a rivolgersi ai produttori di costosi figurini in resina come Alpine Miniatures per trovare un poco di originalità. A metà strada fra questi estremi si colloca Miniart che, con straordinaria saggezza, non teme di proporre sul mercato figurini spesso molto originali sia per soggetti rappresentati che per posture. Ottimo esempio che conferma tutto ciò è questo set dedicato ad un gruppo di contadini russi. Spesso dimenticati a vantaggio di soggetti militari più affascinanti, i civili sono purtroppo stati i più colpiti dalle innumerevoli tragedie che ha portato con sé la Seconda Guerra Mondiale e non fa eccezione la popolazione russa delle zone rurali. Questo kit ha, quindi, il vantaggio di arricchire qualunque diorama ambientato in Unione Sovietica con personaggi originali, inaspettati e storicamente accurati. Ulteriore pregio da rilevare è certamente l’inclusione di donne e bambini che sapranno accrescere il coinvolgimento emotivo della scenetta rappresentata.

Purtroppo, non è tutto oro quel che luccica. Ogni qualvolta ci si avvicina ad un kit Miniart è necessario sapere che i figurini proposti sono gravati da un peccato originale: la qualità della plastica. La società ucraina, infatti, tende ad un contenimento costi che sembra imporre l’utilizzo di una tipologia di plastica più morbida rispetto a quella usata da altri concorrenti. Ciò rende più difficile lavorarla. Anche eliminare le semplici bave di stampa diventa un’attività più lunga e laboriosa di quanto sia normalmente. Inoltre, se nel complesso la scultura è più che consona agli standard attuali, i visi sono ben lungi dalla perfezione con l’aggravante di essere impossibile la loro sostituzione con teste in resina in quanto i produttori di queste ultime non propongono soggetti civili come quelli qui rappresentati.

È doveroso da parte mia far presente che non si tratta di difetti in grado di compromettere seriamente la resa finale dei figurini ma, nella loro realizzazione, è essenziale essere consapevoli di dover allocare più tempo ed attenzioni di quanto sia necessario fare con prodotti di altre marche.