ITALIAN LANGUAGE
Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’industria bellica tedesca produsse una grande varietà di veicoli. Ben lungi da una standardizzazione assennata della produzione, questa varietà di modelli creò tali difficoltà logistiche e di approvvigionamento da contribuire alla disfatta finale del III Reich. Ciononostante spetta al Panzerkampfwagen IV tedesco il primato del carro armato più longevo. Esso, infatti, attraversò i campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale dal primo all’ultimo giorno del conflitto. Un record a cui si avvicinò solo un suo compagno d’arme, lo Sturmgeschütz III che iniziò la sua lunga carriera militare con l’invasione della Francia nel 1940.
Il Panzer IV fu inizialmente concepito per il supporto diretto alla fanteria. Adempiva egregiamente a tale ruolo grazie al KwK 37 da7.5 cm L24, un cannone a bassa velocità iniziale che sparava proiettili con una potente carica esplosiva. Tale cannone equipaggiò il Panzer IV dal modello Ausf. A al modello Ausf. F1. Con l’invasione della Russia nel 1941, la Wehrmacht si ritrovò a fronteggiare masse sempre più numerose di carri armati sovietici e ciò impose una corsa all’incremento delle potenzialità anticarro dei veicoli tedeschi in servizio. Grazie alle sue maggiori dimensioni e ad un anello di torretta più ampio, il Panzer IV poté essere oggetto di un’evoluzione nettamente superiore a quella possibile per il più piccolo Panzer III. A cominciare dal 1942, il Panzer IV montò prima il KwK 40 da 7.5 cm L43 per la versione Ausf. F2 poi passò al un più potente L48 dal modello Ausf. G fino all’ultimo Ausf. J.
Questa trasformazione del Panzer IV in carro da combattimento con vocazione anticarro non deve far dimenticare che si trattò di un’evoluzione dettata dall’urgenza, condizione che impose ad un carro di concezione prebellica di svilupparsi ben oltre le sue ragionevoli possibilità tecniche e di restare in servizio benché divenuto chiaramente obsoleto. L’industria bellica tedesca non riuscì mai a produrre un numero sufficiente di Panzerkampfwagen V “Panther”, successore del Panzer IV e dalle qualità che surclassavano quest’ultimo sotto ogni aspetto. Fu proprio questa carenza di Panther a necessitare il mantenimento in servizio del Panzer IV che costituì, dal 1944 in poi, il secondo reggimento corazzato di tutte le principali Panzer Division. Ciò garantì a queste ultime un parco veicoli quantitativamente accettabile ma gli effetti sul potenziale bellico furono gravi. Il Panzer IV fu sempre in grado di contrastare efficacemente gli Sherman degli Alleati Occidentali ma marcava il passo contro i modelli più recenti di T-34 ed era nettamente inferiore alla nuova generazione di carri pesanti sovietici. I continui miglioramenti a cui fu sottoposto non compensarono mai il divario esistente con carri più moderni. Ciononostante il Panzer IV rimase sempre un avversario temibile a causa delle prestazioni anticarro del suo cannone e, insieme allo Stug. III, fu il veicolo a cui l’esercito tedesco affidò la propria sopravvivenza fino alla fine della guerra.
Quello conservato al Deutsches Panzermuseum di Munster è un Panzer IV Ausf. G, il primo modello ad essere equipaggiato con il KwK 40 da 7.5 cm L48, cannone destinato a diventare, nelle sue varie declinazioni, l’anticarro standard dell’esercito tedesco. Riconoscibile per l’innovativo freno di bocca mai montato prima sui precedenti modelli di Panzer IV, questo cannone resterà fino alla fine della guerra l’elemento che maggiormente permetterà al carro di fronteggiare i suoi sempre più potenti avversari. L’esemplare del museo di Munster è uno dei rari Ausf. G che presero servizio nel DAK (Deutsches Afrikakorps) prima della ritirata tedesca dall’Africa settentrionale. Catturato dagli Inglesi, fu regalato negli anni ’60 al Deutsches Panzermuseum di Munster che da allora lo custodisce con cura.
Il fascino di questo veicolo è ulteriormente incrementato dal fatto che esso è ancora in condizioni di marcia. Partecipando, insieme allo Stug.III Ausf.G, al carosello che si tiene annualmente all’esterno del museo, ho potuto fotografarlo in un contesto decisamente più accattivante di quello offerto dai normali spazi museali.
Proprio in tale occasione, ho potuto godere del carro con i portelli aperti facendo una serie di scatti che, sono sicuro, faranno piacere a tutti i modellisti che volessero impegnarsi nell’ingrato compito di realizzare gli interni del modello in scala.
ENGLISH LANGUAGE
The vehicles collection belonging to the Panzermuseum of Munster, includes a wonderful Panzer IV Ausf.G. This tank was captured by English Army in North Africa and donated to Munster museum on 1960. The Panzer IV was the only tank that fought from the first to the last day of the WWII. The Ausf.G version was the first equipped with the 7.5 cm L48 KwK 40, the main German antitank gun during the second half of the war. This Panzer IV Ausf.G is beautiful and gives great value to the Munster collection.
FRENCH LANGUAGE
Dans la collection des véhicules qui sont conservés à l’intérieur du Panzermuseum de Munster, il y a un Panzer IV Ausf.G. Ce char fut capturé par l’armée de terre Anglaise en Afrique du Nord et puis cédé au musée de Munster en 1960. Le Panzer IV fut l’unique char à combattre du premier au dernier jour de la Deuxième Guerre Mondiale. La version Ausf.G fut la première à être équipée avec le 7.5 cm L48KwK 40, le canon antichar standard employé par l’armée de terre Allemande pendant la seconde partie de la guerre. L’exemplaire de Munster est très bien conservé et il donne grand prestige au musée parce qu’il est en état de marche.