Un altro anno è volato ed eccomi di nuovo a parlare della fiera di Lucca che, tenutasi da giovedì 29 ottobre a domenica 1 novembre 2015, resta incontestabilmente un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di fumetti, animazione, videogiochi, cinema e quant’altro. Anche in questa occasione mi sono recato all’evento pernottando fin da venerdì sera a Viareggio e rientrando con calma a Milano il lunedì successivo. Ciò allo scopo di vivere appieno questo appuntamento ormai assai caro.
In occasione dell’edizione del 2014 avevo già tediato ogni potenziale lettore con un articolo riassumente le mie valutazioni ed impressioni più significative sulla fiera di Lucca in generale. Essendo queste ultime confermate integralmente così come le tanti emozioni ad essere correlate, mi pare inutile ripeterle anche in questa sede perciò rimando i più coraggiosi di voi all’articolo in questione che ebbe ad oggetto il “Lucca Comics and Games 2014”.
Quanto precede non significa non esserci nulla di nuovo da mostrare ma solo evidenziare che, per quanto concerne l’edizione 2015, sarà qui di seguito trattato solo quanto la mia esperienza personale mi porta a ritenere diverso da quanto già raccontato l’anno scorso.
In quest’ottica un consiglio sorge spontaneo: acquistate in anticipo e on line i biglietti per la fiera optando per l’opzione che vi consente di ricevere a casa non solo i biglietti ma anche i braccialetti colorati per gli ingressi giorno per giorno. Quest’anno mi sono (finalmente) attivato in tal senso evitando non solo le code alle biglietterie ma anche di dover andare presso le stesse per il ritiro del necessario. Così facendo, ho subito potuto recarmi ovunque volessi con evidenti vantaggi relativi sia al tempo guadagnato che all’affaticamento evitato. La differenza di prezzo è talmente irrisoria fra l’acquisto on line e le interminabili code alle biglietterie sul posto da non giustificarsi in alcun modo quest’ultima scelta.
Per iniziare mi permetto un omaggio fotografico alle bellezze, sempre incantevoli, della città di Lucca. Come nel 2014, anche quest’anno la fiera è stata graziata da condizioni meteorologiche favorevolissime, con giornate di sole quasi estivo che hanno permesso di godere appieno dell’evento così come della città che lo ospita.
Benché sia stata riscontrata una leggera flessione delle presente paganti (220.000 visitatori per circa 20.000 biglietti in meno rispetto all’edizione 2014), Lucca è stata anche quest’anno assediata da una folla gioiosa che ha trasformato la città in una grande festa non solo nei padiglioni fieristici ma anche per strade e piazze del centro storico. Del resto è importante segnalare che, nonostante i (pochi) biglietti staccati in meno, l’evento attira anche molta gente non interessata ad accedere ai padiglioni e che, quindi, non ha necessità di comprare il biglietto. Includendo questi ultimi, l’edizione 2015 ha comunque registrato più di 400.000 presenze bruciando anche quest’anno ogni confronto con altre fiere nazionali ed estere.
Qui di seguito mostro alcuni scatti dei prodotti esposti o delle iniziative che più mi hanno interessato, incuriosito o divertito. Si tratta, ovviamente, di una carrellata del tutto esemplificativa e totalmente incapace di dare un’effettiva idea della varietà di quanto proposto e disponibile ma che, spero, riesca ad incuriosire e sorprendere.
Mancando ormai pochissimo all’arrivo nei cinema del nuovo capito di “Star Wars”, non ho potuto fare a meno di visitare il padiglione Disney collocato in Piazza dell’Anfiteatro ed interamente dedicato al nuovo film in uscita il prossimo 16 dicembre (come non mancano di ricordarci anche i sassi da un anno a questa parte). Per forza di cose la tensostruttura era fra le più gettonate dal pubblico per cui vi sono andato domenica mattina prestissimo. Alle 8:30, mezz’ora prima dell’apertura, c’erano già una ventina di metri di coda a prova di cosa si sarebbe creato poco dopo e per tutta la giornata. Ho visto con piacere il padiglione ma solo perché vi sono entrato in breve tempo. Fare ore di coda per accedervi era, a mio parere, del tutto ingiustificato considerando il contenuto effettivo.
Eventi sempre per me imperdibili restano i concerti serali che si tengono sul grande palco costruito sulla cinta muraria del centro storico. Quest’anno il concerto di sabato sera è stato “Sigle da 90”, evento interamente dedicato alle sigle dei cartoni animati degli anni ’90 con la presenza di ben noti artisti come Enzo Draghi. Il complesso di accompagnamento è stato garantito da quei loschi figuri che portano il nome di “Puff Purple”.
Senza nulla togliere al concerto di cui sopra, resto convinto della superire qualità dei cartoni della mia infanzia (anni ’70-’80) rispetto a quelli successivi. Divergenza rispecchiata (almeno in parte) anche nei confronti delle relative sigle. Per forza di cosa sono impazzito per il concerto di domenica sera della band “La mente di Tetsuya” che, con eccezionali doti musicali e grandi capacità d’intrattenimento, hanno dato vita ad un evento entusiasmante ed imperdibile. Spero mi ricapiti l’occasione di rivederli perché mi hanno divertito ed appassionato tantissimo.
Nel corso di questa edizione del “Lucca Comics and Games” sono stato particolarmente attento alle mostre allestite per l’evento. Questo interesse, rimasto in passato assai contenuto, è stato premiato da una serie di esposizioni particolarmente interessanti. Fra tutte ha spiccato nettamente la mostra “Evangelion Exhibition” giunta in Italia grazie all’associazione Nipponbashi (http://www.nipponbashi.it) ed ospitata a Lucca per tutta la durata della fiera. La mostra, interamente dedicata a “Neon Genesis Evangelion” ed al correlato fenomeno che ha saputo generare questa serie animata ormai datata 1995, ha fatto da accompagnamento al “Evangelion Day”; giorno che, fissato per sabato 31 ottobre, ha voluto omaggiare i vent’anni della serie con eventi fra cui cito un’interessantissima conferenza tenuta dai ragazzi di “Distopia Evangelion” (http://distopia.altervista.org/).
La mostra mi è piaciuta tantissimo non solo per il tema in sé ma soprattutto perché era possibile ammirare al meglio il lavoro di Yoshiyuki Sadamoto (character designer della serie animata) grazie alle innumerevoli tavole ed illustrazioni realizzate dello stesso e mostranti gli studi dei personaggi, dei mecha, inquadrature tratte da scene della serie e dei film nonché alcuni rodovetri originali giunti apposta dal Giappone. Insomma, un’esposizione veramente da non perdere così come la conferenza sopra citata ove i relatori hanno saputo molto efficacemente dimostrare la complessità dell’opera in questione, la sua unicità e capacità rivoluzionaria che, a vent’anni dalla sua prima trasmissione nipponica, è ancora oggi più viva che mai. Tutto ciò mi ha anche dimostrato quanto debba ancora capire e (ri)vedere di quest’opera per poter dire di averla apprezzata appieno. Considerazione questa assai amara che, però, non mi ha impedito di comprare il bel catalogo della mostra ed una tazza a tema “Eva 02” che consacra la mia devozione per Asuka. 😉
Tappa successiva sono state le mostre in programma presso Palazzo Ducale. Due in particolare mi hanno interessato e colpito. La prima non ha potuto che essere quella dedicata alle “Sturmtruppen” di Bonvi, must inimitabile della cui irriverente sagacia mi sono abbeverato per anni durante la mia giovinezza. Il pubblico ha potuto ammirare le prime strisce prodotte da Bonvi con protagoniste le ben note truppe d’assalto tedesche incarnanti non solo la follia militarista ma anche le ipocrisie della società moderna nonché i peggiori aspetti del popolo italiano rappresentati dall’iconico “Fedele Alleato Galezzo Musolesi”. Le “Sturmtruppen” sono un’opera unica ed inarrivabile, così perfette ed intimamente legate al loro autore da essere, a mio parere, molto simili ai “Peanuts” di Charles Schulz.
Piacevolissima sorpresa è stata la mostra dedicata a Kopinski, nome a me ignoto ma autore che conoscevo per le sue eccezionali tavole dedicate sia a soggetti storici (spesso riprodotte sulle pubblicazioni dell’editore Osprey) che fantasy (impossibile non imbattersi in sue box art per miniature dedicate all’universo di Warhammer 40.000). I lavori originali presenti all’esposizione permettevano di apprezzare al massimo la maestria dell’artista anche grazie a filmati accelerati che mostravano Kopinski all’opera.
Cammeo finale è stato l’usuale concorso di modellismo organizzato dall’NKGC (http://www.nkgcommunity.it), l’unico in Italia ad essere interamente dedicato a soggetti tratti dal mondo del fumetto, fantascienza, fantasy, robotica, etc. Per ovvi motivi e sempre che abbia completato un nuovo modello per tempo, partecipare a questo evento è per me un piacere oltre che un’ottima scusa per recarmi alla fiera di Lucca. Nell’edizione 2015, il concorso è stato spostato dai prestigiosi spazi della Chiesa di Santo Stefano alla Casa del Boia che, collocata poco distante, è parte della cinta muraria. La sala a volta, benché dall’indubbio fascino storico, era probabilmente troppo lontana dai percorsi più battuti dal pubblico e particolarmente buia essendo priva di finestre. Ciononostante le vetrine ben illuminate permettevano ai visitatori di ammirare i bei modelli esposti; particolarmente ricca di pezzi è stata la categoria dedicata ai Gundam.
Io ho partecipato con la mia testa di Pterosauro Taperajide ma non posso negare la profonda delusione che tutto l’evento ha lasciato in me. Consapevole delle dimensioni inusuali del mio modello, avevo provveduto per tempo ad avvisare gli organizzatori ricevendo assicurazioni sulla disponibilità di spazio e l’accettazione del soggetto al concorso. Arrivato sul posto, la carenza di vetrinette ha impedito che il mio pezzo trovasse posto in esse e, con mio grande disappunto, esso non è stato collocato su un tavolo bensì sopra le vetrine stesse. Se nel primo caso, il mio modello sarebbe stato privo di protezione e poco illuminato ma, almeno, sarebbe stato visibile. Collocato, invece, sopra vetrinette alte due metri, illuminate all’interno e collocate in un ambiente buio, era impossibile accorgersi della mia opera che, infatti, è stata completamente ignorata dal pubblico. Ammetto che questo mi è dispiaciuto assai, soprattutto con tanti chilometri e difficoltà affrontate per poter esporre in quel di Lucca. Quando iscrivo un modello ad un concorso, non nego di aspirare ad un premio ma il migliore e più appagante riconoscimento è avere la consapevolezza che il risultato di tanti miei sforzi sia stato visto ed apprezzato da un gran numero di persone. Quando ciò non avviene, l’amarezza è profonda.
Lunedì sono tornato a casa concedendomi un giorno supplementare per poter viaggiare tranquillo e senza la stanchezza dell’ultimo giorno di fiera. Come ormai prassi consolidata, sono passato per la Liguria ove, abbandonata l’autostrada, ho approfittato della bellissima giornata di sole per percorrere un buon tratto di litoranea. Si è trattato della classica “zingarata” che, per puro caso, mi ha portato a San Rocco, piccolo paesino all’imbocco occidentale del promontorio di Portofino. Il panorama era mozzafiato come penso dimostrino queste foto scattate con gli occhi pieni di meraviglia.
Concludo questo infinito reportage mostrando qui di seguito gli acquisti fatti a Lucca. Resta inteso che il modello Bandai di “Zaku II” con cannone di precisione sarà oggetto di separata recensione.