Dopo la bella esperienza di fine settembre dell’anno scorso di cui trovate descrizione nell’articolo correlato, sono rimasto in ottimi rapporti con Miriano Mancini (http://www.equiturismo.it/) ed è grazie a ciò che ho avuto il piacere di partecipare ad un’altra iniziativa da lui organizzata. Questa volta si è trattato di ripercorrere a cavallo l’antico percorso dell’Estatatura, il tradizionale evento durante il quale il comune di Grosseto, per sfuggire alle zanzare ed alle malattie che portava con sé il primo caldo estivo, faceva armi e bagagli e si trasferiva a Scansano per trascorrevi i mesi più torridi. Con l’intenzione di rendere l’occasione un appuntamento da ripetersi ogni anno e radunato una quindicina di cavalieri di cui ho avuto il piacere e l’onore di essere parte, Miriano, con l’appoggio delle Pro Loco del posto e dei due comuni coinvolti, ha organizzato un viaggio che, nel corso del week-end centrale del mese di giugno, si è disteso su una cinquantina abbondante di chilometri con una tappa intermedia sabato sera.
Raggiunto l’Argentario il venerdì ed alloggiato nel maneggio di Miriano, siamo partiti sabato mattina per Grosseto dove siamo arrivati verso le nove del mattino. Qui abbiamo scaricato i cavalli dal camion e ci siamo preparati per raggiungere il centro città. E’ stato questo il mio primo, vero contatto con Zauro, l’amico equino che mi avrebbe accompagnato in questi due giorni.
E’stata un’esperienza decisamente inusuale raggiungere, scortati dai vigili urbani, il centro di una grande città come Grosseto. Qui, davanti al comune, il sindaco ci ha fatto un discorso di ringraziamento e ci ha offerto il bicchiere della staffa per augurarci buon viaggio.
Il resto della giornata è trascorso molto bene. Il percorso, benché non sempre suggestivo, è stato molto bello anche grazie alla necessità di attraversare alcuni corsi d’acqua dal letto molto ampio e, quindi, dall’ambiente assai inusuale. Il tempo è stato buono benché qualche nuvolone minaccioso si profilasse all’orizzonte con preoccupante insistenza.
Per la notte ci siamo appoggiati ad un vecchio casale ristrutturato ove abbiamo approntato un campo tende per chi, me compreso, era in eccesso rispetto le stanze disponibili. L’ampio spazio aperto ha permesso di lasciare liberi molti cavalli in un paddock esterno e la serata gradevole ci ha concesso di mangiare allegramente all’esterno.
Grazie all’aiuto della proprietaria del podere che ci ha fatto da guida, abbiamo potuto visitare i resti di un villaggio abbandonato nel 1500 e posizionato in cima al poggio alle cui pendici si trova il casale di cui sopra. Il tour ha avuto un indiscutibile fascino determinato non solo dai (pochi) ruderi visibili ma anche dal bel paesaggio di cui si gode dalla cima e, soprattutto, per il gran numero di erbe selvatiche che ricopre quel luogo abbandonato. Particolarmente intenso era il profumo di menta selvatica.
La mattina successiva siamo partiti alla volta di Scansano. Il tragitto, relativamente breve, è stato funestato dalla perturbazione preannunciata dal tempo instabile del giorno precedente. Appena usciti dal podere dove avevamo pernottato, siamo stati accolti da secchiate d’acqua in forma di fitti goccioloni dalle dimensioni titaniche. Gli scrosci di pioggia si sono susseguiti ad intermittenza per tutta la mattina ma, per fortuna, le temperature miti hanno reso l’esperienza sopportabile soprattutto per chi, come me, era privo di impermeabile per una serie di sfortunate coincidenze.
Arrivati a Scansano, siamo stati accolti dal Vicesindaco e percorso le vie cittadine con le stesse modalità vissute a Grosseto. A differenza del giorno prima, però, eravamo tutti fradici e la fatica si faceva sentire come dimostrano anche le foto del buon Zauro.
Nel complesso l’esperienza è stata più che positiva. Nonostante il tempo instabile, mi sono divertito molto ed è stato un piacere ritrovare gli amici dell’anno prima con cui condividere un nuovo percorso nella bella e selvaggia terra della maremma grossetana. Spero di avere presto una nuova occasione per raggiungere Miriano ed il suo team di cavalli maremmani e mi rammarico molto di abitare troppo lontano dall’Argentario per consentirmi una maggior frequenza della zona.
Essendomi concesso il lunedì di ferie per rientrare a casa. Insieme alla fedele Fiat 500 ho viaggiato con calma e con il desiderio di godermi il più possibile la giornata. Tra l’altro è stato il primo viaggio lungo che ho fatto con la “Chicca” ed è stato uno spasso passare per la Liguria, lasciare l’autostrada e fare i tornanti di un lungo tratto di litoranea. La bella giornata di sole mi ha anche permesso di godere del tettuccio apribile, cosa che mi ha confermato ancora una volta la piacevolezza dello stesso. E’ nel corso di questa “zingarata” ligure che ho scoperto Zoagli, paesino molto caratteristico con un bel lungomare vista scogli. Qui mi sono concesso un’oretta di relax approfittando della poca gente presente che, al contrario, temo renda il posto invivibile durante i week-end o in periodo di vacanze estive.