Approfittando del gran numero di giorni di ferie accumulate in questi anni e delle numerose sollecitazioni a consumarle che si sono susseguite, ho deciso di recarmi in Toscana per dei trekking a cavallo da sabato 27 settembre a mercoledì 1 ottobre 2014.
Il programma originario era di partecipare ad una rievocazione dell’antica transumanza che due volte all’anno avveniva da Poppi ad Albinia (demonticazione) e viceversa (monticazione). Essa consisteva principalmente nel portare in primavera gli armenti ai pascoli estivi sui monti e di ricondurli a valle prima dell’inverno ma, in realtà, si muovevano in tali occasioni anche molti lavoratori stagionali che raggiungevano i boschi, le coltivazioni e le miniere delle zone coinvolte per le attività estive. Era, quindi, un avvenimento di importanza fondamentale sotto molti punti di vista. L’iniziativa, organizzata da Miriano Mancini (http://www.equiturismo.it/) con l’appoggio di varie associazioni di Butteri e delle ProLoco coinvolte, sarebbe durata otto giorni ed avrebbe ripercorso a cavallo 200 chilometri di quelle antiche vie che conducevano fino alla costa. Purtroppo gli iscritti sono stati troppo pochi per consentire la conferma del progetto ma l’intenzione è di fare un nuovo tentativo ad aprile 2015, pubblicizzando maggiormente l’iniziativa nell’ottica di renderla un evento fisso e fortemente sentito da tutti i soggetti coinvolti. In ogni caso, l’appuntamento non è stato integralmente rimandato. Miriano ha fatto in modo di realizzare la prima e l’ultima tappa della transumanza prevista ed io mi sono organizzato per partecipare a quella iniziale.
Nonostante l’imprevisto cambio di programma, ho potuto comunque vivere alcuni giorni a cavallo che resteranno sempre nella mia memoria come fra i più belli della mia vita.
Descrivere a parole le emozioni provate in quei giorni è sinceramente un compito di cui non sono all’altezza, mi limiterò a poche note lasciando alle immagini il compito di comunicare sensazioni indescrivibili. Spero che tutto ciò sarà in grado di far comprendere i motivi del mio amore per i cavalli e per questo tipo di esperienze.
Sabato 27 settembre sono partito alla volta di Poppi e, conosciuti i circa venticinque compagni per il giorno successivo, abbiamo cenato tutti insieme presso la Pro Loco locale. Prima di tornare in albergo ho fatto un salto a Poppi per una breve visita del centro e del Castello dei Conti Guidi che è sicuramente il simbolo più noto del borgo.
Domenica 28 settembre, alle otto del mattino, ci siamo ritrovati a Memmenano per la partenza ed è qui che ho fatto la conoscenza con Ombrone, il cavallo Maremmano che sarebbe stato mia fida cavalcatura per i giorni a seguire.
Ovviamente, dato il gran numero di partecipanti, la preparazione alla partenza ha necessitato un’ora abbondante ma è senza particolari intoppi che, con destinazione San Giustino Valdarno, abbiamo iniziato il nostro trekking a cavallo di circa 35 chilometri.
Gli ambienti attraversati lungo il percorso sono stati estremamente variegati grazie anche ai 1.000 metri abbondanti di dislivello affrontati. Siamo, infatti, passati dai 450 metri di altezza del campo base ai quasi 1.600 metri di Prato Magno.
È sulla sommità di questo vasto altopiano spoglio di vegetazione che, grazie alla giornata incredibilmente tersa e serena, abbiamo potuto ammirare un panorama mozzafiato sul circostante territorio del cosentino.
Dopo una breve pausa per un pranzo al sacco, abbiamo proseguito fino a destinazione all’interno di boschi non particolarmente piacevoli poiché infestati da tafani. A San Giustino Valdarno siamo stati accolti in un maneggio con una serie di paddock pronti ad accogliere i nostri fidi equini ben lieti di riposarsi dopo una giornata tanto impegnativa.
Opportunamente dissellato e curato il prode Ombrone, ho partecipato ad una visita della tenuta della famiglia Ferragamo. “Il Borro” è una proprietà enorme che include non solo l’azienda agricola ma anche un intero borgo che, opportunamente ristrutturato, è ora un conglomerato di appartamenti e ristoranti a disposizione di turisti soprattutto stranieri. Ovviamente non mancano le ville dove risiedono i proprietari né una cantina dove viene prodotto il vino della tenuta. L’esperienza più piacevole è sicuramente stata la degustazione tenutasi fra le botti di vino della cantina meravigliosamente restaurata.
Tornati a San Giustino Valdarno, ci attendeva una cena organizzata dalla Pro Loco locale con deliziosi prodotti tipici ed una grigliata che ha lasciato un segno indelebile nel mio sensibile animo culinario.
Lunedì 29 settembre, fatti i bagagli, ho lasciato Poppi in direzione dell’Argentario. I chilometri percorsi non sono stati pochi ma è valsa decisamente la pena raggiungere il maneggio di Miriano che si trova proprio su una delle lingue di terra che separano il mare dalla laguna di Orbetello. Qui ho ritrovato il fedele Ombrone, rientrato a casa la notte precedente in camion, e, sul finire di una nuova giornata dal tempo meraviglioso, ho vissuto una delle esperienze più belle della mia vita.
Usciti dal retro del maneggio, abbiamo costeggiato la laguna dai colori intensissimi del tardo pomeriggio ed abitata da fenicotteri rosa.
Passati sull’altro lato abbiamo percorso alcuni chilometri sulla spiaggia, galoppando sul bagnasciuga alla luce calante del pomeriggio inoltrato.
Il momento più emozionante è stato sulla via del ritorno. Il tramonto sul mare di una giornata così serena è stato di un fascino mozzafiato come dimostrano queste foto che, sono convinto, resteranno fra le più belle della mia vita.
Martedì 30 settembre ci siamo diretti alla volta dell’Argentario. Ripercorsa la spiaggia per tutta la sua lunghezza, ci siamo arrampicati sulla montagna fino a 450 metri di altezza.
Il percorso è stato molto impegnativo data la notevole pendenza del sentiero ma i cavalli sono stati all’altezza e il panorama dall’alto davvero notevole.
Mercoledì 1 ottobre sono rientrato a casa non prima di aver comprato qualche delizia locale.
Ho concluso così tre giorni di trekking a cavallo il cui ricordo porterò a lungo con me. Sono anche serviti a conoscere Miriano, il suo staff dalla splendida ospitalità ed i suoi cavalli. Sono sicuro che tutto ciò, unito alla bella zona in cui si trova il suo maneggio, farà sì che torni presto da lui!
Dopo aver letto la tua coinvolgente descrizione se avessi vent’anni di meno partirei subito in sella ad Ombrone!
la tua mamma.
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