
Dopo tre intensi mesi di impegno nella realizzazione della mimetica del mio He-162 D, eccomi qui a mostrare i risultati ottenuti. Per questo modello, come mai mi era capitato prima, sono costretto ad un ordine sommario nell’elencare gli step realizzativi in quanto ho proceduto molto ad istinto, avventurandomi a vista in tecniche mai usate prima, affidandomi all’intuito ed all’ispirazione del momento. Mi è capitato, quindi, di fare passaggi inutili o controproducenti che mi hanno costretto a tornare sui miei passi. Non voglio, però, qui parlare di errori e ripensamenti che complicherebbero solo l’esposizione, quindi procediamo senza indugio nel descrivere quanto in concreto fatto.
Non avendo precedenti esperienze significative nella costruzione di aerei della Luftwaffe, ho bypassato gli inevitabili problemi inerenti la scelta dei colori corretti procurandomi il set n. 34 “Luftwaffe Late WW2 Colors” (e relativo diluente) della serie Real Colors della AK Interactive. Si tratta di una recentissima linea di colori a base di acetone che ha goduto di una forte promozione pubblicitaria nel settore e che ha, in linea generale, buone recensioni. Non ho nulla da aggiungere a quanto già facilmente disponibili su Internet. Mi permetto solo di confermare l’ottima qualità dei colori in oggetto con una resa finale all’altezza delle aspettative.
L’acquisto di questo set è stato favorito anche dalla presenza all’interno della variante di fine guerra dell’RML76, un tinta leggermente paglierina soprattutto visibile in livree applicate su alcuni Focke-Wulf 190 D-9 nel 1945. Mi sono ispirato proprio a tali mimetiche per realizzare quella del mio He-162 D.

Per prima cosa ho deciso di ripassare ad aerografo tutte le pannellature con una tinta di colore mimetico più scura rispetto a quella che sarebbe stata successivamente applicata. Si tratta di una preombreggiatura che, lavorando successivamente con veli leggeri di colore diluito, porta ad una naturale variazione cromatica.
Tale preombreggiatura ha mostrato subito buoni risultati al momento della stesura del RLM76, l’azzurro chiaro delle superfici inferiori dell’aereo. In questa fase, ho applicato una seconda velatura di bianco molto diluito allo scopo di schiarire il colore di fondo in preparazione del passo successivo.
Sul mio He-162 D, ho deciso di testare un tecnica per me nuova e risultante da un miscuglio personale di spunti presi da riviste e tutorial su Internet. Il risultato finale che volevo ottenere era una leggera variazione del colore mimetico che non fosse uniforme ma a “scrostature” superficiali. Una sorta di “peeling” dovuto agli effetti degli agenti atmosferici sul colore ed i sottostanti materiali costruttivi dell’aereo. Ho, quindi, preso del maskol e l’ho applicato sulle superfici utilizzando una spugna in lana di vetro.
La superficie irregolare di quest’ultima, impedisce al maskol di aderire in modo uniforme creando chiazze di ogni forma e dimensione. L’idea era quella di procedere con la colorazione per poi riportare alla luce il colore più chiaro sottostante eliminando il maskol.
Ho, quindi, ripassato le pannellature con un blu medio per ridare vita alla preombreggiatura iniziale ed ho applicato un gran numero di macchioline chiare e scure nella speranza di ottenere una sorta di preinvecchiamento delle superfici inferiori dell’aereo.
Quest’ultima fase, benché abbia dato un risultato accettabile, non mi ha soddisfatto molto perciò non l’ho replicata sulle parti superiori del velivolo.
A questo punto, ho steso l’RLM76 puro in leggeri veli sovrapposti evitando accuratamente di ottenere una resa uniforme dello stesso.
Eliminato il maskol, è tornato visibile il colore chiaro di fondo ottenendo l’effetto visibile nelle foto sottostanti.
Ho concluso il lavori con l’RLM76 correggendo le imperfezioni e sistemando gli ultimi dettagli dei porteli di chiusura dei carrelli.
Giunto il momento di dedicarsi alle superfici superiori del caccia, ho, per prima cosa, protetto le parti inferiori in RLM76 con dello scotch a bassa adesività per poi spruzzare di nuovo il primer allo scopo di riottenere una superficie intonsa.
Sulla falsariga di quanto fatto per l’RLM76, ho steso ad aerografo i colori della mimetica ma in un tono più chiaro.
Ho, quindi, eliminato lo scotch per riportare in vista le sole parti a confine fra l’RLM76 e la mimetica superiore. Proprio per richiamare con forza la livrea sopra mostrata applicata su alcuni Focke-Wulf 190 D-9, ho deciso di dipingere anche il lato inferiore dello Yumo-004 nella versione paglierina dell’RLM76 sfruttando il primer come colore di fondo dello stesso. Ho, inoltre, optato per un disegno a linee nette così da discostarmi con quanto avrei fatto lungo la fusoliera.
Ciò fatto, ho applicato a macchie il maskol come sopra già mostrato.
A questo punto ho ripassato le pannellature e incrementato le sfumature del disegno mimetico base con veli di giallo (su verde e marrone) e bianco (su grigio).
Successivamente, ho spruzzato ad aerografo la variante paglierina dell’RLM76.
Per evitare i danni devastanti dei bombardamenti alleati, i vari componenti degli He-162 erano costruiti in siti diversi per essere assemblati fra loro solo all’ultimo momento. A causa di ciò, ali e fusoliera avevano spesso disegni mimetici differenti. Volendo replicare anche sul mio He-162 D tale realtà, ho voluto dare alle ali una mimetica diversa dalla fusoliera. Ho, quindi, optato per il verde ed il grigio applicati con un disegno a linee rette. Ovviamente tutto ciò comporta la netta separazione fra le due mimetiche dell’aereo lungo le linee di giunzione delle ali alla fusoliera.
E’ stato, quindi, necessario provvedere ad un’attenta mascheratura prima di procedere a stendere il grigio ad aerografo.
Ho, quindi, mascherato il grigio sempre con scotch a bassa adesività.
Ho, poi, steso l’RLM82 , il verde ed il marrone Luftwaffe di fine guerra, sulle ali.
Mascherate le ali, ho steso l’RLM82 e l’RLM81, rispettivamente il verde ed il marrone Luftwaffe di fine guerra su tutto il caccia.
A questo punto, giunse il grande momento: eliminare il maskol da tutto il velivolo. Il risultato ottenuto è quello mostrato nelle foto sottostanti.
Giudicando l’esito promettente ma troppo accentuato, ho deciso di stendere di nuovo l’RLM82 e l’RLM81 in veli molto diluiti allo scopo di smorzare ma non cancellare l’effetto di “peeling” precedentemente ottenuto. Il risultato di questo secondo passaggio ha, a mio parere, dato ottimi frutti.
Non mi è rimasto che eliminare tutte le mascherature, correggere le imperfezioni e colorare alcuni dettagli come, ad esempio, le importanti zone esposte dall’orientamento dei timoni. Tali aree restavano spesso prive di colore perciò le ho dipinte in modo da simulare il legno con cui erano costruite le ali. Aggiungo, inoltre, che i timoni della coda sono in RLM76 sempre per richiamare la livrea di alcuni Focke-Wulf 190 D-9 sopra mostrata.
Ultimo step: la stesura di un coprente lucido per sigillare il colore sottostante ed offrire una buona base di appoggio alle successive decal.
Concludo confessando di essere molto soddisfatto del lavoro svolto. Esso rappresenta, infatti, il risultato ottenuto nell’essermi messo in gioco testando tecniche per me nuove. Sperando di non combinare qualche disastro in fase di invecchiamento, conto di avere grandi soddisfazioni da questo He-162 D.