
Come già mostrato in alcuni articoli scritti per questo blog, ho trascorso le vacanze estive del 2020 nelle Marche. La scoperta di questa regione, all’epoca a me del tutto sconosciuta, ha portato con se emozioni intense e sorprese inaspettate. Una di esse è stata la scoperta di un museo dedicato alla Linea dei Goti (più comunemente conosciuta come Linea Gotica), la linea di fortificazioni realizzata dai Tedeschi che, a difesa del nord Italia, attraversava l’Appenino da Massa-Carrara a Rimini. Dopo la caduta della Linea Gustav di cui faceva parte la ben nota Abazia di Montecassino, la Linea Gotica rappresentò la seconda barriera eretta dall’esercito tedesco per impedire agli Alleati di dilagare nella Pianura Padana e di determinare così il crollo del fronte meridionale del Reich.
Il fronte italiano fu sempre considerato secondario sia dai belligeranti che dalla propaganda di entrambe le parti. La Storia sembra ancora oggi non dare il giusto tributo e valore ai patimenti di chi vi combatté ed alle tragedie vissute dalla popolazione civile travolta dalle operazioni militari. La scarsa memoria di noi Italiani ed il generale disinteresse per la nostra storia recente non aiuta a tenere vivo il ricordo degli eventi di quegli anni. Ho, quindi, accolto con positiva sorpresa la scoperta dell’esistenza del Museo della Linea dei Goti che ho visitato con entusiasmo in un giorno di pausa fra un’escursione in bici e l’altra.
Il Museo della Linea dei Goti si trova a Montegridolfo, un piccolo borgo che sorge nell’entroterra romagnolo, a circa venti chilometri da Cattolica e altrettanti da Urbino. Il museo ha sede in una struttura recentemente rinnovata ed ammodernata posta appena fuori le mura del centro storico.

La collezione del museo consiste per lo più in una raccolta di scatti fotografici che ripercorrono gli eventi storici dell’epoca con particolare attenzione ai reparti alleati coinvolti ed ai fatti bellici che coinvolsero Montegridolfo stessa. I cimeli storici presenti sono pochi e non particolarmente significativi ma dimostrano l’innegabile impegno dei curatori del museo nel conservare gli stessi ed esporli come meglio possibile.
All’esterno del museo sono esposti alcuni pezzi di discreto interesse che arricchiscono la collezione interna e delimitano l’area museale.
Nell’augurarmi che qualche privato ceda al museo tutta o parte delle tante collezioni nascoste in armadi e cantine, consiglio a tutti gli appassionati di visitare il Museo della Linea dei Goti così da supportare in modo attivo una realtà piccola ma importante.
Segnalo, infine, la bellezza del centro storico di Montegridolfo da cui si ammira uno splendido panorama e dove è possibile regalarsi un piacevole aperitivo prima di tornare a più comuni svaghi turistici.