Rispetto alla mia prima visita nell’ormai lontano 2013, gli spazi espositivi dell’Overloon War Museum si sono arricchiti di alcune nuove aggiunte molto interessanti come ho potuto appurare tornando al museo per partecipare al Militracks 2018. Fra tali novità ho già avuto modo di parlare del restauro del Panther Ausf.G che fa ora bella mostra di sé nella collezione del museo. Pur non potendo competere con un tale pezzo da novanta, la raccolta museale si è arricchita anche del 15 cm “Nebelwerfer” 41 in oggetto.
Con “Nebelwerfer” si intendono in generale tutti i lanciarazzi tedeschi della Seconda Guerra Mondiale indipendentemente dal calibro e dall’affusto utilizzato. “Nebelwerfer” (lanciafumogeni) fu un termine coniato nell’anteguerra per non palesare una chiara violazione del trattato di Versailles che, imponendo severe restrizioni allo sviluppo di armamenti, vietava all’industria bellica tedesca di produrre lanciarazzi. Inutile aggiungere che, nonostante il nome, i “Nebelwerfer” erano anche in grado di lanciare razzi a carica esplosiva ed incendiaria oltre che semplici nebbiogeni. Il 15 cm “Nebelwerfer” 41 è sicuramente il più famoso lanciarazzi tedesco della Seconda Guerra Mondiale. Efficace e di facile produzione fu impiegato su tutti i teatri operativi a cominciare dal 1941 diventando particolarmente noto per il rumore che emettevano i razzi in partenza. Utilizzando l’affusto ruotato dell’ormai obsoleto cannone anticarro 3.7 cm Pak-36, il 15 cm “Nebelwerfer” 41 era composto da sei tubi i cui razzi venivano azionati elettricamente a distanza. L’intera salva era sparata in circa 10 secondi dovendo i missili partire intervallati uno dall’altro per evitare il ribaltamento dell’intero affusto. Fu sviluppata anche una versione potenziata denominata 21 cm “Nebelwerfer” 42 il cui aumento del calibro dei razzi era compensato da una diminuzione a cinque dei tubi di lancio. Il principale difetto di questo sistema d’arma era la gittata limitata e la scia di gas di scarico lasciata dai razzi in partenza. Ciò esponeva i “Nebelwerfer” ad una rapida e precisa risposta dell’artiglieria avversaria col conseguente rischio di distruzione della batteria di lanciarazzi se questa non veniva rapidamente spostata dopo il lancio della prima salva.
Proprio il fuoco dell’artiglieria avversaria sembra aver subito il 15 cm “Nebelwerfer” 41 che fa bella mostra di sé all’interno dell’Overloon War Museum. I danni subiti dal lanciarazzi sono indubbiamente notevoli. Il restauro parziale a cui è stato sottoposto, benché non consenta di apprezzare l’arma come sarebbe in condizioni migliori, ha il vantaggio di lasciare ben visibili la violenza e la distruttività di un conflitto grazie agli effetti provocati dalle schegge di granata sulla lamiera dell’arma stessa. I resti di questo 15 cm “Nebelwerfer” 41 sono anche una testimonianza degli scontri accorsi nell’area occupata dal museo stesso aggiungendo una testimonianza muta ma tangibile di quanto avvenuto proprio in quei luoghi.