Che io sia un appassionato di veicoli militari tedeschi della Seconda Guerra Mondiale non è certamente una novità. Altrettanto si può dire per la mia assoluta propensione per quanto progettato e prodotto dal 1943 al 1945. In quest’ultimo lasso di tempo sono tantissimi i veicoli che adoro ma solo pochi rientrano nella mia personale top ten. Fra questi, posizione di primo piano ha certamente l’sWS o Schwerer Wehrmachtschlepper.
L’sWS è un perfetto esempio dei risultati (tardivamente) ottenuti dall’industria bellica tedesca nel momento in cui si dedicò alla razionalizzazione e semplificazione della produzione militare. L’sWS è, infatti, un semicingolato destinato al traino ed al trasporto di materiali (oltre che piattaforma per svariati sistemi d’arma) la cui progettazione era focalizzata a garantire la massima standardizzazione e semplificazione produttiva. Gli scopi da perseguire erano principalmente due: assicurare alti ratei produttivi e offrire un veicolo tanto polivalente da poter sostituire efficacemente tutta la variegata gamma di semicingolati con capacità di traino da 3 a 8 tonnellate fino ad allora in servizio. Ciò avrebbe permesso una fondamentale razionalizzazione del parco veicoli delle Panzerdivision nonché la semplificazione della logistica necessaria a mantenere operativi tali mezzi. Non solo, l’sWS era anche il risultato di una progettazione che teneva ben in considerazione le esperienze maturate sul campo; basti, a tale scopo, ricordare i cingoli molto più larghi dei suoi predecessori così da garantire, anche a pieno carico, ottime performance su terreno molle.
Date queste premesse, non sorprenderà il mio entusiasmo quando, nel 2013, partecipando al mio primo Militracks, scoprii esservi presente uno dei rari sWS sopravvissuti alla guerra. All’epoca il veicolo era parcheggiato nel parco offrendosi alle foto dei visitatori.
Anche l’edizione 2018 di Militracks è stata impreziosita dalla presenza di un bellissimo sWS. Essendo in stato di marcia, ha attivamente partecipato al carosello con gli altri veicoli. E’ chiaramente stato un gran piacere ammirarlo muoversi nel parco dell’Overloon War Museum e poterlo fotografare nel perfetto stato di conservazione in cui si trova. Sul posto ho pensato che si trattasse dell’sWS del 2013 restaurato ma, confrontando le foto, si tratta di due semicingolati chiaramente diversi come si evince facilmente dal gran numero di differenze riscontrabili. Questo veicolo appartiene con tutta probabilità ad un privato mentre quello del 2013 dovrebbe (ma non ne sono certo) far parte della collezione del museo.
Con grande rammarico ho scoperto che non era permesso al pubblico farsi trasportare da questo sWS che, quindi, circolava nel parco ma trasportava solo pochi privilegiati (suppongo il proprietario ed i suoi familiari). Un vero peccato che, mi auguro di cuore, non si ripeta nelle future edizioni del Militracks.