10 Tazza Corazzata Kotiomkin

Grazie a questo blog, il sottoscritto ha già dimostrato ampiamente il numero e la varietà delle proprie passioni e perversioni più o meno Nerd. Esse, però, sono talmente tante che possono ancora risultare del tutto nuove. È proprio questo il caso in oggetto poiché è la prima volta che mi capita di parlare in questa sede virtuale della mia assoluta ed incondizionata ossessione per Fantozzi ed i primi tre film della relativa saga cinematografica incentrata sul tragico ragioniere creato ed interpretato da Paolo Villaggio.

Che si voglia o meno prenderne atto, Fantozzi e le disavventure di cui è protagonista sono diventate parte della cultura popolare incarnando la triste e sottomessa condizione dell’Italiano medio nei confronti dei numerosi padroni e furbetti che costellano la nostra società. Spaccato tanto veritiero quanto tagliente della vita impiegatizia, i primi tre film “fantozziani” sono, a mio parere, i più belli e geniali. Potrei citare senza difficoltà le battute più significative degli episodi che compongono tali pellicole e che sono certamente ben impressi nella memoria di molti. Fra tali sequenze si aggiudica sicuramente una delle posizioni più alte del podio la lunga scena dedicata al Professor Guidobaldo Maria Riccardelli ed alla sua maligna tendenza ad imporre ai suoi impiegati la ripetuta visione di vecchi film d’autore fra cui “il più classico dei classici, “La corazzata Kotiomkin”, diciotto bobine!”. Mi piace ricordare che si tratta di un film fittizio ispirato parodisticamente a “La corazzata Potëmkin” di Sergej Ėjzenštejn del 1925. I detentori dei diritti su quest’ultimo non li concessero ai produttori de “Il secondo tragico Fantozzi”; fu così necessario cambiarne il titolo e rigirare le sequenze mostrate nel film. Le parti in bianco e nero proiettate nella sala gestita dal Riccardelli, infatti, non sono quelle dell’opera di Ėjzenštejn bensì scene totalmente filmate in Italia prendendo ad ispirazione quelle originali.

Tutto ciò premesso, il momento in cui, dopo decenni di angherie, Fantozzi prende coraggio, sale sul palco e esprime il proprio apprezzamento con la famosa battuta “La corazzata Kotiomkin… è una cagata pazzesca!” (92 minuti di applausi), è certamente uno dei momenti più noti e citati del film e, per quanto mi riguarda, ha il fascino dell’atto di ribellione contro quel potere perverso e meschino che si esprime nella sottomissione dei “cari inferiori”. Non sorprenderà, quindi, sapere che al Lucca Comics and Games 2018 ho proprio acquistato la tazza che vuole celebrare questo atto eroico e liberatorio!

In fiera era, infatti, presente lo stand di Infinite Statue (www.infinitestatue.com), branca dell’italianissima Cosmic Group S.r.l., che ha da poco aggiunto al suo catalogo di splendide riproduzioni in scala anche quella del celeberrimo ragioniere.

Proprio per celebrare la statua in oggetto, erano anche in vendita altri prodotti fra cui due tazze. La prima dedicata alla Corazzata Kotiomkin, la seconda con stampigliata la famosa frase “Batti lei” pronunciata all’inizio della leggendaria partita di tennis Filini vs. Fantozzi giocata all’alba di una gelida e nebbiosissima mattina. Nonostante viva sempre con grande coinvolgimento tale agguerrito scontro fra questi due giganti del tennis, il richiamo della Corazzata è stato irresistibile e la mia scelta finale è ricaduta sulla tazza a questa dedicata.

Mi aspettano magistrali montaggi analogici per colazioni con dibattito moderato dal Professor Guidobaldo Maria Riccardelli!