Benché siano ormai trascorsi quattro anni dalla creazione di questo mio blog, ci sono ancora tante materie, interessi ed esperienze di cui non ho ancora avuto occasione di parlare nonostante mi coinvolgano molto più di quanto io stesso tenda a credere. Uno dei temi storici che più mi appassionato sono i sistemi di visione notturna all’infrarosso sviluppati dai Tedeschi nel corso della Seconda Guerra Mondiale ed utilizzati da alcuni reparti specializzati sul finire del conflitto. La materia è tanto vasta quanto interessate e purtroppo lacunosa. Le informazioni attendibili sono poche, soprattutto per quanto concerne l’impiego operativo. Ciononostante nuove ricerche storiografiche e l’accesso ad archivi rimasti sconosciuti regalano sorprese inattese anche dopo settant’anni dal termine della guerra. Non è, comunque, questa la sede in cui voglio affrontare una materia tanto complessa poiché l’oggetto di questo articolo è il pregevole set dedicato al Sdkfz. 251/1 Ausf.D “Falke” realizzato da Blast Models.
L’Sdkfz. 251/1 è il semicingolato corazzato sviluppato dall’industria bellica tedesca per il trasporto della fanteria sul campo di battaglia. La versione Ausf.D, costruita a partire dal 1943, fu quella realizzata nel maggior numero di esemplari ed implementò tutta una serie di miglioramenti finalizzati a semplificarne la produzione e la manutenzione. Per maggiori dettagli potete fare riferimento agli articoli da me già scritti su questo veicolo. L’Sdkfz. 251 fu usato anche come base per un’ampia gamma di varianti che si distinguevano per funzione ed armamento. Alle 23 ufficiali, se ne aggiungevano altre estranee alla nomenclatura ufficiale fra cui quella in oggetto che, comunemente conosciuta col nome “Falke”, consisteva in un Sdkfz. 251/1 Ausf.D equipaggiato con visori IR.
Premesso che i visori e mirini ad infrarossi divennero la soluzione ipotizzata dall’esercito tedesco per ovviare al predominio alleato dei cieli ed alla tendenza dei Sovietici ad attaccare di notte, furono ipotizzate delle unità specificatamente equipaggiate per il combattimento notturno. Colonna portate sarebbero stati i carri “Panther” Ausf.G nella versione “Biwa”, dotati di mirini a raggi infrarossi FG-1250. Si trattava di visori attivi in quanto non sfruttavano gli IR dell’ambiente ma avevano un proiettore da 200W di raggi infrarossi abbinato ad un convertitore di IR in luce visibile.
La portata degli FG-1250 era limitata a 400 metri con buone condizioni atmosferiche, raggio estremamente limitante per il preformante cannone 7.5 cm KwK-42 dei “Panther” in grado di essere letale a distanze ben maggiori. Allo scopo di compensare tale limite, fu sviluppato l’Sdkfz. 251/20 “Uhu”dotato di un proiettore IR da 60 centimetri in grado di “illuminare” il campo di battaglia fino a 1.500 metri.
Lo Stg. 44 “Vampir”, infine, consentiva a Panzergranadier di avere anch’essi capacità di combattimento notturno grazie ad uno speciale mirino sviluppato per il noto fucile d’assalto ed alimentato da una batteria che il sodato portava in uno zaino sulle spalle. Se ciò non bastasse, i ricercatori tedeschi elaborarono anche una nuova divisa mimetica, detta “Leibermuster”, includente macchie di colorante nero all’anilina in grado di assorbire i raggi infrarossi. Il fante diventava così sostanzialmente invisibili ai visori IR. In pratica, si trattava di una contromisura per sistemi di rilevazione non ancora a disposizione degli Alleati.
Per consentire ai Panzergranadier armati con i sistemi “Vampir”di accompagnare i “Panther – Biwa” garantendo il necessario supporto, fu sviluppato il Sdkfz. 251/1 Ausf.D “Falke”, anch’esso equipaggiato con visori IR per il pilota e di mirino all’infrarosso alla postazione dell’Mg-42.
Nonostante gli armamenti sopra descritti abbiano, almeno a mio parere, un fascino assoluto. I soggetti citati sono stati solo marginalmente trattati dalle grandi case modellistiche e, anche in tali casi, in modo per lo più superficiale e poco preciso. Se l’Sdkfz. 251/20 “Uhu” gode di un buon kit realizzato da AFV-Club, l’Sdkfz. 251/1 Ausf.D “Falke” è stato proposto da Dragon in un dimenticabile kit “3 in 1”.
Blast Models viene, per fortuna, in aiuto agli appassionati modellisti come me con una serie di set in resina dedicati agli equipaggiamenti IR. L’ultimo prodotto (andato esaurito pochi giorni fa) è quello in oggetto che permette di realizzare l’Sdkfz. 251/1 Ausf.D “Falke” usando come base il kit dell’Sdkfz. 251/1 Ausf.D standard commercializzato da AFV-Club qualche anno fa.
L’esemplare di “Falke” preso a riferimento per il set Blast Models è quello immortalato negli scatti sopra mostrati e presi da militari alleati al momento dell’occupazione di Fallingbostel. La località fungeva da scuola carristi e campo prova e, sul finire della guerra, vi erano acquartierate alcune unità equipaggiate con visori IR. Il “Falke” fotografato era, in realtà, un Sdkfz. 251/20 “Uhu” riadattato. A dimostrarlo non è solo il quadro informativo riportato sul fianco anteriore del veicolo ma anche la passerelle esterne che consentivano la manutenzione del proiettore da 60 cm. Un “Falke” “originale” era probabilmente privo di tali passerelle e, forse, dotato di altri dettagli di cui al momento non esistono testimonianze fotografiche.
Basta aprire la scatola del set in oggetto per cogliere immediatamente l’ottima qualità del prodotto. Ogni pezzo è finemente riprodotto e dettagliato con una precisione che solo la resina può offrire. Impresa non facile questa considerando la complessità della strumentazione IR. Il set Blast Models non si limita ad offrire l’equipaggiamento a raggi infrarossi (ivi compresi i cavi di alimentazione dalle batterie stivate internamente al veicolo) ma anche una serie di ulteriori accessori finalizzati a migliorare la resa del semicingolato stesso fra cui le ruote anteriori di modello e battistrada di produzione tardiva, i sedili interni riprodotti con un’accurata e realistica scultura dell’imbottitura ed i relativi contenitori per lo stivaggio degli effetti personali dei fanti trasportati già colmi di materiale vario. Tali aggiunte sono certamente utilissime ma intendono anche giustificare il costo non irrilevante del kit in oggetto.
Il mio personale giudizio su questo set Blast Models è ottimo. Resta inteso che le parti contenute sono spesso molto fini e delicate. Occorre prestare la massima attenzione a non spezzarle nel momento in cui si procede alla pulizia e montaggio degli stessi. Si tratta chiaramente di un prodotto destinato, per sua stessa natura, a modellisti esperti e di lungo corso. Consiglio, quindi, di valutarne l’acquisto sulla base del proprio livello di esperienza.