22 Biciclettata Naviglio Grande luglio 2017

Continua con sorprendente costanza l’ormai consolidata tradizione estiva della passeggiata domenicale in bicicletta. Grazie al tempo favorevole ed amici sempre disposti ad accompagnarmi in queste imprese, il 23 luglio è stato il turno di uno dei percorsi ciclabili più classici del Milanese: il Naviglio Grande.

Dopo essermi incontrato in Piazza Repubblica con Giampaolo, Tatiana e Manuel (al suo esordio con un’eroica bici vintage dotata di freni a bacchetta), abbiamo attraversato Piazza Duomo ed il centro di Milano in una domenica mattina insolitamente tranquilla e luminosa.

Da qui abbiamo raggiunto la Darsena dove ci siamo goduti una buona colazione in uno dei nuovi bar che vi si trovano. La piacevolezza del luogo è incontestabile non solo per i lavori pubblici che vi sono stati realizzati ma anche per l’inusuale ambiente che la Darsena crea in pieno centro a Milano. L’ora mattutina ha ulteriormente incrementato la gradevolezza del luogo grazie alla mancanza della ressa che normalmente si accalca sulle passerelle. Bici o non bici, una colazione in Darsena in una bella giornata d’estate è davvero un’esperienza da non perdere.

Inforcate le biciclette, abbiamo imboccato la ciclabile del Naviglio Grande che abbiamo percorso fino ad Abbiategrasso. Nel bel centro della cittadina, abbiamo pranzato sotto i portici del bar Piccadilly dove abbiamo potuto rilassarci e godere di una meritata quanto fresca birretta. Il locale si distingue non solo per il piacevole de hors ma anche per l’arredamento interno con alcuni strumenti musicali di indubbio pregio.

Volendo approfittare della giornata nella sua interezza nonché della buona volontà di Manuel, abbiamo proseguito lungo il Naviglio Grande in direzione di Sesto Calende. Così facendo abbiamo potuto passare per Cassinetta di Lugagnano e Robecco sul Naviglio, paesini che arricchiscono uno dei tratti più belli del Naviglio Grande. A Robecco ci siamo anche concessi il refrigerio di un pediluvio rigenerante nell’acqua del canale. Non posso escludere che ciò abbia causato danni ambientali gravissimi ma, in compenso, si è trattato di un delizioso momento che ha impreziosito tutta la gita.

Arrivati a Ponte Vecchio, il gruppo si è diviso. Giampaolo, Manuel e Tatiana sono andati a Magenta da cui hanno preso il treno per rientrare a Milano; io, invece, ho proseguito lungo il naviglio fino a Boffalora e da lì ho preso la ciclabile che costeggia l’alta velocità Milano/Torino fino a casa. Così facendo ho evitato di tornare inutilmente verso Milano ed ho aggiunto altri 25 chilometri al percorso precedente arrivando ai 70 totali.

Un giro classico ma sempre molto piacevole soprattutto grazie alla bella compagnia con cui l’ho vissuto. Unico rammarico è stato dover costatare il cambio di gestione della mia gelateria preferita a Robecco. Ero solito comprarvi una granita artigianale alla mandorla semplicemente fenomenale. Purtroppo la nuova proprietà ha abbandonato tutto questo in favore di semplice ghiaccio tritato con l’aggiunta di sciroppi industriali. Tale scelta è forse economicamente vantaggiosa ma porta con sé la perdita di un affezionato cliente.