01 MS06 Zaku II Master Archive

La serie “Mobile Suit Gundam del 1979 è notoriamente una pietra miliare dell’animazione nipponica ed ha avuto ruolo fondamentale nel plasmare l’immaginario collettivo legato ai cartoni animati giapponesi. Si tratta di un fenomeno tanto di costume quanto inevitabilmente commerciale che ha, ovviamente, un rovescio della medaglia: lo sfruttamento economico del brand ha generato una pletora infinita di opere che non hanno nulla a che fare con la serie originale e lo spirito che la contraddistingueva. Non intendo entrare in classifiche sulle quali il mio giudizio sarebbe del tutto opinabile ma, per quanto mi riguarda, “Mobile Suit Gundam” è (e resta) l’originaria serie ambientata nel U.C. 0079 (Universal Century). Ad essa si aggiunge quanto oggetto di “Gundam Origin” (quale prequel) e  tutto quanto avvenuto non oltre il U.C. 0083 (quale sequel). Date queste premesse, ben si comprende il mio interesse per tutto quanto incluso in tale fascia temporale. Se a ciò si aggiunge la mia personale fascinazione per il Principato di Zion, degenerazione totalitaria di un giusto desiderio di indipendenza dei popoli nati nello spazio, non sorprenderà il fatto che abbia comprato il volume in oggetto.

MS-06 “Zaku” – Master Archive appartiene alla prestigiosa collana edita da Soft Bank Publishing ed ha ad oggetto il Mobile Suit più famoso del Principato di Zion: lo “Zaku”. Arma innovativa che permise al principato di ottenere schiaccianti vittorie nelle prime fasi della Guerra di Un Anno, lo “Zaku” è trattato in ogni suo aspetto tecnico come tradizione dei volumi Master Archive, serie di pubblicazioni che ho già ampiamente apprezzato grazie ai precedenti acquisti dedicati ai caccia a configurazione variabile della serie animata “Macross” (Chōjikū Yōsai Makurosu) del 1982. Anche in questo caso si tratta di un’opera imperdibile sia per gli appassionati della serie “Mobile Suit Gundam” che per i modellisti come me. Lo “Zaku” viene mostrato con ogni dovizia di particolari tecnici a partire dai prototipi fino ad arrivare alle versioni finali concedendo, ovviamente, massima attenzione allo “Zaku II”, modello di maggior uso e produzione da parte del Principato di Zion.

Ho particolarmente apprezzato il fatto che il libro in oggetto sia ricco di disegni al tratto, relegando in secondo piano illustrazioni realizzate in computer grafica che non sempre sono all’altezza della qualità della pubblicazione. Il libro offre un’infinità di informazioni preziosissime grazie a tavole tecniche e viste artistiche ma, salvi casi eccezionali, non tratta tutta quella pletora di versioni speciali e customizzazioni che, più di ogni altra cosa, consentono ai modellisti di avere a disposizione il materiale necessario per rendere originali i propri modelli. Non escludo che tali customizzazioni saranno oggetto di un secondo volume. Come usuale, il testo in giapponese stretto dovrebbe essere considerato un crimine contro l’umanità!