Domenica 26 febbraio ho partecipato ad un giro in bici proposto da Ciclobby, (http://www.ciclobby.it), associazione amatoriale ormai sicuramente ben nota a chi segue con maggior frequenza questo mio blog. Alcune abbazie della zona a sud-est di Milano erano le mete principali scelte dagli organizzatori. Non si è trattato della mia prima uscita in bici dell’anno e le più importanti abbazie toccate dal percorso proposto erano a me già note. Ciononostante ho partecipato con piacere a questo giro sia perché il tracciato era a me sconosciuto sia per la bella giornata che invogliava decisamente ad inforcare la bici.
Radunatici a pochi passi dalla Darsena, abbiamo preso la ciclabile del Naviglio Pavese ed abbiamo raggiunto l’Abbazia di Mirasole, a mio parere la più bella fra quelle visitate. Ancora circondata da una buona fetta di campagna, l’abbazia è, per quanto ho saputo, destinata ad una rinascita che dovrebbe renderla un’importante sede per varie iniziative.
Dopo Mirasole è stata la volta dell’Abbazia di Viboldone, a me assolutamente sconosciuta. Più piccola delle precedenti, essa risulta dotata di una dimensione più raccolta e piacevole che ho gradito molto.L’abbazia si trova all’interno di un borgo molto interessante ove sono visibili i resti di numerosi edifici storici che testimoniano le ricche attività agricole della zona.
L’abbazia di Chiaravelle è stata l’ultima fra quelle di maggior prestigio visitate. Molto famosa, questa abbazia non può mancare in qualunque gita che voglia ripercorrere i principali luoghi di culto del milanese. Rispetto a Mirasole risulta più angusta per il poco spazio che la circonda ma il fascino della stessa resta immutato.
Il percorso complessivo della gita ha raggiunto una lunghezza di 53 chilometri. Nonostante il territorio molto urbanizzato, non sono mancati scorci suggestivi sulla campagna milanese e sugli affascinanti resti di antiche strutture semiabbandonate. Queste vestigia di attività ormai passate meriterebbero di tornare a nuova vita ma i costi sono evidentemente proibitivi e, in ogni caso, manca la volontà imprenditoriale per farlo.
Nonostante quanto sopra mostrato, il tracciato seguito per raggiungere in bici le abbazie attraversa quella che, con tutta probabilità, è la peggior periferia del milanese. Nonostante importanti e pregevoli interventi di riqualificazione, restano evidenti gli scempi dei decenni trascorsi rappresentati di file di casermoni tanto pessimi quanto, suppongo, invivibili. Vi si aggiungono numerosi edifici abbandonati o in pessimo stato (se non ancora riportanti le tracce di precedenti incendi) e mucchi di immondizia lungo le strade di campagna abbandonati da incivili che meriterebbero le peggio cose. Alla luce di tutto ciò, non mi sento di consigliare questo percorso, soprattutto a chi è alla ricerca di una gita in bicicletta piacevole sotto ogni punto di vista. Volendo avere un’abbazia per meta, meglio Morimondo che gode di un’area, quella ad ovest di Milano, decisamente più bella.