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Ci sono occasioni nella vita in cui le coincidenze si innestano fra loro in modo spontaneo per concedere esperienze tanto piacevoli quanto inaspettate. E’ proprio così che è nata questa passeggiata in Val Codera, terra a me del tutto sconosciuta la cui esplorazione mi è stata proposta dall’amica Marta che, per bontà sua, si è prestata non solo a farmi da guida ma anche da piacevolissima compagnia. Approfittando di un venerdì 30 dicembre di ferie per entrambi, abbiamo deciso di recarci in questa valle con la prospettiva di un passeggiata tra i boschi e un buon pranzo nell’osteria/rifugio del paese.

Tutte le mie migliori aspettative sono state ampiamente rispettate. Parcheggiata l’auto a Novate Mezzola intorno alle dieci del mattino, un sentiero dai caratteristici gradini e collocato sul versante occidentale della valle ci ha portato subito in quota (circa 850 metri di altitudine) da cui abbiamo avuto una bellissima vista sul Lago di Como.

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Da qui abbiamo proseguito verso Codera seguendo un percorso che, sostanzialmente in piano, ha attraversato grandi boschi di castagni intervalli da macchie di betulle e piccoli gruppi di casette in pietra. L’ambiente era incredibilmente asciutto a causa di un inusuale inverno privo di piogge e neve ma che, concedendoci una bellissima giornata di sole, ci ha permesso di apprezzare al meglio la valle ed il suo panorama.

Codera, piccolo paese in cui si può arrivare solo a piedi essendo privo di collegamenti stradali, è abitato tutto l’anno e composto da case in pietra molto ben tenute probabilmente oggetto di un turismo soprattutto estivo.

Come ci eravamo ripromessi, abbiamo pranzato nell’osteria alpina del paese dove un bel calduccio ed una pignatta di polenta sul fuoco ci hanno subito fatto sentire a casa.

Per ritornare all’auto abbiamo imboccato il sentiero sul versante orientale che ci ha portato fino al paesino di Sant’Ambrogio da cui inizia una ripida discesa verso la pianura. Il percorso è più lungo di quello dell’andata ma altrettanto piacevole in quanto serpeggia in un paio di valli laterali, attraversa due ponti di origine romana a strapiombo sulle gole create da altrettanti torrenti e conduce ad alcuni gruppi di case in pietra disabitate in periodo invernale.

Quale ciliegina sulla torta, il finale di giornata ci ha concesso una bellissima vista sul Lago di Como con i colori del tramonto.

Concludo ringraziando di cuore Marta per la bella giornata trascorsa insieme e consigliando questa passeggiata a chiunque sia desideroso di passare una giornata lontano dalla confusione cittadina.

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La Val Codera è facilmente raggiungibile e consente di immergersi in un ambiente quasi incontaminato ma, come qualunque meta alpina, impone confidenza con gli scarponi da montagna e gambe salde.

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