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Quando ho la fortuna di visitare il “Comics and Games” di Lucca come mi è successo quest’anno, mi piace bazzicare per gli innumerevoli stand dei vari editori cercando una novità o un fumetto che colpisca la mia attenzione. Benché consapevole di non poter essere estraneo a quei gusti che, nel bene e nel male, fanno parte di me, mi avventuro in questa impresa cercando di non farmi condizionare troppo dalle preferenze che normalmente dettano i miei acquisti in fumetteria. La fiera di Lucca diventa, quindi, il terreno ideale per una ricerca che tento di rendere permeabile a stili, tematiche ed origini fumettistiche di ogni tipo. Quest’anno il mio favore lo ha conquistato il volumetto “Guerra Bianca” edito da Salda Press.

L’editore nostrano di quest’opera non è casuale. Salda Press, infatti, pubblica in Italia “The Walking Dead” disegnato da Charlie Adlard esattamente come il volumetto di questione. Segnalo che, probabilmente, il termine “disegnare” applicato a “Guerra Bianca” non è da intendere col suo significato più comune in quanto le tavole del fumetto in oggetto sono, in realtà, create con un uso complicatissimo di carboncino e gesso bianco (nella prefazione è possibile leggere maggiori dettagli sull’argomento). Si tratta di una scelta artistica di notevole lode perché, anche su carta, regala una inusitata potenza al tema portante narrato in “Guerra Bianca”: il conflitto sulle cime innevate del Trentino nel corso della Prima Guerra Mondiale.

Guerra Bianca” è un’opera lodevole sotto un’infinità di punti di vista. Sinceramente non saprei nemmeno elencarli tutti. Fra i più rilevanti segnalo la sapienza con cui lo sceneggiatore Robbie Morrison ed il disegnatore Charlie Adlard riescono a trattare in modo preciso e toccante alcuni degli aspetti più terrificanti che contraddistinsero il primo conflitto mondiale. Realtà che, senza alcuna via di scampo, segnarono gli uomini di allora sia nel corpo che nello spirito. Senza mai perdere la coerenza della linea narrativa principale, gli autori trattano ognuno di tali drammi con una, massimo due tavole di eccellente composizione e fattura. Esse delineano affreschi di straordinaria enfasi aventi la capacità di comunicare in modo diretto ed immediato quelle penose emozioni la cui esposizione è spesso affidata a saggi interi. Le popolazioni di confine destinate ad essere considerate traditrici da entrambe le fazioni, ufficiali pronti a tutto pur di fare carriera, i corpo a corpo, l’uso e gli effetti dei gas, la trasformazione degli uomini in animali condizionati dal solo istinto, la disillusione e la convivenza con le amputazioni sono solo alcune delle follie che la guerra, inferno creato dall’uomo stesso, porta con sé e trovano spazio in “Guerra Bianca”. Fra esse troneggia su tutte la mostruosità del conflitto come violazione della sacralità delle montagne. Profanazione che ha il suo apice nell’uso sconsiderato delle valanghe come arma di distruzione e nella presuntuosa illusione che le forze della natura possano essere piegate al volere insensato dell’uomo.

Insomma, consiglio “Guerra Bianca” non solo a chi ha desiderio di concedersi la lettura di un buon fumetto (o, se preferite, graphic novel) ma anche agli interessati alla storia della Prima Guerra Mondiale in quanto vi troveranno più di uno spunto di riflessione.