Non credo di aver già avuto modo di raccontare in questo blog che da qualche mese sono diventato volontario FAI (http://www.fondoambiente.it/), fondazione di cui sono socio da circa tre anni. Al momento, ho soprattutto prestato la mia opera presso Villa Menafoglio Litta Panza a Varese (http://www.visitfai.it/villapanza/) che ho scoperto proprio grazie a questo mio impegno. Sinceramente consiglio a tutti di visitare la villa. Così facendo, non solo aiuterete il FAI nella sua attività votata alla conservazione delle bellezze nazionali e contribuirete al mantenimento della villa nel suo splendore ma avrete anche occasione di vistare un bene artistico davvero molto particolare.
Quando lessi per la prima volta qualche informazione sull’edificio rimasi molto perplesso nel constatare che essa, edificata nel ‘700 ed ampliata nel ‘800, contenesse, nonostante il suo stile inevitabilmente “classico”, opere di arte moderna (soprattutto statunitense) raccolte dal Conte Giuseppe Panza particolarmente negli anni ’70. Ho immaginato che il contrasto tra classico e moderno determinasse una frattura estetica insanabile e poco gradevole per il visitatore, in realtà mai fu più sbagliata una tale supposizione. Le opere moderne sono state così ben scelte non solo da sembrare essere state realizzate per essere esposte nelle sale della villa ma, si amalgamano così ben con essa, da parere essere lì da sempre. Sono, quindi, convinto nessuno possa restare deluso da una visita che, in ogni caso, è comunque meritevole grazie al bel giardino che circonda la villa e che può essere fruito da ogni visitatore. A prova di tutto quanto precede, mostro qui di seguito alcune foto scattate in mesi e contesti diversi e che credo diano una buona panoramica sulle bellezze della villa.
Il giardino, inoltre, è la location perfetta per non pochi eventi organizzati dal Fai come, ad esempio, “Orti & Arte” in cui ho prestato servizio come volontario.