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Nel giro di poco tempo ho avuto la possibilità di percorrere in bicicletta l’intero percorso del canale Villoresi supplendo così ad una mia grave mancanza che si era prolungata per troppo tempo considerando che il corso d’acqua artificiale in questione scorre a breve distanza da casa mia. Se, infatti, ad inizio marzo ho seguito la nuova pista ciclabile da Parabiago fin quasi a Monza seguendo il corso del Villoresi verso ovest, domenica 10 aprile, prendendo a scusa la “commemorazione” del mio compleanno, ho radunato tre cari amici ciclisti (Gianpaolo, Marta e Oscar) ed abbiamo costeggiato il canale nella direzione opposta arrivando fino a Sesto Calende.

Benché il tratto percorso non attraversi alcune fra le ville di delizia per cui è famosa la zona a nord di Milano (come ad esempio Villa Litta a Lainate), a livello paesaggistico il tratto fino a Sesto Calende non ha eguali. Superati, infatti, pochi paesi, il Villoresi costeggia e poi entra nel Parco del Ticino offrendo un contesto naturale di grande piacevolezza.

Il panorama è particolarmente apprezzabile dal punto privilegiato offerto da Tornavento, piccola località sopraelevata rispetto al canale che offre una vista meravigliosa sul Parco. Rispetto al Villoresi si raggiunge Tornavento attraversando il canale su un suggestivo ponte in ferro e, successivamente, salendo una breve ma ripida mulattiera che porta al sagrato di una chiesetta ed alla piazza panoramica del paese.

Sulla medesima piazza si affaccia anche il Circolo San Eugenio, perfetto per una gustosa pausa soprattutto in una bella giornata di sole come quella che abbiamo avuto la fortuna di godere durante la nostra gita. I tavoli esterni si sono dimostrati ideali per apprezzare il bel tempo e la primavera in corso.

La nuova pista ciclabile non si estende fino a Sesto Calende, ciononostante i pochi chilometri finali rimasti in terra battuta sono facilmente percorribili in una bella giornata e permettono di raggiungere una suggestiva zona in cui il Villoresi ed il Naviglio grande si costeggiano a poca distanza prima di seguire percorsi diversi.

Poco dopo si raggiungono le chiuse di Somma Lombardo che permettono di comprendere il sistema che permette di creare un bacino capace di creare ed alimentare due distinti canali che, successivamente, raggiungono Milano da direzioni opposte: il Villoresi da nord ed il Naviglio Grande da sud. Tra l’altro le vecchie chiuse sono state recentemente restaurate permettendo il pieno apprezzamento di questa antica struttura.

Proseguendo è importante ricordare di non seguire la statale ma di continuare a costeggiare la sponda a nord del Ticino (o del bacino creato dalla diga). Così facendo è possibile evitare il traffico di una strada congestionata apprezzando nel contempo l’ambiente naturale che anticipa l’ingresso a Sesto Calende.

Apprezzato un buon aperitivo in paese, abbiamo preso il treno e siamo ritornati verso Milano concludendo, così, una giornata davvero apprezzata da tutti e che spero di ripetere presto con la medesima, piacevole compagnia.

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