Nausicaa della Valle del Vento Locandina

Giunge finalmente anche in Italia “Nausicaa della Valle del Vento”, film cinematografico tratto dal manga di  Hayao Miyazaki e da lui diretto e realizzato nel 1983 grazie al team di animatori che, poco tempo dopo, avrebbe preso il nome di Studio Ghibli.  L’opera in questione è l’ennesimo prodotto giapponese che ricevette in Italia un pessimo trattamento al momento del sua prima (e ultima) comparsata nella penisola italiana. Nel caso specifico il film fu pessimamente adattato, spezzato in quattro parti e trasmesso una sola volta nel 1987 sui canali Rai. Tutto ciò compromise irrimediabilmente la fruibilità del prodotto oltre a fondarsi su una non chiara disponibilità dei diritti relativi. Il risultato fu che “Nausicaa della Valle del Vento” svanì dalla nostra penisola per più di trent’anni essendosi i Giapponesi ripetutamente rifiutati di concederne la licenza agli operatori italiani. Grazie a Lucky Red, nel corso di tre giornate speciali dal 5 al 7 ottobre 2015, il film icona di Hayao Miyazaki è arrivato nelle sale italiane impreziosito da un nuovo adattamento e doppiaggio fedele all’originale. Non mi sono certo perso l’occasione di vederlo e, pur aspettandomi un ottimo prodotto, devo confessare che non mi sarei mai aspettato di contemplare un’opera che definirei perfetta.

Le incredibili animazioni, fluidissime e precisissime nonostante l’anno di produzione lo dati in un periodo in cui non c’era certo disponibilità di strumentazione digitale, si accompagnano ad un storia potente e convincente, dotata di una morale ecologista ed antimilitarista oggi ancor più attuale e profetica di quanto non lo fosse trent’anni fa. “Nausicaa della Valle del Vento” è un film da non perdere e da vedere e rivedere. Benché ancora in uno stadio definibile grezzo, almeno volendo tener conto delle raffinatezze raggiunte nei film successivi, presenta una serie di elementi caratteristici dell’arte dello Studio Ghibli e di Miyazaki fra cui, prima di tutto, l’amore per il volo, le nuvole e le panoramiche sui grandi spazi naturali. Questi aspetti fiabeschi vengono intrecciati con tematiche belliche che rendono ancor più incisiva la morale pacifista di tutta la pellicola. Sinceramente non mi aspettavo scene d’azione così lunghe e realistiche. L’attacco di una formazione aerea di Tolmechia da parte di un caccia di Pejite è una sequenza incredibile che attinge a pieni mani dai duelli aerei svoltisi durante la Seconda Guerra Mondiale e lo fa con una precisione ed una professionalità che i migliori film bellici hollywoodiani non hanno. Questa violenza bellica è espressione della cieca tendenza all’autodistruzione del genere umano, tema portante del film reso ancor più paradossale da una storia ambientata in un mondo postapocalittico in cui la sopravvivenza del genere umano è appesa ad un filo a causa dei danni arrecati alla natura dagli antenati degli uomini stessi.

Nausicaa della Valle del Vento” ha l’ulteriore pregio di riuscire a condensare molto bene il manga disegnato precedentemente da Miyazaki stesso. Il fumetto, per ovvie ragioni, è molto più complesso ed articolato di quanto possa essere il film a cui è ispirato. Abbracciando un periodo narrativo più lungo, il manga approfondisce e sviluppa aspetti che la pellicola non ha potuto affrontare o ha solo accennato. Ne consegue che il fumetto  risulta essere molto più appassionante, coinvolgente e completo di quanto sia il film. Nonostante ciò, quest’ultimo riesce comunque a mostrare allo spettatore le colonne portanti dell’incredibile mondo creato dalla matita di Miyazaki ed a farsi efficace portavoce dei grandi temi trattati nel manga. Raramente questo avviene e certamente ha avuto ruolo chiave in questo successo il fatto che il Miyazaki fumettista sia anche il regista del film cinematografico.

Concludo, conseguentemente, consigliando vivamente anche la lettura del manga nel caso la pellicola animata di “Nausicaa della Valle del Vento” vi conquisti come mi auguro.