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Il genere horror non è mai stato fra i miei preferiti. Pur apprezzandone alcuni sottogeneri (come ad esempio le storie ed i film di zombi), non mi sono mai appassionato a questo tipo di pellicole e non coltivo alcun culto particolare per le grandi icone che hanno segnato il genere con le loro prodezze più o meno splatter. Ciononostante grondo di cultura pop anni ’80, perciò non posso che ben conoscere Freddy Krueger da “Nightmare” e Jason Voorhees da “Venerdì 13”, due personaggi protagonisti di ben note mattanze cinematografiche di quel decennio.

Con non poca sorpresa ho appreso che la società nipponica Kotobukiya avrebbe editato, all’interno della propria linea “Bishoujo Statue”, due figure rappresentanti una reinterpretazione al femminile dei due citati “mostri sacri” dell’horror statunitense. Disegnate, come ormai usuale, dalla sapiente mano di Shunya Yamashita, le due figure hanno sicuramente suscitato l’irritazione e lo sconcerto dei cultori del genere ma, per quanto mi riguarda, rappresentano una originale e simpatica variazione sul tema che non poteva certo lasciarmi indifferente.

Jason Vs Jason Kotobukiya

Se la sexy Freddy Krueger non mi ha particolarmente entusiasmato più per ragioni di postura che di sostanza, la letale Jason Voorhees mi ha, invece, conquistato.

Non intendendo, come sempre, accontentarmi della figure in PVC acquistabile già pronta sul mercato, ho comprato la versione in resina tramite il sito E2046 (http://www.e2046.com).

La figure, in scala 1/7, non dovrebbe superare i 25 centimetri di altezza. La scomposizione appare discretamente complessa ma anche le parti più minute risultano ben stampate con ogni dettaglio ottimamente riprodotto anche grazie ad una resina di fine qualità.  A mio parere, è il lungo giaccone a dare a questo soggetto una marcia in più. Una volta ripulito e ben dipinto saprà rendere la figure estremamente accattivante.

Concludo anticipando che intendo modificare questa figure in modo sensibile. Non essendo interessato al personaggio Jason Voorhees, realizzerò tutt’altro soggetto approfittando del fatto che il viso della ragazza è interamente scolpito anche nella parte nascosta dalla caratteristica maschera da hockey. Privando il personaggio di quest’ultima e dando massimo risalto alla postura guerriera nonché alle abbondanti armi da taglio, creerò una temibile e letale cacciatrice di zombi ricollegandomi, così, al mio genere horror preferito.