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Domenica 25 gennaio ho partecipato al primo giro dell’anno nuovo proposto da Ciclobby, (http://www.ciclobby.it). Oltre al piacere di rimontare in sella col gruppo amatoriale ormai ben conosciuto, si è aggiunto anche il piacere di un percorso per me assolutamente nuovo. Non avevo, infatti, mai visitato prima il Lago d’Iseo benché assai noto e meta turistica di prima importanza. A tutto ciò si è aggiunta una giornata meravigliosa che, trascorse le prime ore di gelo della mattina, ha offerto un caldo sole primaverile per tutto il resto del giorno.

Arrivato a Milano verso le otto del mattino, ho raggiunto il gruppo ed il fido Gianpaolo alla Stazione Centrale ove siamo partiti alla volta di Rovato, punto di partenza e di arrivo del programmato giro. Da qui, dopo un buon caffè ristoratore con provvidenziale cornetto alla crema, abbiamo percorso la ventina di chilometri che ci separavano da Iseo con una meritevole tappa al Monastero di San Pietro in Lamosa. Edificato in posizione sopraelevata, dal convento si gode di una bella vista sulle torbiere che lo separano dal lago vero e proprio. Tale panorama ha compensato una mostra di presepi di un kitsch terrificante che si teneva proprio in quei giorni.

Giunti ad Iseo, cittadina assai frequentata in tale domenica di bel tempo, abbiamo preso il traghetto che ci ha portato fino a Montisola che, posizionata a nord del lago, è la più grande isola lacustre d’Europa. Qui abbiamo seguito la strada che ne percorre la costa godendo di un bellissimo panorama ma affrontando una serie di lunghe salite che ci hanno messo in seria difficoltà più perché inaspettate che per la pendenza (comunque importante) delle stesse.

Queste salite hanno provocato il frazionamento del gruppo che, coincidendo con l’ora di pranzo, ha comportato una dispersione delle persone in diversi ristoranti a seconda dei gusti e delle preferenze (o, per meglio dire, a seconda dei luoghi in cui le salite hanno avuto la meglio sulle gambe dei partecipanti che hanno preferito fermarsi piuttosto che perdere i sensi lungo la via). Approfittando delle nostro buon allenamento e del mio sesto senso per i luoghi mangerecci, io e Gianpaolo  ci siamo fermati in un ristorante a pochi passi dall’imbarcadero del traghetto ove, oltre ad aver pranzato molto bene, abbiamo anche goduto appieno della bella giornata grazie ad una provvidenziale terrazza vista lago strategicamente posizionata sul versante soleggiato dell’isola.

Ripreso il battello siamo tornati ad Iseo e rientrati a Rovato in tempo per il treno delle cinque del pomeriggio. In tutto sono stati percorsi una cinquantina scarsa di chilometri, purtroppo nessuno dei quali su pista ciclabile. Ciò non è sempre un problema considerando le vie secondarie imboccate durante l’andata ed il traffico automobilistico praticamente inesistente su Montisola ma in altre circostanze, in particolare la provinciale percorsa al ritorno, il numero di auto in concomitanza degli orari di spostamento delle gite domenicali rende l’esperienza a tratti davvero sgradevole e pericolosa.

Nel complesso ho apprezzato assai l’uscita Ciclobby sul Lago d’Iseo, i panorami sono stati notevoli anche grazie alle recenti nevicate sulle cime più alte. La meta è, a mio parere, assai consigliata benché la distanza da Milano resti pregiudizievole soprattutto se si aggiunge il traffico domenicale di certe zone. Considerando la maggior prossimità di località altrettanto meritevoli sul Lago Maggiore ed il Lago di Como, non prevedo ragioni tanto pressanti da giustificare un mio ritorno a breve sul Lago d’Iseo.