Il 2 novembre 2012 gli scaffali dei negozi giapponesi hanno visto comparire il tredicesimo volumetto (tankobon) del manga di Yoshiyuki Sadamoto dedicato a “Neon Genesis Evangelion”, anime dello studio Gainax di enorme successo e di cui quest’ultimo si è occupato del character design fin dagli esordi della serie televisiva ormai datata 1995. L’edizione standard del volumetto è stata accompagnata da una “Premium Edition” includente alcuni extra di grande interesse per i fun della serie nonché gli estimatori delle arti grafiche di Sadamoto. Rientrando in entrambe le categorie, mi sono procurato tale edizione tramite il sito Hobby Link Japan (www.hlj.com).

Il cofanetto in questione presenta prima di tutto il volumetto numero 13 con una costina richiamante l’edizione premium allo scopo di distinguerla da quella comune. Di grande impatto è l’illustrazione in copertina mostrante Rey ed Asuka vestite con le loro caratteristiche plug-suit. La stessa immagine disegnata e dipinta da Sadamoto  è riproposta nel cofanetto come cartolina plastificata con effetto 3D ed è poi stata riciclata come copertina del numero di marzo 2013 della rivista Young Ace su cui è serializzato mensilmente il manga.

Segue quello che altro non è che un piccolo libro di illustrazioni di Sadamoto in cui vengono raccolte alcune delle più belle tavole disegnate ad introduzione dei singoli episodi. I disegni sono tutti in bianco e nero, caratteristica che facilita l’apprezzamento del tratto ben conosciuto del loro autore.

Quale chicca finale si aggiunge una busta contenente una raccolta di cartoline con una serie di illustrazioni a colori di Sadamoto con cui da dimostrazione finale delle sue eccezionali capacità artistiche.

In conclusione questo cofanetto speciale merita assolutamente l’acquisto poiché ha degli ottimi contenuti extra che permettono di apprezzare al meglio lo stile e la maestria di Sadamoto sia come mangaka sia come illustratore. La stessa cosa non mi sento di affermarla anche per la “Premium Edition” del quattordicesimo ed ultimo volumetto. Pubblicato in Giappone il 20 novembre 2014 rappresenta il capitolo finale della saga di “Neon Genesis Evangelion” per come proposta in manga da Yoshiyuki Sadamoto. Questo distinguo si impone in quanto i film d’animazione della serie “Rebuilt of Evangelion” non si sono ancora conclusi e c’è da star sicuri che la fine raccontata nel fumetto avrà poco a spartire con quella cinematografica ancora in corso. Contraddizione, di fatto, solo apparente se si considera quanto già avvenuto con la precedente serie animata televisiva e i seguenti film.

Nei primi giorni di luglio 2013, Yoshiyuki Sadamoto fu eccezionale ospite della città di Milano ove incontrò i suoi estimatori per tre giorni di mostra a lui dedicata alla Rotonda della Besana. Inutile dire che fu un appuntamento a cui non potei mancare e che, soprattutto nel momento delle risposte alle domande dei presenti, l’attenzione fu principalmente catalizzata dal ruolo giocato da Sadamoto nell’evoluzione di “Evangelion” e dal suo rapporto con quest’opera. Facendomi portatore di quella che è solo ed esclusivamente un sensazione personale non convalidata da alcuna chiara esternazione dell’autore giapponese, devo dire che ho percepito in Sadamoto un atteggiamento di spossatezza nei confronti di “Neon Genesis Evangelion”. Sentimento che condivido considerando che questa serie ha certamente rivoluzionato il mondo degli anime robotici ma è anche vero che, sotto una forma o un’altra, si trascina da vent’anni senza che vi siano (almeno per me) i segni di un chiaro disegno di fondo capace di portare ad una conclusione seria e convincente. Penso che questa “stanchezza” si percepisca anche nella “Premium Edition” del quattordicesimo ed ultimo volumetto del manga di Sadamoto. Intendiamoci, le tavole del fumetto sono sempre di altissima qualità ma credo che la pubblicazione a due anni di distanza dal numero precedente ed il contenuto di questa edizione speciale comunichino molto sullo stato del suo autore.

In effetti l’edizione contiene il volumetto 14, un cd con alcune musiche ascoltate dal mangaka durante le sue sessioni di disegno (4 tracce) e un piccolo booklet dello stesso formato con poche immagini nonché un depliant pubblicitario.

La massiccia confezione è dovuta a null’altro che un raccoglitore in plastica componibile per tutti i quattordici tankobon del manga.

Mi pare evidente la scarsezza di contenuti artistici di questa “Premium Edition” soprattutto facendo un confronto con quelli del volumetto precedente. Tutto ciò mi conferma l’impressione di un Sadamoto desideroso di dedicarsi ad altro e, quindi, non particolarmente produttivo in fatto di illustrazioni ed altri cammei che sarebbero stati ben giustificati al momento della pubblicazione dell’ultimo numero di un fumetto durato quasi vent’anni. La recente notizia che Sadamoto intenderebbe ritornare a lavorare su una sua opera di gioventù lasciata incompiuta sembra confermare tutto ciò o, per lo meno, delineare un autore desideroso di liberarsi dai tanti vincoli che sicuramente gli sono stati imposti dalla Gainax nel corso della serializzazione a fumetti di una storia non sua.

A questo mio non particolarmente positivo giudizio sull’edizione giapponese del volume 14 del manga di Sadamoto, fa da contraltare quella italiana. Come di regola il tankobon è stato diviso in due volumetti che, in quasi contemporanea col Giappone, sono stati commercializzati insieme. L’edizione Planet Manga è quella di sempre e, perciò, supereconomica. La cosa decisamente ridicola è che è decantato un poster in regalo che, in realtà, è semplicemente stampato sul cartonato della confezione. Oltre alle oggettive difficoltà di fruizione dello stesso si aggiunge anche il fatto che il collante che trattiene i due volumetti rovina l’immagine del (così definito) poster al momento in cui questi devono necessariamente essere staccati dal resto della confezione.

Insomma, l’edizione nipponica è sempre e comunque ad anni luce di distanza da quella italiana. Certamente seguirà una riedizione di maggior qualità ma resta evidente che, questa strategia imposta a proprio vantaggio dall’editore, presuppone  una disponibilità (non scontata) dei lettori a gravarsi (sia in termini economici che di spazio) di due edizioni diverse per lo stesso manga.